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trgriTREMO L'ESEMIATERVAíGiEWMANiA DCDIE2 CAPILLARE LA RAU<br />

pil n chilo di spazzatura<br />

pro capite al giorno: so-<br />

";no, nella città di Mila-<br />

,000 tonnellate di rifiuti<br />

. otilti quotidianamente, con<br />

' costo che, nell'ultimo anno,<br />

superato i 50 mila miliardi<br />

'' lire. E il prezzo da pagare<br />

non è solo monetario. Le discariche,<br />

in Lombardia, sono<br />

stracolme. Se ne vorrebbero aprire<br />

di nuove ma non è certo<br />

una soluzione definitiva. Poiché<br />

è impossibile disperdere<br />

nell'ambiente all'infinito tonnellate<br />

di rifiuti che accumulandosi<br />

sono destinati a rima-<br />

IL<br />

nere centinaia di anni dove<br />

sono stati depositati, inquinando<br />

gravemente l'aria, la<br />

falda idrica, il terreno.<br />

Una via che potrebbe aiutarci<br />

e risolvere, almeno parzialmente,<br />

il problema, è quella<br />

del riciclaggio. Presi singolarmente,<br />

i vari materiali che finiscono<br />

nella pattumiera, non<br />

sono tutti da buttare via, anzi,<br />

hanno un discreto valore economico<br />

e possono in gran parte<br />

essere riutilizzati, con<br />

grande vantaggio per l'ambiente<br />

e anche per il portafoglio.<br />

I5EST<br />

di Carla Barzanò<br />

È stato calcolato che<br />

raccogliendo i rifiuti separatamente<br />

in un anno<br />

potremmo recuperare<br />

moltissime materie<br />

prime: almeno 6 milioni<br />

di tonnellate di sostanza<br />

organica, trasformabile<br />

in ottima concime,<br />

3 milioni di tonnellate<br />

di carta (una tonnellata<br />

di carta costa 16-18 alberi<br />

ad alto fusto), 500<br />

mila tonnellate di plastica,<br />

sfruttabili per costruire<br />

vari oggetti (per<br />

esempio gli arredi urbani)<br />

o come combustibile,<br />

"LETTURE"<br />

Questo libro è forse difficile da trovare<br />

in libreria, ma dovrebbe essere reperibile<br />

presso le Camere del Lavoro. E<br />

destinato a insegnanti, studenti, lavoratori.<br />

E stampato su carta riciclata, a<br />

colori, con una grafica destinata a rendere<br />

più attraenti tabelle, grafici, disegni<br />

che servono per illustrare fenomeni<br />

così complessi. L'ecologia è il luogo<br />

d'incontro della natura, con i suoi aspetti<br />

belli ma anche tremendi, con<br />

l'uomo, in quanto protagonista di scelte,<br />

con l'economia, cioè la somma degli<br />

interessi che muovono gli uomini,Ognuna<br />

di queste parti ricorre a strumenti<br />

scientifici diversi. Il controllo<br />

generale è, e non può non essere, essenzialmente<br />

politico. Come è ovvio alcuni<br />

interessi sono particolari, riguardano<br />

un'azienda, un settore industriale,<br />

uno o pochi paesi, e le scelte di pochi<br />

possono pesare sul destino di molti<br />

in base al peso politico o economico.<br />

C'è stato un positivo lavoro in questi<br />

ultimi decenni da parte di studiosi e<br />

da parte di movimenti "verdi" per far<br />

pesare anche l'aspetto della difesa ambientale.<br />

E abbastanza chiaro che questa<br />

funzione può continuare ad essere<br />

valida se riesce ad incidere sulle scelte<br />

economiche e politiche. Il governo svizzero<br />

ha deciso recentemente che nella<br />

Confederazione l'acqua minerale può<br />

essere venduta solo in bottiglie di vetro.<br />

E una scelta politica, che interviene<br />

sull'economia, che obbliga aziende<br />

a cambiare sistema di confezionamento<br />

e di distribuzione. Milano ha fatto<br />

