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il Bosco

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fatta più a vivere questo tormento. Sono rimasto solo, anche tua sorella si è sposata ed è emigrata, è<br />

andata a vivere in un feudo nell'Italia meridionale. Ma dove sei stata in tutto questo tempo?". Caterina<br />

dice al padre: " Papà, è una lunga storia che ti racconterò col tempo; sono felice di essere di nuovo al<br />

nostro feudo, adesso non piangere e facci entrare". Il barone: " Oh che sbadato, entrate, entrate, provvedo<br />

a farvi portare qualcosa da mangiare e da bere". Il principino va da suo padre, e dopo qualche<br />

giorno torna al maniero di Scatozza per chiedere la mano di Caterina. Dopo qualche anno di fidanzamento<br />

si sono sposati e vivono felicemente. Di tanto in tanto si mettono a cavallo e si inoltrano in<br />

montagna a far visita al drago.<br />

Non finiscono mai di ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per loro e per averli fatti incontrare.<br />

L<strong>il</strong>iana Scarparo<br />

Le perle della Bella Addormentata nel <strong>Bosco</strong><br />

Percorrendo quella larga strada asfaltata, ricca di curve,<br />

si potevano ammirare delle bellissime piante di Ippocastani che occupavano un lato della strada per<br />

circa un centinaio di metri.<br />

In primavera, <strong>il</strong> profumo dolciastro dei fiori riempiva l’aria, e api e insetti visitavano in continuazione<br />

quei fiori per succhiare <strong>il</strong> nettare prelibato messo lì proprio per loro.<br />

Un po’ più su, dopo <strong>il</strong> curvone, due bambini aspettavano ogni sera seduti sul gradino dell’uscio della<br />

loro casa ,che la loro cara amica L<strong>il</strong>iana tornasse dalla scuola di canto per correrle incontro e chiederle<br />

di raccontare una storia.<br />

E così, ogni sera verso l’imbrunire, era per loro un tacito appuntamento.<br />

Beppe e Clara, scrutavano la strada là in fondo alla discesa dove c’è quella grande curva, e appena<br />

vedevano apparire la loro cara amica, le correvano incontro felici.<br />

L<strong>il</strong>iana era molto giovane, aveva solo sedici anni. La sua casa era situata un po’ più su di quella dove<br />

abitavano i bambini, quindi loro erano certi che lei per andare a casa sua sarebbe sicuramente passata<br />

di lì. Anche quella sera, appena la videro le corsero incontro, la salutarono e subito le chiesero di<br />

raccontare una Storia, ma doveva essere una fiaba nuova, diversa di quella della sera prima. A volte,<br />

quando la fiaba era particolarmente piaciuta poteva ripeterla, ma spesse volte i bambini protestavano<br />

e le dicevano:<br />

No, no, questa ce l’hai raccontata due giorni fa! - oppure:<br />

Questa ce l’hai raccontata la settimana scorsa! -<br />

Veramente era un po’ diffic<strong>il</strong>e avere ogni sera una fiaba nuova da raccontare! Fortunatamente L<strong>il</strong>iana<br />

aveva una spiccata creatività e fantasia, e riusciva sempre ad accontentare i suoi piccoli amici inventando<br />

sempre nuove storie.<br />

I bambini le davano la manina, lei salutava la loro mamma che sorrideva dalla finestra a piano terra e<br />

così tutti e tre insieme salivano verso la casa di L<strong>il</strong>iana. Durante <strong>il</strong> cammino si fermavano spesso per<br />

<strong>il</strong> <strong>Bosco</strong><br />

Stregato 20 NOVELLE

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