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LASULTA DEI S DE LLA-LOMBARDIA<br />

APERTA DA UNA RELAZIONE DI ENRC)<br />

Lo sok/ dell'assemblee daremo i lavori<br />

IL RUOLO DELLA<br />

PARTECIPAZIONE COME<br />

SCELTA IRRINUNCIABILE<br />

NELLE PAROLE DI<br />

ANTONIO BERTOLINI<br />

Si è svolta a Milano agli inizi di marzo<br />

la Consulta delle Sezioni soci di<br />

Coop Lombardia con Ia presenza di<br />

oltre 200 soci componenti dei comitati.<br />

I lavori erano centrati sui documenti<br />

del Congresso regionale della<br />

Lega e sulle tesi del Congresso nazionale.<br />

Numerosi i componenti del Consiglio<br />

d'Amministrazione e del Consiglio<br />

eJN COlair -<br />

-<br />

POTENZIARE<br />

LO SVILUPPO<br />

PER ESSERE<br />

TRA I<br />

LEADERS<br />

DEL MERCATO<br />

generale presenti all'incontro.<br />

La relazione introduttiva è stata<br />

svolta da Enrico Migliavacca, Presidente<br />

regionale dell'Associazione Cooperative<br />

dei Consumatori, il quale<br />

ha innanzitutto evidenziato i positivi<br />

risultati del settore che negli ultimi<br />

quattro anni ha prodotto investimenti<br />

per 140 miliardi e creato 735 nuovi<br />

posti di lavoro.<br />

Migliavacca ha poi tracciato un panorama<br />

dei principali operatori della<br />

distribuzione moderna a livello europeo,<br />

evidenziando la necessità di potenziare<br />

i piani di sviluppo Coop per<br />

riconfermare anche in futuro la posizione<br />

tra i leader del mercato.<br />

In questo quadro, facendo riferimento<br />

alle tesi congressuali, la proposta<br />

trova perfetta consonanza con l'impegno<br />

di massimizzare l'intersettorialilà<br />

della promozione cooperativa sia a<br />

livello regionale che nazionale.<br />

Sono poi intervenuti i soci, Grossi del<br />

Consiglio di amministrazione, Cottaneo<br />

B., Della. Rovere, Ghiringhelli<br />

della direzione, Pogliani, Merati,<br />

Vecchini, Ferrario vice presidente<br />

che si è soffermato sulla opportunità<br />

di una visione unitaria del movimento<br />

cooperativo non necessariamente<br />

in contraddizione con lo sviluppo di<br />

una rete Coop nel campo degli ipermercati<br />

per fronteggiare una concorrenza<br />

ormai a livello europeo. Dopo<br />

gli interventi di Ballardin, Gammino<br />

e Orsini, ha concluso il presidente di<br />

Coop Lombardia, Antonio Bertolini il<br />

quale ha voluto sottolineare come le<br />

caratteristiche della socialità cooperativa,<br />

della sua trasparenza e democraticità,<br />

debbano sempre presidiare<br />

ogni indirizzo.<br />

Pertanto, pur individuando e condividendo<br />

la necessità di uno sviluppo<br />

diversificato e di una collaborazione<br />

intersettoriale, bisogna aver ben presente<br />

il coinvolgimento diretto delle<br />

aziende, dei loro dirigenti, dei loro<br />

soci, perché la partecipazione è una<br />

scelta irrinunciabile.<br />

Si è poi proceduto alla elezione di 48<br />

delegati delle Sezione soci e 27 Consiglieri<br />

al Convegno regionale della<br />

Lega tenutosi il 22 - 23 marzo al centro<br />

congressi di Assago (Ma<br />

Sergio Ghiringhelli<br />

.DES. TRE -CENTRALI REGIONALI ls".~111.<br />

COOPERATIVE IN<br />

LOMBARDIA ASCE<br />

UNA FORZA<br />

DA SEIMILA MILIARDI<br />

Uno dei temi proposti<br />

alla discussione del<br />

Congresso della Lega è<br />

quello di un nuovo rapporto<br />

con le altre centrali<br />

cooperative. Come<br />

i lettori sapranno, oltre<br />

alla Lega, la prima organizzazione<br />

delle cooperative<br />

sul piano storico,<br />

esistono in Italia la<br />

Confcooperative, che<br />

