il Bosco

Adrian Faneggi
La bella addormentata
C'era una volta un grande re e filosofo di nome Benigni
e la sua bella moglie che aspettavano da tempo la loro prima figlia e prossima regina, e quando nacque
le diedero il nome di Littizzetto.
La bambina non era molto carina, anzi quasi per niente, ma quando iniziò a parlare divenne pungente
e spiritosa. Venne organizzata una grande festa in suo onore dove venne invitato tutto il regno.
Verso la fine della festa arrivarono le ospiti più attese, le tre fatine buone: Generosità, Umiltà e
Bellezza. Le tre fate avevano un dono ciascuna. La prima a dire la sua fu Umiltà che disse: " Cara
Littizzetto, io ti dono l'umiltà d'animo". Poi toccò a Bellezza: "Io ti dono la bellezza". Poi infine toccò
a Generosità che le donò la generosità. Appena l'ultima delle tre fate finì di formulare la magica frase
entrò lo stregone malefico che esclamò: "Così io non sono stato invitato? E allora lancerò una maledizione
sulla bambina. Al compimento del suo sedicesimo anno di vita si sarebbe punta con una spina di
rosa e si sarebbe addormentata".
A quel punto re Benigni non seppe più cosa fare, ma uno degli invitati di nome Eminenza gli suggerì di
far bruciare tutte le rose del regno.
Le fate decisero di accudire Littizzetto come delle comuni mortali per nasconderla dallo stregone.
Passarono gli anni e Littizzetto crebbe. Un giorno come tanti uscì di casa ma per sua sfortuna venne
riconosciuta dal corvo dello stregone che gli riferì tutto. Egli, sotto le sembianze di un semplice mercante,
invitò Littizzetto nel retro del suo negozio di fiori e qui la ragazza si punse con la spina di una rosa e
cadde in un sonno profondo che durò una settimana. Ma all'insaputa dello stregone, la stessa persona
che aveva suggerito al re di bruciare tutte le rose del regno trovò la ragazza e con un bacio la risvegliò.
Eminenza ebbe così il permesso dal re di sposare la principessa e i due vissero a lungo felici e contenti.
Federico Matera
La Bella Addormentata nel terzo millennio
C'era una volta una ragazza, molto famosa e bella: faceva la modella.
Si chiamava Sara. Ella amava il colore del cielo: non a caso avrebbe tanto voluto che un bel principe
azzurro la "rapisse" e la portasse con sé nel castello magico.
Il giorno in cui Sara ricevette un premio per miglior modella della città, i genitori organizzarono una
il Bosco
Stregato 62 NOVELLE