intera annualità - Home

UNA,fÓRTUNATA E ATTENTA TRASMISSIONE TELEVISIVA ii~
TANTE STORIE DI TU1T1 NOI
37 l:SUL
VIDEO
LE
"MANDA
di
Maria Novella Oppo
UN
GIORNALISMO
CHE NON
LASCIA LE COSE
COME STANNO
E CHE "PESCA" I
FATTI CHE LA
GENTE SEGNALA
Dicevo educativo solo
nel senso di qualcosa
che, andando
controcorrente rispetto
a un'evasione
sponsorizzata e mercificata,
fa riflettere
la gente sulla sua
condizione.
"Condivido un'opinione
espressa anni fa da Piero
Ottone, secondo la
quale più informazioni
sono a disposizione della
gente, più il livello
culturale sale. Voglio
dire che la cultura non
sta solo nel numero di
libri letti. Vedo questa
correlazione; più informazione,
più possibilità
di scelta, in definitiva
più libertà, Ma questo
può sembrare semplicistico.
Diciamo meglio
che ci vorrebbe un'informazione
mirata, perché
alle volte l'eccesso
di informazione generica
può anche diventare
una sorta di oscuramento
e di confusione".
Come hai scelto questa
tua strada nell'informazionetelevisiva?
E come mai, pur
proponendoti un
Antonio Lubrano è un giornalistapersonaggio.
Dichiaratamente si è
spogliato della cosiddetta imparzialità
professionale e ha scelto di stare
"dalla parte di" qualcuno, di qualcuno
che non abbia dalla sua tutto l'apparato
del potere. Ma il suo impegno
non ha alcun carattere ideologico.
Quelle che racconta sono sempre storie
umane, testimonianze dall'inferno
del cittadino, dell'utente, deI consumatore.
Con il suo stile personalis-
compito direi quasi
divulgativo, non risulti
mai noioso? Anzi,
vorrei dire che
riesci a coinvolgere e
rendere spettacolare
qualsiasi verità.
"Ma, guarda, non so come
ringraziarti di quest
q giudizio. In realtà
ho fatto anche programmi
divertenti, come
per esempio Scoop,
cioè un TG delle buone
notizie che andava in
onda mezz'ora prima
del TG2 delle 13. Era una
trasmissione che
prendeva in giro noi
giornalisti, confezionata
con le notizie che il
TG butta nel cestino,
notizie per lo più serene
e divertenti. Pensa
che siamo stati i primi
a inventarci la pubblicità
fasulla. Mandavamo
in onda spot promozionali
per il respiro, i piedi,
il filo d'erba, le nuvole,
tutto quello che
non ha alcun valore
commerciale. Ne/1'83 era
una cosa rivoluzionaria.
Poi ricordo anche
che facevamo un'intervista
a un personaggio
GUSTI
ALIMENTARI
DEL
TERZO
MILLENNIO
seduto su una poltrona
scomoda, che era proprio
fisicamente scomoda.
Ora l'ha ripresa Mixer
cultura".
Però il pubblico ti ha
scoperto davvero
con Diogene...
"Dalla fine dell'87 ho
fatto Diogene, ma prima
avevo già parecchi
anni di tv alle spalle.
Nell'85 ho lavorato per
Incontri ravvicinati e
attualmente ho giusto
avuto un incontro ravvicinato
con Anna Tortora,
che si occupa di
spettacolo da tanti anni
e ha esperienze come
quella di Portobello.
Da questo incontro è
nato Mi manda Lubrano,
un programma nel
quale la mia vocazione
da cronista ha trovato
collocazione in un contenitore
spettacolare.
La nostra linea consiste
nel dare alla informazione
un taglio spettacolare
anche divertente,
senza per questo
farla diventare informazione-spettacolo.
E
si vede che questo tipo
di programma deve a-
LUBRANO•
simo, che è insieme molto recitativo
e molto diretto, Lubrano descrive,
accusa, interpella, lancia nell'etere il
seme del dubbio, che è l'inizio di ogni
sapere. Insomma il suo è im giornalismo
che non lascia le cose come
stanno. In tanto imperversare di televisione
• intrattenimento, di giochetti
e di premi milionari che non
subiscono nemmeno i soprassalti
della guerra, Lubrano sembra educarci
a stare sull'avviso, a vigilare
vere il suo pubblico,
perché navighiamo su
buoni indici di ascolto,
pur in acque percorse
da tanta concorrenza.