organizza le cooperative<br />

di ispirazione cattolica,<br />

e l'Agri, che rappresenta<br />

le cooperative<br />

di tradizione "laica".<br />

Il movimento cooperativo<br />

in Italia ha avuto sin<br />

dalle origini queste diverse<br />

anime. Le separazioni<br />

sono intervenute<br />

in epoche diverse e comunque<br />

condizionate<br />

da distinzioni, contrapposizioni,<br />

contrasti provenienti<br />

dal dibattito<br />

politico. La concretezza<br />

delle attività cooperative<br />

si ritrova a disagio<br />

con divisioni che sono<br />

essenzialmente di sigla.<br />

I problemi quotidiani di<br />

conduzione delle aziende,<br />

i problemi di strategia<br />

e le necessità di un<br />

ordinamento giuridico<br />

aggiornato, sono comuni<br />

a tutte le organizzazioni.<br />

E questo lo spirito che<br />

ha animato l'affollato<br />

convegno regionale promosso<br />

dalle tre organizzazioni<br />

delle cooperative<br />

a Milano, 1'8 marzo<br />

sul tema "'Tra mercato e<br />

società. Lo sviluppo del-<br />

la Cooperazione in<br />

Lombardia".<br />

Ci sono state le relazioni<br />

di Corrado Barbot,<br />

presidente della ConfcooperativeLombardia,<br />

di Rinaldo Ciocca,<br />

presidente del Comitato<br />

regionale lombardo<br />

della Lega, e di Mario<br />

Gorla, presidente Agri<br />

Lombardia.<br />

Se si sommano le forze<br />

delle tre organizzazioni<br />

si ha questo quadro:<br />

Cooperativo<br />

4.974<br />

Fatturato 1989<br />

6.000 miliardi<br />

Soci 924.406<br />

Insomma una forza economica,<br />

una presenza<br />

sociale che però in Regione<br />

stenta ad ottenere<br />

l'udienza che si merita.<br />

E questo è stato il tema<br />

del confronto con i numerosi<br />

esponenti politici<br />

che hanno partecipato<br />

alla manifestazione.<br />

C'è ancora molto da lavorare,<br />

soprattutto sui<br />

terni di strategia settoriale.<br />

Per quanto riguarda il<br />

settore delle cooperative<br />

di consumatori la<br />

strategia Coop si è dimostrata'quella<br />

che più<br />

è riuscita a coniugare<br />

grande cooperativa e<br />

cooperative minori, creando<br />

un sistema che ha<br />

assegnato uno spazio e<br />

una funzione ad ogni<br />

singola azienda, unificando<br />

servizi e supporti,<br />

mantenendo le autonomie.<br />

In altri settori le esperienze<br />

si equivalgono<br />

per quantità o qualità<br />

(settore abitazione per<br />

esempio), mentre sul<br />

nuovo terreno delle cooperative<br />

di solidarietà,<br />

in termini quantitativi<br />

è nettamente più ricca<br />

l'esperienza Confcooperative.<br />

Ma non sono solo rose.<br />

Operatori, responsabili<br />

di cooperative, hanno<br />

denunciato come lo Stato<br />

e la Regione, mentre<br />

sono disponibili a cedere<br />

funzioni e servizi che<br />

il settore pubblico non<br />

può offrire, sono però<br />

incapaci di riconoscere<br />

il giusto compenso al<br />

lavoro svolto dalle cooperative.<br />

Se si aggiunge poi la<br />

necessità per lo Stato di<br />

aumentare le entrate di<br />

fronte ad una politica<br />

di spesa incontrollata,<br />

le cooperative rischiano<br />

non di perdere privilegi<br />

fiche o non ci sono per<br />

nulla o sono limitati),<br />

ma di ritrovarsi nell'impossibilità<br />

di confrontarsi<br />

con gli imprenditori<br />

privati che aspirano<br />

a sostituire lo Stato<br />

in numerose funzioni.<br />

Insomma non mancano<br />

i terreni di confronto e<br />

di iniziativa per tutto il<br />

movimento cooperativo.<br />

Ugo Pinferi 12

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