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rappresentazioni e pratiche tradizionali della castanicoltura in alto ...

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La far<strong>in</strong>a prodotta dalla mac<strong>in</strong>atura delle castagne – preferibilmente di marroni – rappresentava un<br />

elemento base nella preparazione di molti “piatti poveri”, essendo impiegata come succedanea delle<br />

più costose far<strong>in</strong>e di cereali nella preparazione di numerose pietanze. Tra queste, la polenta era uno<br />

dei cibi più presenti nelle tavole contad<strong>in</strong>e, essendo consumata sia come piatto unico, per i suoi<br />

notevoli valori nutritivi, sia per accompagnare altri alimenti <strong>in</strong> sostituzione del pane: «la polenta di<br />

far<strong>in</strong>a di castagne si faceva facendo bollire l’acqua, poi la far<strong>in</strong>a si metteva tutta <strong>in</strong>sieme dentro il<br />

paiolo; col rasagnolo ci si faceva un buco di modo che l’acqua… altrimenti l’acqua avrebbe<br />

buttato via tutto, <strong>in</strong>vece l’acqua sgorgava da quel buco. Quando la far<strong>in</strong>a aveva assorbito tutta<br />

l’acqua che si vedeva, allora buttavano via l’acqua, perché non è che si mischiava con l’acqua, era<br />

quella che assorbiva, poi chiamavano: “Beppe vien qui che c’è posto per te!” e mettevano il paiolo<br />

su un angolo e allora co’ st’affare la mischiavano; ci voleva l’uomo, ci voleva Beppe. Quando era<br />

fatta la ardunavano, l’accostavano col rasagnolo. La mangiavano così. Generalmente era buona<br />

col formaggio, con la ricotta e durava una settimana perché faceva al posto del pane. Per i<br />

carbonai, quando andavano a fare il carbone nelle macchie che c’avevano la capann<strong>in</strong>a e stavano<br />

via una settimana, l’alimentazione era questa; la mischiavano, ci mettevano anche il sale, perché<br />

adesso fan tutte le storie, ma i carbonari, poveretti, che passavano dalla matt<strong>in</strong>a alla sera <strong>in</strong><br />

montagna a fa’ il carbone, portavano via da casa una boccett<strong>in</strong>a d’olio […]; facevano, quando era<br />

il periodo, la m<strong>in</strong>estra di funghi che adesso te la fan paga’ l’ira di Dio… la facevano adoperando<br />

tutti i funghi che trovavano, facevano una marmitta, ci mettevano un pezz<strong>in</strong>o di lardo, un po’ di<br />

sale e la mangiavano con la polenta di castagne» [<strong>in</strong>formatore n. 9, Livio, p. 3]. Sebbene più<br />

raramente, amalgamata con la far<strong>in</strong>a di grano turco e quella di grano, la far<strong>in</strong>a di castagne veniva<br />

utilizzata per fare il pane e la pasta, soprattutto nelle zone di Marzano e di Preggio. Una pietanza<br />

frequentemente cuc<strong>in</strong>ata dalle massaie contad<strong>in</strong>e era il castagnaccio o bald<strong>in</strong>o, la cui ricetta sembra<br />

risalire al 1500 (CAMPORESI C. 1993). Veniva consumato generalmente come dolce e anche oggi<br />

imbandisce le tavole <strong>alto</strong>tiber<strong>in</strong>e. Per preparare il castagnaccio «si mischia con l’acqua fredda,<br />

tiepida, un po’ di sale, l’olio, poi ci si mette un po’ di uvetta – a casa nostra non se comprava<br />

l’uvetta, c’era l’uva attaccata per fare il v<strong>in</strong> santo, ci si metteva quella – e i p<strong>in</strong>oli – ma non<br />

c’erano e ci si mettevano le noci, i pezzi di noci – e niente, si metteva a bollire, <strong>in</strong> venti m<strong>in</strong>uti si<br />

cuoce; generalmente la facevano anche su… <strong>in</strong>torno al focolare, col coperchio, così che si metteva<br />

il foco sopra e il foco sotto, un gocc<strong>in</strong>o d’olio, l’olio ce ne voleva parecchio e se mangiava»<br />

[<strong>in</strong>formatore n. 9, Livio, p. 5]. A seconda dei mezzi a disposizione, questo piatto veniva cuc<strong>in</strong>ato<br />

con diverse varianti: si aggiungeva del latte nell’impasto o si utilizzavano soltanto acqua, far<strong>in</strong>a di<br />

castagne e olio che costituivano gli <strong>in</strong>gredienti base <strong>della</strong> ricetta.<br />

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