19.06.2013 Views

Abbiamo perso lo smalto - Macchina dei Sogni

Abbiamo perso lo smalto - Macchina dei Sogni

Abbiamo perso lo smalto - Macchina dei Sogni

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

«Ti ho detto di lasciar stare mio padre! Non sai un cazzo di me e della<br />

mia vita! Sei so<strong>lo</strong> un fallito.»<br />

Mi rimetto i vestiti luridi, ho pensato di tenere gli altri, lavarli e riportarglieli<br />

puliti, ma credo che lei non abbia nessuna voglia di rivedermi. Se<br />

ne sta in cucina, tiene <strong>lo</strong> sguardo fisso su un punto <strong>lo</strong>ntano, ben oltre<br />

questa casa e questa vita, un punto assolutamente irraggiungibile per<br />

chiunque altro. Vorrei salutarla, dirle che non ero così, che non è colpa<br />

mia e che secondo me lei è bellissima e deve so<strong>lo</strong> sorridere un po' di<br />

più, lei che è ancora salva, che può ancora sorridere senza sentirsi<br />

spezzare la pelle dal<strong>lo</strong> sforzo, con il cuore che cazzo, batte all'unisono<br />

con il mondo e non al rallentatore come il mio che spera so<strong>lo</strong> che arrivi<br />

una botta più forte, qualsiasi cosa che gli dia una buona ragione per<br />

spaccarsi in due e lasciarmi boccheggiante a terra. Mi avvicino lento<br />

alla maniglia della porta, temporeggio, guardo con insistenza verso la<br />

cucina, niente, non uscirà.<br />

«Merda, mio padre!»<br />

«Come, scusa? Cosa sei, sensitiva?»<br />

«Non la senti la porta dell'ascensore? Cazzo, cazzo, cazzo.»<br />

«Stai calma. Magari è un vicino che stanotte ha deciso di fare festa e<br />

torna tardi.»<br />

«Non ci sono vicini, è lui. Le chiavi! Ma non le senti! Vieni via dalla<br />

porta, ti faccio uscire da quella di servizio. Non stare lì impalato, vieni<br />

cazzo, che se ti vede siamo fottuti tutti e due.»<br />

«Vengo vengo, ma fai piano che mi fanno male le gambe!»<br />

«E parla piano, coglione! Cazzo! Il lucchetto. Dove merda saranno le<br />

chiavi? Fancu<strong>lo</strong>!»<br />

«E mo'? Non sarà poi così grave, gli spieghi che sono un fallito, che<br />

mi hai aiutato e che me ne sto andando.»<br />

«Tu non capisci, non sai niente di lui, lui è... è... diverso. È...»<br />

Nemmeno me ne sono accorto. Mi ha preso e spinto sotto il tavo<strong>lo</strong><br />

della cucina. Ho fatto in tempo a sentire la porta di casa sbattere, lei<br />

che si sedeva su una sedia davanti a me sperando di nascondermi.<br />

Il padre non parla, sta fermo davanti alla porta, ogni tanto sposta il<br />

peso da una gamba all'altra. Lei invece continua a parlare, <strong>lo</strong> distrae,<br />

gli racconta le proprietà calmanti della camomilla, di come la aiuti a<br />

dormire. Lo vedo girare i piedi e andare in sa<strong>lo</strong>tto. Sembra essersi<br />

completamente dimenticata di me, non mi dice niente e <strong>lo</strong> segue fuori<br />

dalla stanza. Non sta zitta un secondo, non riesco a sentire cosa dice<br />

> :-<br />

92

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!