19.06.2013 Views

Abbiamo perso lo smalto - Macchina dei Sogni

Abbiamo perso lo smalto - Macchina dei Sogni

Abbiamo perso lo smalto - Macchina dei Sogni

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

danza, delicatamente rude. Sembrava la conoscesse da sempre.<br />

Sembrava la baciasse da sempre. E lei con lui. Pura alchimia il suo<br />

sguardo socchiuso come drogato dentro di lei, sopra di lei, intorno a<br />

lei, una sostanza dimenticata nel profondo che incontrollata la rendeva<br />

sempre più complice.<br />

Un rimbombo metallico provocò uno strappo netto tra i <strong>lo</strong>ro corpi riattivando<br />

con violenza i <strong>lo</strong>ro riflessi assopiti. Sembrava il gong di un<br />

tempo scaduto. Corinne si girò verso <strong>lo</strong> specchio così da essere sicura<br />

di riposizionare ogni pezzo perduto qua e là, senza badare a Gilbert,<br />

che sicuramente si sarebbe riassettato in modo sbrigativo, com’è concesso<br />

agli uomini, per dileguarsi come da copione, senza aggiungere<br />

parola e in punta di piedi dietro di lei.<br />

Appena soddisfatta della sua immagine restituita dal<strong>lo</strong> specchio, si girò<br />

sicura di trovarsi di nuovo sola. Ma lui era ancora li, in silenzio a osservarla.<br />

Un colpo nel petto quasi all’inizio del<strong>lo</strong> stomaco. Lo guardò<br />

come per dire: “Cosa fai ancora qui?” Lui rispose con un dolce sorriso<br />

e le disse senza mezzi termini che avrebbero dovuto rivedersi ancora.<br />

Mancava ancora una settimana alla fine della campagna pubblicitaria<br />

a Parigi e il tempo non sarebbe mancato. Lei si dimostrò dubbiosa e<br />

trovò ogni scusa. Gilbert aveva intuito i termini del matrimonio di Corinne,<br />

sapeva del comportamento discutibile di suo marito. Sapeva per<br />

certo che dietro quella corazza da donna sorridente e inattaccabile si<br />

nascondeva un mondo fragile. Saltò ogni ostaco<strong>lo</strong> per poi ritrovarla sul<br />

podio. Si sarebbero rivisti il giorno dopo in un bistrot nelle vicinanze<br />

dell’abitazione di Gilbert.<br />

«Mi sta ascoltando, signora Corinne? Crede che in qualche modo io<br />

la possa rivedere? Signora Corinne…?»<br />

Niente.<br />

«Rivedermi…? Ah, sì… certo. Ma certamente, Gilbert» risponde di soprassalto.<br />

«Scusi? Chi?» chiede confuso il salumiere.<br />

«Nulla, volevo dire signor Sergio. Sono un po’ distratta… mi perdoni.»<br />

«Ho proprio avuto l’impressione che non fosse molto presente. Non<br />

ha battuto ciglio! Mi guardava con uno sguardo vuoto.»<br />

«Interessante la sua storia. Mi sembra di conoscerla già. Come si<br />

chiama? Micheline, certo. La vuole rivedere, quindi. Bene. Penso di<br />

poterla aiutare. Deve sapere che Guido Barda, la <strong>perso</strong>na della sua<br />

cartolina, è diventato un fotografo molto famoso e richiesto in Italia, e<br />

mio marito, che come lei sa è proprietario di un’agenzia di pubblicità,<br />

> :-<br />

83

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!