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il Bosco

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pagno. Nei pomeriggi arrivava con piccoli doni come una ghirlanda di fiorellini di campo oppure un<br />

sacchetto di tela pieno di noci e nocciole o un cestino di fragole. Sorrideva sempre ed accarezzava i<br />

biondi capelli di Roselina, si parlavano a cenni perché nessuna delle due capiva la lingua dell’altra.<br />

Un giorno la ragazza le toccò la pancia e si mise a cullare uno stelo d’erba…sorrise a Roselina facendogli<br />

cenno di guardare <strong>il</strong> piccolo avvolto fra le sue braccia. Fu così che Roselina vide come in una<br />

premonizione <strong>il</strong> viso di suo figlio e capì che l’altra ragazza era una fata e la chiamò Beth.<br />

Nacque <strong>il</strong> bambino e Beth era sempre attorno alla culla che <strong>il</strong> padre aveva costruito con rami d’albero<br />

e fiocchi di cotone.<br />

La fata aveva però cambiato comportamento nei loro riguardi anche se loro erano sempre corretti verso<br />

di lei. A tratti sorrideva e poco dopo <strong>il</strong> suo viso diventava duro, arcigno e faceva paura. Forse era gelosa<br />

del loro piccolo.<br />

Un giorno Beth toccò gli occhi a Roselina e lei non vide più nulla e le sembrò di camminare a mezz’aria<br />

con qualcuno che le teneva la mano …poi si sentì scaraventare per terra e di nuovo qualcuno le toccò<br />

gli occhi. Quando li aprì era circondata da tante piccole creature verdi (senz’altro folletti) e da alcune<br />

giovinette con folti capelli rossi e dorati, con grandi ali dai bellissimi colori trasparenti.<br />

Queste erano le fatine dei prati, portavano lunghe collane di foglie appese al collo e ne misero una<br />

anche a lei.<br />

Questa volta fu lei a chiudere gli occhi perché, in preda ad un’inspiegab<strong>il</strong>e angoscia voleva tornare dal<br />

suo bambino. E così mentre ritornava sempre a mezz’aria, le sue mani si riempirono di erbe…<br />

A casa <strong>il</strong> suo bambino scottava per la febbre e Beth le insegnò a fare un decotto con quelle erbe che<br />

si ritrovò in mano.<br />

La pozione sfebbrò <strong>il</strong> piccolo e Roselina cominciò a cercare e riconoscere quelle ed altre erbe, aiutata<br />

dalle fate diventate sue amiche.<br />

Imparò molte cose in quel suo lungo sonno nel regno delle fate.<br />

La folta vegetazione non rendeva fac<strong>il</strong>e l’acceso a quel grande parco incastonato nel mezzo della collina<br />

..pochi ci si sarebbero avventurati.<br />

Jacques doveva fare un servizio fotografico su insoliti paesaggi e quel anomalo parco <strong>il</strong>luminato da<br />

m<strong>il</strong>le sfumature verdi faceva al caso suo…ma non c’era vita.<br />

Jacques De La Cross, di nob<strong>il</strong>e famiglia (si parlava addirittura di un principe nella sua stirpe) quella<br />

mattina attraversò <strong>il</strong> ponte sopra al laghetto e cominciò a salire verso un casale avv<strong>il</strong>uppato da arbusti,<br />

ma voleva arrivare lassù, in cima alla baita. L’aura di mistero che circondava quel posto lo incuriosiva<br />

sempre più. Raccontavano tante storie sulla tenuta; ad esempio che fosse custode di un prezioso<br />

segreto, oppure che un incantesimo sovrastava l’intera proprietà, o chissà… era forse un luogo di ritrovo<br />

per streghe e di maghi?<br />

Scattò un po’ di foto qua e là sentendosi unico abitante di quel luogo incantato. Fronde di albero<br />

proteggevano la capanna e intuendo un ingresso si mise a cercarlo ma non fu tanto fac<strong>il</strong>e aprire quella<br />

porta.<br />

All’interno adagiata su un letto vi era una bellissima fanciulla addormentata. Si ricordò di una fiaba<br />

che maman gli raccontava e baciò la fanciulla. All’improvviso ci fu l’effetto di una scossa tellurica…la<br />

vita riprese <strong>il</strong> suo corso: Roselina sorrise a Jacques, si alzò e mentre usciva dalla capanna baciò Otto,<br />

<strong>il</strong> cagnolino che era stato suo compagno nella baita, e con stupore, dopo <strong>il</strong> bacio, si trasformò in un<br />

principe…<br />

Tutto <strong>il</strong> parco riprese a vivere, la principessa corse incontro ai suoi genitori baciandoli ed abbracciando<br />

tutti quelli che erano lì presenti al risveglio, compreso Ceccardo.<br />

Otto e Jacques erano sempre nelle vicinanze, irrimediab<strong>il</strong>mente attratti dalla principessina, mentre lei<br />

viveva la loro amicizia con freschezza senza pensare a intrecci amorosi.<br />

Le foto della principessa vennero pubblicate su diversi giornali e lei divenne una famosa scrittrice,<br />

pubblicò molti libri di fitoterapia e racconti di quelle terre dove aveva vissuto nel lungo sonno …la sua<br />

celebrità la portò lontano.<br />

<strong>il</strong> <strong>Bosco</strong><br />

Stregato 34 NOVELLE

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