rappresentazioni e pratiche tradizionali della castanicoltura in alto ...
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nutrimento dei maiali e veniva accumulato <strong>in</strong> una sorta di cavità nel terreno colma d’acqua,<br />
chiamato gorga o gorza. Le castagne «che servivano per alimentare gli animali venivano<br />
conservate sulle apposite gorghe piene d’acqua per conservare un po’ queste castagne. […] Vic<strong>in</strong>o<br />
a ogni casa c’eran le gorghe per la<br />
macerazione di castagne, per le<br />
ghiande» [<strong>in</strong>formatore n. 13, Franco, p.<br />
7]. Le castagne secche erano prodotte<br />
soprattutto dagli abitanti delle località<br />
montane che, per l’isolamento, la<br />
difficoltà di spostamento e la poca<br />
accessibilità <strong>della</strong> rete viaria, avevano<br />
bisogno di procurarsi riserve alimentari<br />
per i mesi più rigidi: «noi le castagne<br />
secche non se facevano, ‘nvece su <strong>in</strong><br />
<strong>alto</strong> le facevon secche, perché ‘na parte<br />
andava pei maiali perché erano la biada<br />
dei maiali: le mac<strong>in</strong>avano da secche,<br />
quele selvatiche e ‘na parte dei marroni<br />
le vendevano secche. Eran care, perché<br />
c’era una grossa differenza fra il peso<br />
M<strong>in</strong>iatura tratta dal Tacu<strong>in</strong>um Sanitatis (COGLIATI ARANO L.<br />
1973)<br />
da verde e il peso da secche. Noi n’l’avem mai fatto quel lavoro lì, perché gli se davan sempre<br />
verdi così ai maiali e ‘nveci quassù a Marzano, loro ne facevon tante de castagne secche. […] ‘Na<br />
volta come dico e ripeto, ‘l mangia’ pei maiali e pe’ le pecore erano le ghiande e le castagne. Alora<br />
le raccattavon tutte: i marroni li vendevano sia verdi che secchi e quel’altre ci facevano la far<strong>in</strong>a e<br />
le mac<strong>in</strong>avano pel bestiame, tipo come se fa con la far<strong>in</strong>a d’orzo adesso. A un amico gli davano<br />
quela de marrone, s<strong>in</strong>nò el resto loro facevano far<strong>in</strong>a, oppure gliene davano sana <strong>in</strong> quel modo:<br />
era la biada degli animali» [<strong>in</strong>formatore n. 6, Angiol<strong>in</strong>o, pp. 9-10]. Anche l’acqua di lessatura delle<br />
mond<strong>in</strong>e veniva utilizzata: «la mettevan su e ci facevan la broda per i maiali» [<strong>in</strong>formatore n. 9,<br />
Livio, p. 9].<br />
All’<strong>in</strong>izio <strong>della</strong> primavera, term<strong>in</strong>ata la potatura dei castagni, i contad<strong>in</strong>i raccoglievano i rami e le<br />
foglie ancora verdi che venivano utilizzate per sfamare le pecore e più limitatamente i buoi: «le<br />
foglie venivano utilizzate alla potatura dei castagni: facevano delle fasc<strong>in</strong>e e messe su dei mucchi.<br />
Le foglie normalmente anche da fresche le davano al bestiame, alle pecore, però le conservavano<br />
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