il Bosco
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c’era scritto, e decise infine che sarebbe andato a fondo in quello strano caso. Partì andando nel bosco<br />
per controllare se la cuoca avesse preso l’erba giusta. Proprio mentre stava esaminando con una grossissima<br />
lente di ingrandimento tutto <strong>il</strong> prato circostante, sentì dei passi dietro di lui. Si alzò e vide un<br />
vecchio. Il vecchio era molto alto e magro, portava una veste sim<strong>il</strong>e a quella dei preti, ma rossa, e aveva<br />
una barba veramente lunghissima.<br />
“Buongiorno” disse <strong>il</strong> vecchio con una voce alquanto strana ”Mi chiamo Gustav ed abito nella caverna<br />
qui vicino”.<br />
”Buongiorno a lei” rispose con diffidenza Tito. ”Qual buon vento la porta qui?”<br />
”Sono venuto perché ho saputo della disgrazia accaduta alla sua amica Ada, della sua morte” rispose<br />
“Sono uno stregone e volevo aiutarla. Volevo solo dirle che Ada non è morta, ma è soltanto caduta in un<br />
sonno profondissimo che dovrebbe durare… ecco…circa… beh, insomma, dovrebbe durare 2000 anni”.<br />
”Ddddd-uuu-em<strong>il</strong>a?? ma come è possib<strong>il</strong>e!! Non capisco!!” Esclamò Tito.<br />
“Vede,” continuò <strong>il</strong> vecchio tranqu<strong>il</strong>lo “La sua cara amica Ada non ha preso l’erbetta che doveva prendere,<br />
ma una specie velenosa e pericolosissima di Articus-Articissima, che esattamente nella lingua turca<br />
dovrebbe significare “la piantina che non si deve mai mangiare”. Ma stia tranqu<strong>il</strong>lo e non si preoccupi,<br />
perché io conosco <strong>il</strong> rimedio. Mi segua.”<br />
Si avviarono tutti e due verso la caverna del vecchio,che invitò Tito a sedersi e gli offrì qualcosa da<br />
bere.<br />
“Allora... vediamo un po’... dovrei avere un libro che parla proprio di quella pianta… eccolo qua” incominciò<br />
a leggere: “La pianta Articus-Articissima è una rarissima specie che si trova solo nei boschi… mangiarla<br />
significherebbe dormire per circa 2000 anni ininterrottamente… ma… soltanto <strong>il</strong> bacio di un<br />
ragazzo potrà salvare la vittima”.<br />
“E quel ragazzo dovrei essere io??” chiese Tito”.<br />
Ma certo!!!! solo tu puoi salvarla, pensaci!!! altrimenti la povera Ada sarà costretta a dormire per 2000<br />
anni!!!!!!!”.<br />
Tito tirò un sospiro rassegnato:<br />
“E va bene,vorrà dire che bacerò Ada, ma ad una condizione: diventare uno stregone come te. Sai,ho<br />
sempre avuto questo sogno,e finalmente ora ho la possib<strong>il</strong>ità di realizzarlo. Allora,ci stai?” chiese speranzoso.<br />
Anche Gustav sospirò. “E va bene,va bene,ti insegnerò <strong>il</strong> mestiere”.<br />
Andarono nella “cucina” dello stregone che prese una boccetta magica da uno scaffale. La fece vedere<br />
a Tito. La boccetta aveva un colore violaceo. “A cosa serve?”<br />
“È una pozione magica che rende bellissimo chiunque la beva, e tu, mio caro, ne hai proprio bisogno!<br />
Allora,vuoi berla??”<br />
“Sì,sono pronto!” Bevve la miracolosa pozione tutto d’un fiato.<br />
“Beh,devo dire che è buona” disse infine. “Ora dovresti guardarti allo specchio” gli suggerì Gustav. Tito<br />
si girò e si guardò nello specchio. Ne rimase meravigliato. “Sono bbb-b-bbbb-eee-ll-i-ssssimoooo!!!”<br />
Esclamò. “Grazie,grazie tanto!!!!!!!!!!!!!!!!!!”<br />
Subito corse in albergo dove la cuoca Ada e tutti i famosi invitati erano ancora svenuti a terra e si avvicinò<br />
a lei, la baciò e come previsto dal contro-incantesimo, la cuoca si svegliò di soprassalto.<br />
“Cc-iao Tito, che cosa ci fai qui???”<br />
“Ti ho solo baciata, perché sei stata avvelenata dalla piantina che per sbaglio hai preso per preparare le<br />
tagliatelle alla lepre. In realtà in quelle tagliatelle ci hai messo la rarissima specie di Articus-Articissima,<br />
che è un tipo di pianta pericolosissima per la salute. Tu l’hai ingerita e, se io non fossi corso in tuo aiuto,<br />
avresti potuto dormire per più di duem<strong>il</strong>a anni”<br />
“Beh, ti ringrazio, ma…dovresti baciare anche gli altri invitati, perché anche loro sono caduti vittima<br />
dell’incantesimo…”<br />
Tito si sbatté una mano sulla fronte. “È vero,non ci avevo proprio pensato!!e va bene, li bacerò tutti”. Si<br />
alzò e baciò tutti gli invitati uno ad uno, finché non si svegliarono. Spiegò loro quello che era accaduto,ma<br />
<strong>il</strong> <strong>Bosco</strong><br />
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