il Bosco

Ho provato ad immaginare questa storia proiettata ai giorni nostri con personaggi reali e ben precisi
ed ascoltate cosa mi è venuto fuori.
Roma, un comunissimo giorno di un comunissimo mese dell'anno 2008. Ore 7.30, la mamma piomba
in cameretta di Tony, (così chiameremo il nostro personaggio):
"Svegliati, è ora di andare a scuola”. “Altri cinque minuti e mi alzo risponde il ragazzino di più o meno
13 anni, si gira dall'altra parte e si riaddormenta.
”Sbrigati che devi anche ripassare” insiste la madre, ma Tony pensa che quel poco che ha studiato può
bastare per fargli prendere la sufficienza e non ci pensa proprio ad approfondire gli argomenti. Si alza,
non si lava, si prepara ad uscire quando la mamma gli chiede di buttare l’immondizia: “Ricordati di
differenziare la spazzatura, è importante per la tutela dell’ambiente”. Tony acconsente, ma sceso in
strada si scorda di tutto, anzi se ne frega, e getta ogni cosa in un unico cassonetto. “Che mi importa,
tanto per una busta non si allargherà mica il buco dell’ozono!!!”. Ore 10.30, scuola media Ferruccio
Parri, Tony fa merenda e getta la carta del Buondì in giardino mentre scrive su un muro che non ha
voglia di studiare; durante le lezioni disturba e non interviene mai, pensa che un domani non contino
tanto l’intelligenza mai i soldi e lui ce ne ha tanti in famiglia. Egli ha sempre pensato a se stesso, mai
agli altri, non ha mai aiutato nessuno e non vuole essere disturbato perché ognuno ha la sua vita: i
suoi amici vanno a catechismo, fanno volontariato, leggono il giornale, approfondiscono temi sociali
perché pensano che un domani saranno loro a guidare la società e quindi devono essere preparati .Tony
invece no, lui è il nuovo “bell’addormentato nel bosco” e se anche nel mondo dall’eterna lotta tra il
bene ed il male scaturiscono continuamente delle guerre lui cura il suo orticello, anzi per la precisione
ci pensano mamma e papà.
Una mattina Tony si sveglia di soprassalto, sono le 8:00 e nessuno lo ha amorevolmente chiamato per
la colazione: si alza e di corsa va in cucina pronto a protestare per essere stato trascurato, ma che
succede?Tutto è tranquillo e nessuno si accorge della sua presenza. È come se fosse invisibile, anzi
peggio,come se non fosse mai nato. Va di corsa a scuola e si accorge che anche qui la musica è la
stessa. Prova a chiamare i suoi compagni ma nessuno lo ascolta. “Ma che succede, sono morto e non
me ne sono accorto? Perché nessuno mi vede o mi sente?”, pensa Tony cominciando a sentirsi solo e
disperato. “Sarà che nessuno ora mi vede perché prima io non vedevo nulla al di fuori di me stesso o
dei miei interessi? Non mi sono mai interessato a ciò che mi circonda e non ho provato a risolvere i
problemi dell’ambiente in cui vivo, tanto c’erano gli altri. E come faccio ora? Dio mio aiutami a ritornare
e ti giuro che farò di tutto per dare il mio contributo e farlo fruttare con quello degli altri. Mentre
pensava ciò e sudava sentì una vocina che sussurrava: “ Tony svegliati, è ora di andare a scuola”. “Ma
questa è la voce della mamma, ma allora mi vede, mi sente, mi sono svegliato!!!!!.
Da quel mattino Tony non fu più lo stesso, non più quell’addormentato nel bosco che faceva una vita
a parte ma un ragazzo attivo e da esempio per tutti.
“Vi è piaciuta?, beh penso che più che piacervi vi debba toccare nel profondo e vi ponga il quesito:
potrei essere anch’io Tony??????.
NOVELLE
71
il Bosco
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