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Studio sulla presenza della lince - Università degli Studi di Padova

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Anche considerando solamente i 13 quadranti oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, se ne ricava una linea <strong>di</strong><br />

tendenza simile nelle tre sessioni (fig. 5.10), vale a <strong>di</strong>re che, i quadranti più visitati<br />

rimangono quasi gli stessi, ma, rispetto alla sessione 0, è l’intensità nella loro fruizione a<br />

<strong>di</strong>minuire durante l’estate e la primavera successiva. Ciò conferma quanto concluso da<br />

Magnani (2008), secondo cui la <strong>lince</strong>, pur avendo ampliato il suo home range nel corso<br />

dei mesi, non ha cambiato la posizione <strong>di</strong> quella che è l’area core, che resta per tutto il<br />

monitoraggio all’interno delle valli <strong>di</strong> Amula, più precisamente nei boschi <strong>di</strong> Pra <strong>di</strong> Steppa.<br />

FREQUENTAZIONE<br />

3 0<br />

2 5<br />

2 0<br />

1 5<br />

1 0<br />

5<br />

0<br />

N 1 2 M 1 2 M 1 5 N 1 6 N 1 4 O 1 5 O 1 4 P1 7 N 1 3 M 1 4 L 1 4 N 1 5 O 1 3<br />

Q U A D R A N T I<br />

65<br />

s e s s io ne 0<br />

s e s s io ne I<br />

s e s s io ne III<br />

Figura 5.10 Andamento nelle 3 sessioni delle frequentazioni dei quadranti con paletti<br />

La minor assiduità nello frequentare la core area può dare luogo a due spiegazioni:<br />

1) I paletti, hanno un così forte impatto sull’animale che lo inducono ad essere molto<br />

<strong>di</strong>ffidente e andare in zone dove non c’è questo tipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbo: fenomeno<br />

alquanto improbabile. Se i paletti fossero stati impregnati <strong>di</strong> urina <strong>di</strong> un maschio<br />

dominante, questo ragionamento si potrebbe anche fare, poiché l’animale<br />

sentirebbe <strong>di</strong> aver perso il controllo del territorio e quin<strong>di</strong> il suo comportamento<br />

territoriale ne verrebbe influenzato; però le sostanze da noi usate dovrebbero<br />

stimolare più curiosità che timore.<br />

2) Ricky durante il corso dell’anno varia l’ampiezza del suo home range e si sposta in<br />

aree dove trova risorse o situazioni a lui più consone. Questa è l’ipotesi più<br />

accre<strong>di</strong>tabile Anche lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Magnani (2008) in<strong>di</strong>ca che nella primavera 2007<br />

l’animale è rimasto molto stanziale e si muoveva più che altro attorno al sito <strong>di</strong><br />

cattura, nei mesi successivi, invece, si è spostato in luoghi meno familiari, evento<br />

inconsueto visto che <strong>di</strong> solito la massima ampiezza <strong>di</strong> un home range <strong>di</strong> <strong>lince</strong><br />

caratterizza il periodo riproduttivo. Questo fatto è stato interpretato come una<br />

ricerca nel periodo estivo <strong>di</strong> luoghi con meno intrusioni umane, che possano<br />

<strong>di</strong>sturbare la <strong>lince</strong> o le sue prede. Si è però notato, con l’attività <strong>di</strong> campo, che<br />

Ricky si muoveva spesso tra le case o fattorie, <strong>di</strong>mostrandosi scarsamente<br />

preoccupato <strong>della</strong> <strong>presenza</strong> umana o dei cani che abbaiavano. Più plausibile è<br />

un’altra ipotesi, secondo cui la <strong>lince</strong> potrebbe aver seguito gli spostamenti <strong>degli</strong><br />

ungulati, o se non altro essere stata obbligata a percorrere <strong>di</strong>stanze maggiori<br />

prima <strong>di</strong> poter compiere una predazione. Gli ungulati potrebbero aver<br />

abbandonato quelle zone per un fattore ecologico: in estate questi animali tendono<br />

a salire a quote più elevate, dove possono trovare nuove radure e una maggior<br />

risorsa d’acqua. Infatti, il terreno carsico <strong>della</strong> valle <strong>di</strong> Amula mal si presta alla<br />

formazione <strong>di</strong> pozze, poiché l’acqua viene convogliata, attraverso scorrimenti<br />

sotterranei, in quelli che sono il rio Palar e il rio Amula (Magnani, 2008).<br />

Di conseguenza si presume che, se l’animale, durante la stagione estiva, si fosse mosso<br />

meno in territori lontani dalla core area, l’efficienza delle trappole pelo avrebbe potuto<br />

essere superiore.

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