il Bosco

Non vi dico la gioia del re e della regina appena videro la loro figlia!
Fu organizzata un'altra grande festa a cui partecipò tutto il regno esultando e acclamando la nuova
coppia.
Questa volta non ci fu nessuna strega malefica a lanciare un maleficio perchè la forza dell'amore era di
gran lunga più potente dell'odio che le divorava l'anima giorno dopo giorno.
Dopo una storia così non poteva che esserci un lieto fine; infatti so per certo che Peter, Chioma d'Oro,
Flora e Fauna vissero per sempre felici e contenti e vivono ancora nei nostri cuori.
Giulia Papacci
La bella addormentata... in corsia
Anastasia era una giovane ragazza piena di vita,
dai capelli castani con bellissimi boccoli che le incorniciavano il viso rosaceo e che amava acconciare
ogni giorno in maniera diversa.
Fin da quando era bambina perciò, gli amici, i conoscenti e i parenti la lodavano per la sua innata bellezza
e per i suoi profondi occhi color verde chiaro, quasi grigi.
Tutta questa attenzione verso la cugina, però, stimolò in Caterina, a poco a poco un sentimento di invidia
che trasformò la loro stupenda amicizia in puro conflitto.
Anastasia crebbe così con gli occhi maligni della cugina puntati addosso, ricordando disperatamente i
vecchi tempi in cui giocavano spensieratamente per i prati.
Ogni tanto, quindi, la vendetta di Caterina si faceva sentire e volavano gli spintoni e gli sgambetti che,
col tempo Anastasia imparò ad evitare, fino all'età di quattordici anni quando era praticamente impossibile
coglierla impreparata.
Caterina giunse quindi alla conclusione che era ora infantile e ridicolo continuare a comportarsi così in
quel modo e smise di aggredirla.
Ora Anastasia era grande e aveva superato l'età della bambina quindi usciva per il quartiere con i suoi
numerosi amici e parlavano di altrettanti argomenti, avendo però amici in comune, spesso anche
Caterina si aggiungeva al gruppo, ma ogni volta ignorava sua cugina e questo rendeva assai triste
Anastasia che sperava di riallacciare i rapporti.
Mentre prendevano un gelato fra amici, però, Caterina inciampò su di Anastasia sbucciandosi il ginocchio
e, pensando che fosse una vendetta di quest'ultima scappò indignata.
Uno sfortunato giorno, precisamente il giorno del suo sedicesimo compleanno, Anastasia era in cucina
a preparar da bere per gli invitati e, spinta dallo spirito della vendetta, Caterina la fece inciampare e la
povera cadde a terra rumorosamente.
I presenti, intanto, allarmati dal rumore dei bicchieri che andavano in frantumi, accorsero sul luogo
dell'incidente. I genitori rimasero sconvolti e Caterina si accorse del terribile errore che aveva fatto e
degli anni sprecati ad odiarla inutilmente.
Arrivò l'ambulanza e Caterina volle salire sul retro insieme alla cugina da sola, ora avrebbe tanto voluto
il Bosco
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