Pensa che abbiamo retto
anche la sfida di
Punii Peaks, che ha provocato
crolli sulle altre
reti",
Si vede che il tuo è
un pubblico fedele,
che ti aspetta al varco
per sottoporti i
suoi problemi. Per esempio
quelli del
consumo che, da
quando è stata messa
a tacere Di tasca nostra,
trovano ben poca
ospitalità in tv.
Quali temi avete intenzione
di affrontare?
"Uno lo stiamo preparando
con particolare
cura ed è quello dell'acqua.
Come sempre le
nostre attenzioni si
muovono su indicazione
diretta di uno spettatore.
Si tratta di casi singoli;
di storie personali
che ci vengono raccontate.
Abbiamo dunque
ricevuto una videolettera
di un signore napole-
(V.S.) Si dibatte in
Francia sull'alimentazione
del 2000 per studiare
gusti ed esigenze
dei commensali del terzo
millennio.
L'alimentazione del domani
sarà certamente
più diversificata anche
in seguito alla domanda
più vasta ed anche
perché giungeranno
suI mercato prodotti e
pietanze da tutto il
mondo. Uno degli esempi
più clamorosi è
stato il kiwi, frutto sconosciuto
nei paesi europei
fino a una decina
di anni fa ed ora diffuso
su tutte le tavole.
I consumatori di doma-
sulla nostra e sull'altrui moralità.
Lui però è molto cauto nell'accettare
la gravità di questo ruolo e dice:
"Ho un grande timore del verbo 'educare'
che mi dà l'idea del paternalismo.
Credo piuttosto alla tv come
suggerimento, come strumento che
può essere 'utile'. Si parla anche di
giornalismo sociale, io mi limito a sostenere
un giornalismo utile, coerente
al ruolo che una tv di stato dovrebbe
avere".
tana che ha deciso autonomamente
di detrarsi
dalla bolletta dell'acqua
le spese sostenute
per l'acqua minerale.
Su questo stesso argomento
abbiamo avuto
ben duemila contatti
telefonici: il centratone
è impazzito. Allora abbiamo
voluto andare a
vedere qual era la situazione
dell'acqua in
undici grandi città. Abbiamo
così potuto scoprire
che quella di Napoli
non è la peggiore di
tutte. In cima alla scala
negativa c'è Cagliari.
Sull'argomento insisteremo
perché riceviamo
ancora un gran numero
di segnalazioni. Per esempio
c'è un paese della
Calabria, dove è stato
costruito un acquedotto
senza fonte".
C'è qualche altro tema
di quelli che un
tempo affrontava Di
Tasca nostra?
"Sì, un altro caso singolare
è quello delle tintorie.
Molti si lamentano
e hanno questioni per
capi rovinati, Ma la cosa
che più mi ha sor-
ni richiederanno, inoltre,
prodotti complessi,
cioè pronti all'uso e facili
da utilizzare.
La vita soprattutto urbana,
infatti non si
concilierà come daItronde
già avviene, con
lunghi tempi passati in
cucina a preparare piccole
porzioni.
Un'altra esigenza riguarderà
le proprietà
nutrizionali degli alimenti
che dovranno
garantire un maggiore
equilibrio alimentare
secondo le indicazioni
di dietologi e nutrizionisti.
Si dovranno così
ricercare nuovi prodotti
che soddisfino, ad e-
preso è il fatto che in Italia
ci sono più tintorie
che in tutto il resto
d'Europa".
E come mai?
"Perché siamo noi a
produrre i macchinari.
Comunque su Di tasca
nostra vorrei dire che
una tv di stato dovrebbe
avere il coraggio di
mandare in onda di
nuovo Diogene, in fondo
era figlio di quella esperienza,
Se la tv di stato
non produce trasmissioni
di servizio, chi le deve
produrre?".
Come consumatore
che cosa ti fa arrabbiare?
"La cosa che mi indigna
di più è ii fatto che ci
siano tante differenze
di prezzo per lo stesso
prodotto. E segno di poca
serietà, Per il commerciante
il rapporto di
fiducia con il cliente dovrebbe
essere fondamentale,
quasi parte
del suo capitale. Invece
spesso succede che il
negoziante spinge il
consumatore al supermercato
perché non sa
fare il suo mestiere:.
n."
sempio, le richieste di
diminuire i lipidi e di
aumentare i glucidi.
In ogni caso però la ricerca
di un nuovo equilibrio
alimentare non
dovrà intaccare il gusto
e dovrà conservare
il piacere della tavola.
Nell'alimentazione del
domani, insomma, dovrà
essere presente anche
la cultura,
Non si possono, infatti,
mai separare quattro
elementi essenziali
della biologia, della
psicologia e della cultura
che sono l'alimentazione,
la nutrizione,
la dietetica e la gastronomia,
6