ricorso alle targhe alterne per far fronte<br />

all'inquinamento atmosferico acuto.<br />

E una scelta politica, che obbliga i cittadini<br />

a cambiare mezzo di trasporto.<br />

Una scelta politica potrebbe obbligare<br />

alla trasformazione a metano di tutti<br />

gli impianti di riscaldamento di Mila-<br />

e infine 350 tonnellate turo di consumatori so-<br />

di metalli, in particolare<br />

di alluminio, che può<br />

essere recuperato al<br />

no previste delle novità:<br />

a partire dal 92 infatti<br />

le Regioni, seguendo le<br />

100%.<br />

direttive dei ministero<br />

dell'Ambiente, avranno<br />

LA RACCOLTA<br />

DIFFERENZIATA<br />

l'obbligo di organizzare<br />

una raccolta dei rifiuti<br />

differenziata, in modo<br />

Ciò nonostante, per il<br />

momento, in Italia la<br />

raccolta differenziata<br />

da consentire il riciclaggio<br />

di buona parte dei<br />

materiali che vengono<br />

dei rifiuti fa fatica a de- normalmente gettati<br />

collare. A parte il vetro, nella pattumiera. Inol-<br />

raccolto con successo e<br />

in modo capillare in<br />

tutto il paese, gli altri<br />

tre, se non riusciremo a<br />

recuperare almeno il 40<br />

per cento dei contenito-<br />

materiali non trovano<br />

facilmente una collocari<br />

di plastica e il 50 per<br />

cento di quelli di vetro,<br />

zione. Ma nel nostro fu- dovremo pagare una<br />

QUANTE<br />

STRADE<br />

PER<br />

DIFENDERE<br />

L'AMBIENTE<br />

di Ugo Pin ' feri<br />

Pier Affilio Tronconi, Renato Vaiolo,<br />

Mario Agostinelli, Franco Rompi<br />

Pianeta in prestito. Energia -<br />

Entropia Economia<br />

Macro edizioni,<br />

Preggio (Perogicil, pp. 424,<br />

senza indicazione dì prezzo<br />

no, oppure all'uso di veicoli elettrici<br />

per la consegna delle merci in città. E<br />

ovvio che ognuna di queste scelte è costosa<br />

per qualcuno. Una seria politica<br />

deve tener conto delle conseguenze, favorire<br />

le trasformazioni, incentivare o<br />

sostenere riconversioni produttive e<br />

occupazionali. Ma per arrivare alle<br />

scelte politiche bisogna che i diversi<br />

interessi si possano esprimere compiutamente.<br />

E alla base c e la necessità di<br />

conoscere, di sapere, per poter ragionare.<br />

Recentemente Haroun Terzieff,<br />

vulcanologo, in un'intervista a "Panorama',<br />

ha espresso giudizi fortemente<br />

negativi su molte rivendicazioni ambientaliste,<br />

e ha accusato tutti i movimenti<br />

verdi di essere strumento di in-<br />

tassa: il cosiddetto contributo<br />

di riciclo. Meglio<br />

quindi che ci mettiamo<br />

fin d'ora a valutare con<br />

senso critico quello che<br />

buttiamo nella spazzatura<br />

fra le nostre mura<br />

domestiche cercando di<br />

limitare il più possibile<br />

gli sprechi.<br />

L'ESEMPIO<br />

TEDESCO<br />

Qualche spunto interessante<br />

ci può venire dalla<br />

Germania che ha dovuto<br />

affrontare prima<br />

di noi il problema della<br />

sovraproduzione di ri-<br />

PIANETA<br />

IN PRESTITO<br />

ENERGIA -ENTROPIA - ECONOMIA<br />

I,., TIII1SCOM h• A<br />

ACMTINEIJJ Franca RAMPI<br />

teressi particolari. Questa condanna<br />

assoluta rende difficile schierarsi con<br />

Terzieff, anche perché in materia strumentale<br />

può essere condivisa da molti<br />

inquinatori. C'è un'accusa del vulcanolego<br />

francese che vale la pena di riprendere.<br />

Il Cfc è prodotto dalla Du<br />

Pont.<br />

Il brevetto sta per scadere. La Du Pont<br />

non ha più interesse a difenderlo, anzi<br />

