il Bosco
il Bosco
il Bosco
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
chiero, rido e danzo tra quelle statue immob<strong>il</strong>i travestite da governanti, damigelle d'onore e cameriste,<br />
da gent<strong>il</strong>uomini, ufficiali e maggiordomi, da cuochi, sguatteri, lacchè, guardie, svizzeri, paggi e servitori,<br />
e poi da cavalli e grossi mastini. C’è anche una dolce, bellissima canina che mi pare di conoscere da<br />
sempre. Quando mi viene fame scendo nelle cucine del castello dove dormono gli spiedi, pieni di pernici<br />
e fagiani, e dove imbiancato da fav<strong>il</strong>le di neve, è addormentato anche <strong>il</strong> fuoco.<br />
Sono solo piccoli viaggi nella fantasia. Poi ritorno qui, nel mio bosco, ad ascoltare ad occhi chiusi lo<br />
scorrere del tempo nella clessidra della fonte.<br />
Ma da quando c’è lui, dal primo giorno che l’ho visto cavalcare lento nel bosco incedendo a carezze tra<br />
gli alberi, ho ritrovato <strong>il</strong> coraggio di riaffacciarmi al cielo. E’ un Principe bellissimo, un sogno vestito<br />
d’azzurro. Passo <strong>il</strong> tempo, tutti i miei giorni, sperando che arrivi, che torni. Quando sento avvicinarsi i<br />
suoi passi risalgo dal mio stagno immob<strong>il</strong>e fino in superficie, a respirare da sola aria fresca e pulita. Dalle<br />
feritoie tra le ciglia lo guardo correre, ridere, intrecciare fiori e suonare i f<strong>il</strong>i d’erba. Quando guarda nella<br />
mia direzione perduto nei suoi pensieri, e par quasi che mi veda, che indovini <strong>il</strong> mio giaciglio tra i rovi,<br />
vorrei tanto riuscire ad emettere una voce, un richiamo. Ma la mia gola è arsa e muta.<br />
Un giorno mi vedrà davvero, e allora torneranno rugiada e vermiglio sulle mie labbra livide.<br />
E poi vivranno Aurora e Giorno.<br />
Ho paura e desiderio che <strong>il</strong> mio Principe mi indovini negli occhi <strong>il</strong> sogno un bacio.<br />
In una notte buia, buia,<br />
Francesco Russo<br />
Il sogno della bella addormentata<br />
di quelle dove si vede poco, poco e, se non fosse per la luce della luna e delle stelle che br<strong>il</strong>lano nelle<br />
immensità del cielo, non si vedrebbe alcun che. In una notte buia che quel buio si potrebbe tagliare con<br />
un coltello, e fredda che i denti battono forte come <strong>il</strong> ticchettio del più veloce degli orologi, una principessa<br />
si trovò da sola nel folto del bosco. Il vento fischiava tra i rami, gli ululati degli animali giungevano<br />
che sembravano così vicini con i loro denti aguzzi che perfino <strong>il</strong> più scaltro e coraggioso dei cacciatori<br />
avrebbe avuto paura.<br />
La principessa si guardò intorno non sapendo dov’era, in quale bosco, in quale notte, in quale tempo. E<br />
soprattutto non sapendo come e perché in quel bosco oscuro era finita. Vicino a dove si trovava vide<br />
qualche riflesso della luna tra i rovi. Qualche luccichio bianco dei raggi balenava nel buio. Si avvicinò e<br />
vide un groviglio di rovi e spine che solo a volerle spostare con una mano per meglio osservare ci si<br />
sarebbe punti a sangue le dita e i palmi. E in mezzo a quel groviglio di rovi e spine avvolto nel buio c’era<br />
un letto.<br />
E sul letto una ragazza che dormiva. Una ragazza con l’aspetto di una principessa. Cercò un varco un pò<br />
più ampio dove l’occhio avesse maggior agio di guardare. Nel buco più grande che trovò tra i rovi, la<br />
principessa vide se stessa dormire su quel letto bianco. La paura salì come fa l’onda quando si ritira dalla<br />
spiaggia nei giorni in cui infuria <strong>il</strong> temporale.<br />
<strong>il</strong> <strong>Bosco</strong><br />
Stregato 42 NOVELLE