Studio sulla presenza della lince - Università degli Studi di Padova
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L’ingran<strong>di</strong>mento utilizzato maggiormente è stato 400x; nel caso <strong>di</strong> peli molto gran<strong>di</strong> che<br />
non rientrassero completamente nel campo visivo (es. peli <strong>di</strong> cinghiale) si è usato il 100x.<br />
Questo proce<strong>di</strong>mento è stato effettuato su 99 campioni tricologici raccolti in natura e su 21<br />
peli <strong>di</strong> <strong>lince</strong> provenienti da zoo o musei, in modo da avere delle misure <strong>di</strong> riferimento con<br />
cui confrontare i campioni dubbi.<br />
Figura 4.12 Shaft (sx) e shield (dx) <strong>di</strong> <strong>lince</strong> imbibiti d'acqua<br />
Per l’elaborazione e l’analisi delle immagini si è utilizzato il software scaricabile<br />
liberamente da internet per l’elaborazione delle immagini ImageJ,<br />
(http://rsb.info.nih.gov/ij/). Usando lo strumento <strong>di</strong> selezione “straight line selection” si è<br />
potuto calcolare in pixel il <strong>di</strong>ametro totale del pelo in relazione al <strong>di</strong>ametro <strong>della</strong> medulla<br />
corrispondente.<br />
Sono state prese 12 misure a pelo, selezionando 3 valori <strong>di</strong> spessore per la medulla <strong>di</strong><br />
shaft e shield (MB e MS) e 3 per lo spessore totale del pelo nelle due zone (SB e SS).<br />
Quando vengono inseriti in un foglio elettronico, dai 3 valori si calcola una me<strong>di</strong>a per<br />
ognuna delle 4 parti considerate.<br />
Per convertire i pixel delle foto fatte in misure dai valori millimetrici, si è fotografato un<br />
vetrino micrometrico (0,01 mm; 200 <strong>di</strong>v) alle stesse con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> ingran<strong>di</strong>mento e <strong>di</strong> zoom<br />
delle fotografie dei campioni e applicando una formula si ottiene il valore in millimetri.<br />
Le misure considerate sono le seguenti:<br />
SB spessore del pelo a livello del terzo basale (stelo)<br />
SS spessore massimo del pelo (scudo)<br />
MB spessore medullare nello stelo<br />
MS spessore medullare nello scudo<br />
Queste 4 misure permettono <strong>di</strong> ottenere dei rapporti, utili nell’identificazione <strong>della</strong> specie:<br />
IMB in<strong>di</strong>ce medullare basale: MB/SB<br />
IMS in<strong>di</strong>ce medullare dello scudo: MS/SS<br />
DIM: IMS-IMB<br />
HWI: SB/SS x 100 ILSS L/SS<br />
ILSB: L/SB<br />
Sono stati inseriti nel banca dati anche i caratteri qualitativi quali, la forma del pelo (<strong>di</strong>ritta<br />
o ondulata) ed il colore (uniforme o striato). Infine tenendo il pelo teso s’è misurata, con<br />
un righello, la sua lunghezza totale in mm (L).<br />
Fotomicroscopia <strong>della</strong> cuticola<br />
Poiché c’è stata una notevole <strong>di</strong>fficoltà nella determinazione delle specie<br />
d’appartenenza, basandosi sulle osservazioni al microscopio e ricavando le<br />
misure solo dalle foto <strong>della</strong> medulla, si è deciso <strong>di</strong> effettuare delle misurazioni<br />
anche per quanto riguarda la cuticola.<br />
Anche in questo caso si sono presi tutti i campioni schedati, si sono puliti e posti<br />
su un vetrino, su cui si è precedentemente steso un sottile strato <strong>di</strong> smalto per unghie<br />
trasparente. L’importante è che il pelo non affon<strong>di</strong> troppo nello smalto (altrimenti viene<br />
un’impronta “sdoppiata”) o al contrario che non si incolli per niente (cosicché non ne<br />
risulta alcuna impronta). Il pelo viene appoggiato sullo smalto con uno dei due estremi<br />
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