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rappresentazioni e pratiche tradizionali della castanicoltura in alto ...

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2.3 GLI STRUMENTI UTILIZZATI<br />

Intorno alla cura del castagneto e al ciclo di lavorazione <strong>della</strong> castagna ruota tutta una serie di<br />

strumenti utilizzati nelle varie fasi del lavoro, <strong>in</strong>dicati spesso con term<strong>in</strong>i che att<strong>in</strong>gono al lessico<br />

tradizionale e che differiscono a seconda delle aree che contraddist<strong>in</strong>guono la <strong>castanicoltura</strong> <strong>in</strong> Alto<br />

Tevere. Di seguito presentiamo schematicamente, suddividendoli sulla base delle varie fasi di<br />

lavorazione, i pr<strong>in</strong>cipali strumenti utilizzati che costituiscono gran parte del patrimonio lavorativo<br />

che ruota <strong>in</strong>torno alla <strong>castanicoltura</strong> e anche parte del più ampio patrimonio culturale che ha<br />

caratterizzato, e <strong>in</strong> parte cont<strong>in</strong>ua a caratterizzare tuttora, il sapere tradizionale:<br />

• strumenti per la potatura e per la scurpatura: zappe, rastrelli, falci, roncole, forbici;<br />

• strumenti per la battitura: pertiche (generalmente canne di bambù o polloni di castagno) e<br />

scale a pioli;<br />

• strumenti per la raccolta: panucce, p<strong>in</strong>ze (forcelle, forcellette, forfette, forfett<strong>in</strong>e, molle,<br />

mollette, mollettone, p<strong>in</strong>z<strong>in</strong>e), canestri (cistoni, cr<strong>in</strong>i, calicci), vagli per la selezione delle<br />

castagne (trivelli);<br />

• strumenti per la ricciaia: calicci, cr<strong>in</strong>i, rigioli, rastrelli;<br />

• strumenti per il trasporto: caniccia, giovea (ciovea), treggia, barella (fondello), cistone a<br />

spalla;<br />

• strumenti per il vaglio delle castagne secche e per la separazione del frutto dalla buccia:<br />

zoccoli, spulant<strong>in</strong>e, cistoni, sacchi, vagli.<br />

Il rastrello era di due tipi: con denti di ferro e denti di legno. Veniva usato durante la pulitura dei<br />

castagneti per accatastare il pattume (foglie e rami secchi) e durante la raccolta per ammassare le<br />

peglie (i ricci) e le foglie. Tra questi c’era anche il rigiolo, un piccolo rastrello con i denti di legno<br />

che veniva utilizzato per separare le castagne dai ricci nel momento <strong>in</strong> cui si disfaceva la ricciaia.<br />

La panuccia era una sacca di iuta che le donne legavano <strong>in</strong>torno alla vita dove riponevano le<br />

castagne appena raccolte per riversarle nel paniere: «era tipo un marsupio, quando era piena veniva<br />

votata sul paniere […] perchè dopo il paniere quando era pieno era difficile da trasportare»<br />

[<strong>in</strong>formatore n. 3, Roberto, p. 5].<br />

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