ha bisogno che sia bandito per poter<br />

proporre un altro suo prodotto con<br />

nuovo brevetto. La Coop ha eliminate<br />

il Cfc dai suoi supermercati. Siamo<br />

stati dei gonzi? Crediamo di no, anche<br />

nel caso si dimostrasse che questa operazione<br />

é vantaggiosa per Du Pont.<br />

Sarebbe stata inutile se fosse vera l'al-<br />

fiuti ed ha adottato, già<br />

da qualche anno, efficaci<br />

misure per ridurne la<br />

produzione. Qui la raccolta<br />

differenziata viene<br />

effettuata in modo capillare,<br />

casa per casa.<br />

Ogni stabile ha infatti a<br />

disposizione almeno 3<br />

contenitori: uno per la<br />

carta e uno per il vetro<br />

e un terzo per gli altri<br />

materiali. Per lo smaltimento,<br />

gli utenti pagano<br />

al Comune in proporzione<br />

alla qualità e<br />

al volume dei rifiuti<br />

prodotti. Più grande è il<br />

contenitore dell'immondizia<br />

riempito quotidia-<br />

namente e più elevati<br />

sono i costi addebitati<br />

ai consumatori. A parità<br />

di ingombri, lo smaltimento<br />

dei materiali<br />

riciclabili è molto più economico<br />

di quello dei<br />

materiali non riciclatili,<br />

visto che dai primi,<br />

gli enti responsabili<br />

della raccolta, possono<br />

ricavare soldi.<br />

I cittadini, sensibilizzati<br />

da numerose campagne<br />

di informazione,<br />

pagate dallo stato e sviluppate,<br />

in modo martellante,<br />

in ogni quartiere,<br />

si sono abituati a<br />

evitare gli sprechi: mal-<br />

tra affermazione di Terzieff: il buco<br />

(dell'ozono non esiste, è un'invenzione.<br />

E ovvio che noi non siamo titolati per<br />

sapere queste cose. Ci siamo avvalsi di<br />

scienziati che hanno esaminato gli<br />

studi esistenti. Ci hanno segnalato che<br />

non c'era unanimità di giudizio nel<br />

mondo accademico e industriale. In<br />

questo caso abbiamo deciso che bastava<br />

il dubbio che il Cfc fosse dannoso<br />

per eliminarlo dai prodotti in vendita<br />

alla Coop. E credo che abbiamo fatto<br />

bene. Sono infatti necessarie scelte da<br />

parte di ogni singolo cittadina, a maggior<br />

ragione da parte di un'organizzazione<br />

che rappresenta milioni di cittadini/consumatori.<br />

E chiaro che se la<br />

maggiore organizzazione di distribuzione<br />

italiana fa una scelta, questa si<br />

ripercuote su tutto il mercato e sulla<br />

produzione. Quando abbiamo chiesto<br />

ed ottenuto la eliminazione del fosforo<br />

dai detersivi, abbiamo messo in crisi<br />

gli stabilimenti che producevano i fosfati.<br />

Ma non eravamo in errore. Le aziende<br />

europee che già producevano<br />

detersivi alternativi per la Svizzera e<br />

altri paesi, erano pronte ad occupare i<br />

loro lavoratori in nuove produzioni.<br />

Semmai il nostro intervento ha dimostrato<br />

l'arretratezza del settore dei<br />

detersivi in Italia. Quando abbiamo<br />

concordato con aziende cooperative e<br />

non la fornitura di frutta, verdura e<br />

carni controllate abbiamo fatto una<br />

scelta. Quale futuro ha la produzione<br />

europea se non punta alla qualità? La<br />

frutta in eccesso viene distrutta, le<br />

carni finiscono nei magazzini pagati<br />

dalla Cee, cioè anche da noi tutti.<br />

Qualcuno doveva incominciare a cambiare.<br />

Il libro Pianeta in prestito ci<br />

può aiutare nell'altra strada intrapresa<br />

da Coop: interventi sull'energia e<br />

sui rifiuti. Con il tempo, con un pro- 6

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