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LiPIANO ORGANICOPER-GLI INTERVEN<br />
AL,<br />
COOP i<br />
LE LINEE<br />
DELL'IMPEGNO<br />
PUNTUALIZZATE<br />
IN UN<br />
INCONTRO<br />
A FIRENZE<br />
Presso il Centro commerciale Arcade<br />
di piazzetta Pattari, è tornata tra novembre<br />
e dicembre la Mostra-Mercato<br />
di artigianato d'arte del Terzo<br />
Mondo a cura del Cosv {Comitato di<br />
coordinamento delle Organizzazioni<br />
per il Servizio volontario).<br />
Ancora una volta il Cosv, organismo<br />
di volontariato internazionale che da<br />
oltre vent'anni realizza progetti di<br />
cooperazione allo sviluppo nei paesi<br />
del Sud del mondo, ha raccolto le<br />
produzioni più significative dell'artigianato<br />
d'arte dell'Africa e dell'America<br />
Latina.<br />
Lo scopo di questa iniziativa è duplice:<br />
contribuire a far conoscere le pre-<br />
di Sergio Ghiringhelli<br />
Col seminario promosso<br />
da Conacs (Comitato<br />
nazionale di cooperazione<br />
allo sviluppo) —<br />
Firenze, 24-25 ottobre<br />
Scorso — Si è voluto<br />
puntualizzare l'impegno<br />
di Coop in termini<br />
quantitativi e qualitativi<br />
nei prossimi tre<br />
anni, attraverso un attento<br />
esame delle esperienze<br />
accumulate in<br />
questi anni, dai primi<br />
interventi di solidarietà<br />
in Mozambico negli<br />
anni Settanta, agli attuali<br />
progetti in fase esecutiva<br />
in Africa ed in<br />
Sud-America.<br />
La necessità di dare un<br />
piano organico agli interventi<br />
è diventata<br />
d'obbligo, da quando si<br />
è passati da iniziative<br />
sporadiche e quasi casuali<br />
a una disponibilità<br />
di budget complessivo<br />
di tre miliardi di lire,<br />
con un impegno<br />
permanente di un miliardo<br />
versato ogni anno<br />
dalle grandi cooperative<br />
a questo fondo<br />
comune nazionale.<br />
:A E<br />
5 'D AM ERICi<br />
PER LO<br />
SVILUPPO<br />
Si prepara il terrena per /e nuove colture orficole<br />
Altro aspetto importante<br />
è stato l'individuazione<br />
e la definizione<br />
dei partners di riferimento.<br />
Intanto sarà<br />
necessario inserire i<br />
nostri contributi in<br />
progetti co-finanziati<br />
da altre parti, ministero<br />
Affari Esteri, Cee,<br />
Banca Mondiale, Onu,<br />
Regioni (alcune delle<br />
quali, come la Lombardia,<br />
hanno leggi apposite),<br />
pur con misure<br />
differenziate di impegno.<br />
Ciò valorizzerà<br />
l'impianto complessivo<br />
degli interventi e darà<br />
la possibilità di accumulare<br />
nuove esperienze<br />
con controlli articolati.<br />
Così potranno essere<br />
utilizzati appoggi<br />
tecnici specialistici a<br />
sostegno dei nostri programmi<br />
da organismi<br />
internazionali ben collaudati<br />
come: Fao, Oit,<br />
Unido, ecc.,<br />
Sul fronte invece più operativo,<br />
si è ritenuto<br />
di realizzare un maggior<br />
collegamento con<br />
il movimento cooperativo<br />
internazionale aderente<br />
all'A.C.I. (Asso-<br />
ziose tradizioni artistiche e artigianati<br />
di cui sono portatori quei popoli<br />
lontani, troppo spesso più noti per le<br />
difficili condizioni di vita che per il<br />
loro patrimonio culturale, e garantire<br />
uno spazio di mercato, seppure piccolo,<br />
alle imprese artigianali, alle cooperative,<br />
ai piccoli produttori ed ai<br />
gruppi di base locali, che contribui-<br />
I SOLIDARIM1 NEI PROSSIMI TRE ANNI<br />
ciazione cooperativa internazionale),utilizzando<br />
le relazioni inter-cooperative<br />
già esistenti<br />
nell'ambito del<br />
movimento cooperativo<br />
di consumatori, soprattutto<br />
europea.<br />
A livello locale, da un<br />
lato, occorre individuare<br />
e scegliere le Organizzazioni<br />
non governative<br />
sulla base delle<br />
loro effettive capacità<br />
