Abbiamo perso lo smalto - Macchina dei Sogni
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Un bicchiere di inferno 15<br />
di Donatella Milani<br />
> Binoco<strong>lo</strong> - <strong>smalto</strong> per unghie:-<br />
«Vuole dell’altro vino, signora?»<br />
Rachele non se <strong>lo</strong> fa ripetere due volte e allunga il bicchiere verso<br />
Luca, poi riprende a parlare.<br />
«A volte mi chiedo se sono stata una buona madre» e scoppia in una<br />
fragorosa risata con uno strano retrogusto amaro.<br />
Non è raro che durante qualche pranzo o cena in cui si sente più rilassata,<br />
o forse semplicemente più malinconica, si lasci andare al cibo e<br />
anche al buon vino, perdendo quel suo fare da gran signora aristocratica,<br />
creando dapprima ilarità e poi un po’ di imbarazzo nei figli e nel<br />
marito, soprattutto se, come quella domenica, ci sono ospiti.<br />
Per quel pranzo, infatti, il figlio minore di Rachele si è presentato, oltre<br />
che con la giovane moglie in attesa del primo figlio, anche con un<br />
amico, Luca. In realtà era stata proprio lei a insistere affinché <strong>lo</strong> portasse,<br />
visto che non perde occasione per cercare di accasare la figlia.<br />
«Ma certo che <strong>lo</strong> sei!» e cercando di non dare troppo nell’occhio suo<br />
marito cerca di spostare sia la bottiglia che il discorso su un altro argomento.<br />
Ma Rachele con i sensi sempre più offuscati non glie<strong>lo</strong> permette: «Tu<br />
dici? Guarda Emma, ti sembra felice?» e si interrompe so<strong>lo</strong> per bere<br />
l’ultimo sorso di vino rimasto nel bicchiere.<br />
Emma, che fino a quel momento è stata zitta, chiamata in causa non<br />
riesce a fare a meno di reagire: «Cara mamma» inizia senza nascondere<br />
un tono sarcastico, «certo che sono felice, prima o poi forse riuscirai<br />
anche tu a gioire delle mie scelte.»<br />
Emma aveva ricevuto l’invito a questo pranzo qualche giorno prima, a<br />
seguito di una telefonata della madre. Aveva smontato dal turno di<br />
notte e quando era entrata in casa il buio stava già facendo posto alle<br />
prime luci dell’alba. In quel momento un getto d’acqua bollente le<br />
aveva fatto dimenticare il suo squallido appartamento, la periferia, le<br />
schifezze che il suo lavoro la costringeva a vedere. La sua vita. Appena<br />
posata la testa sul cuscino era crollata in un sonno profondo. La sve-<br />
> :-<br />
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