Abbiamo perso lo smalto - Macchina dei Sogni
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«Quindi non vivi qui tutta sola.»<br />
«No. Per questo ti ho portato dentro. Sono andata ad aprire pensando<br />
di trovare mio padre e invece vedo te, in stato pietoso, sdraiato su un<br />
mucchio di chiavi davanti alla mia porta. Cosa dovevo fare? Lasciarti<br />
lì?»<br />
«Certo. Io avrei fatto esattamente così.»<br />
«Sei un uomo orrendo.»<br />
«Lo so, mamma mi ha fatto così.»<br />
«Lascia stare tua madre, che di sicuro non ti ha cresciuto a forza di<br />
gin tonic e droghe sintetiche.»<br />
«No, infatti, credo che adesso sia sotto la luce di un qualche lampione<br />
a succhiare cazzi a tranvieri fuori turno. Quando io sono nato era<br />
troppo impegnata a bucarsi per rendersi conto di aver partorito.»<br />
«...»<br />
«Scherzo. Vedermi in questo stato le farebbe ringraziare il padreterno<br />
che io me ne sia andato.»<br />
«Bevi il caffè.»<br />
«E tuo padre, invece? Lo sa che sono qui? Che hai fatto entrare in<br />
casa un completo sconosciuto, ubriaco, potenzialmente violento e sicuramente<br />
dalla dubbia moralità?»<br />
«Mio padre deve ancora tornare.»<br />
«Che mestiere fa, che se ne torna a casa nel cuore della notte, lasciando<br />
la figlia in balìa del destino? Il metronotte?»<br />
«Senti, ti ho dato <strong>dei</strong> vestiti puliti, stai bevendo il mio caffè, non mi dare<br />
fastidio e vattene fuori dal cu<strong>lo</strong>. Non ho mai visto uno che non riesce<br />
nemmeno a riconoscere la porta di casa sua. Ma <strong>lo</strong> sai almeno dove<br />
siamo?»<br />
«Veramente no. Stavo cercando di entrare a casa mia, mi sono appisolato<br />
un attimo e mi sono risvegliato qui. Sono un amante <strong>dei</strong> misteri,<br />
ma questo è inspiegabile. Io abito al settimo piano e questo è senza<br />
dubbio il settimo, c'era scritto di fianco all'ascensore; la porta di casa<br />
mia è la prima sulla destra, e fin qui tutto torna; il palazzo è per forza<br />
questo, visto che le chiavi hanno aperto il portone; e al<strong>lo</strong>ra come cazzo<br />
è possibile che questa non sia casa mia?»<br />
«Perché hai sbagliato scala, alcolizzato. Questa è la B e io abito qui<br />
da quando sono nata. Non ti ho mai visto prima, ti ho aiutato so<strong>lo</strong> perché<br />
mi facevi pena. Prendi i tuoi stracci e vattene a casa tua.»<br />
«Per essere la mia salvatrice sei parecchio stronza. Tuo padre non ti<br />
ha insegnato l'educazione?»<br />
> :-<br />
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