operative e garantirci<br />
un ruolo di partecipazione<br />
e di verifica anche<br />
della fase di realizzazione<br />
dell'iniziativa.<br />
Dall'altro, suI territorio<br />
dell'intervento, valorizzare<br />
le organizzazioni<br />
intermedie, le piccole<br />
imprese, le comunità,<br />
le amministrazioni decentrate,<br />
evitando, ove<br />
possibile, le maglie della<br />
burocratizzazione<br />
statale almeno nella<br />
fase operativa.<br />
In termini qualitativi<br />
le scelte sono più complesse,<br />
tuttavia i principi<br />
ai quali ci siamo ispirati,<br />
che vengono<br />
confermati dal seminario,<br />
sono quelli della<br />
promozione all'autosviluppo<br />
e di uno sviluppo<br />
compatibile con l'ambiente,<br />
della promozione<br />
dei rapporti di<br />
scambio commerciale e<br />
di sviluppo associativo<br />
e cooperativo locale.<br />
Mettere a punto, dunque,<br />
modelli di intervento<br />
a cui fare riferimento<br />
nei nostri programmi.<br />
Modelli che devono essere<br />
valutabili in fase<br />
di progetto, di realizzazione<br />
e di effetti successivi<br />
nella gestione,<br />
rispettosi dei valori,<br />
dei criteri, degli obiettivi<br />
che si sono stabiliti<br />
congiuntamente tra le<br />
varie parti coinvolte.<br />
Un altro aspetto affrontato<br />
e per ora solo<br />
parzialmente individuato<br />
è come rendere<br />
partecipi i soci e i consumatori<br />
delle nostre<br />
cooperative allo scopo<br />
di favorire un reale e<br />
vissuto scambio culturale<br />
e una presenza<br />
nell'azione per promuovere<br />
Ia comprensione e<br />
la diffusione delle problematiche<br />
della eoope-<br />
razione allo sviluppo.<br />
La realizzazione di alcune<br />
importanti mostre<br />
fotografiche itineranti<br />
(Kanigana ua Karingana<br />
e Burkina Fasti),<br />
la costante presenza<br />
sui giornali di cooperativa,<br />
si sono dimostrati<br />
mezzi utili ma<br />
ancora largamente insufficienti.<br />
E necessaria un'azione<br />
più complessiva che<br />
faccia entrare, a pieno<br />
titolo, l'impegno Coop<br />
verso i paesi in via di<br />
sviluppo, nell'immagine<br />
globale che la cooperazione<br />
di consumatori<br />
ha acquisito nella sua<br />
funzione sociale.<br />
Ecco, in sintesi, le linee<br />
di riferimento sulle<br />
quali lavorare nei prossimi<br />
anni perché anche<br />
Coop sia, pur nei limiti<br />
oggettivi, all'interno di<br />
una nuova speranza di<br />
cooperazione globale e<br />
di progresso comune<br />
che sembra finalmente<br />
divenire non più una<br />
visione irrealistica e<br />
puramente utopica di<br />
un mondo in rapida<br />
mutazione,<br />
-1~~11h -11~ 111<br />
MILLEMAGIE<br />
ARTIGIANATO DEL TERZO MONDO<br />
Sea alla loro sopravvivenza ed a quella<br />
del loro sapere.<br />
E il caso, ad esempio, delle limitatissime<br />
produzioni di Frederick Muyutu,<br />
musicista zimbabwano, profondo<br />
conoscitore dell'antica arte di costruzione<br />
degli strumenti tradizionali<br />
(quali le rarissime "senza", costruite<br />
all'interno di enormi zucche scavate<br />
a mano ed utilizzate come cassa di risonanza)<br />
costretto per sopravvivere a<br />
lavorare come cameriere al Bridge<br />
Club di Harare. Un numero limitato<br />
dei suoi strumenti sarà in vendita<br />
per gli amatori di questo genere di<br />
rarità. Ma ci saranno anche le sculture<br />
Shona in pietra serena; le grandi<br />
conchiglie del Mozambico; gli arazzi,<br />
gli argenti, i tessuti della Bolivia,<br />
le amache del Nicaragua; le collane<br />
di sabbia del Kalahari; i vasi di cocdo<br />
e di legno della foresta ugandese;<br />
i grandi cesti e le stuoie colorate dei<br />
mercati di Kampala; tutti pezzi appositamente<br />
raccolti per l'iniziativa del<br />
Cosv,<br />
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