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Studio sulla presenza della lince - Università degli Studi di Padova

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Capitolo primo<br />

INTRODUZIONE<br />

Figura 1.1 Lynx Lynx L.<br />

A partire dagli anni ’70, lungo l’arco alpino italiano, si è assistito ad un lento<br />

ritorno dei gran<strong>di</strong> carnivori, in primo luogo come conseguenza <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong><br />

reintroduzione operati nei paesi confinanti e in secondo luogo grazie ad una<br />

maggiore sensibilità normativa a riguardo delle questioni ambientali.<br />

Dapprima le apparizioni erano spora<strong>di</strong>che, probabilmente <strong>di</strong> animali erranti che<br />

sconfinavano in Italia, poi, negli anni ’80 è cominciata la vera ricolonizzazione, in<br />

particolare ad opera <strong>della</strong> <strong>lince</strong> eurasiatica e dell’orso bruno (Ursus arctos, L.).<br />

I principali fattori cui è legata la scomparsa <strong>di</strong> queste specie sulle Alpi, e un po’ in<br />

tutta Europa, vanno ricercati nell’insieme delle mutazioni <strong>di</strong> carattere sociale ed<br />

ambientale verificatesi tra Settecento ed Ottocento. Vaste opere <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>sboscamento al fine <strong>di</strong> creare nuove zone ad uso agricolo o pastorizio, lo<br />

sfruttamento intensivo delle zone montane, con la conseguente frammentazione<br />

<strong>di</strong> habitat e <strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong> prede, ed, infine, la persecuzione <strong>di</strong>retta dell’uomo<br />

portarono alla scomparsa dei gran<strong>di</strong> predatori in molte aree.<br />

Di conseguenza, per favorire il naturale processo <strong>di</strong> espansione <strong>di</strong> queste specie<br />

minacciate e per una corretta gestione, è fondamentale una conoscenza<br />

approfon<strong>di</strong>ta <strong>della</strong> loro biologia e del loro comportamento, oltre che del territorio<br />

dove vanno a inse<strong>di</strong>arsi.<br />

E’ per questo motivo che il monitoraggio su campo <strong>di</strong> una specie animale <strong>di</strong>viene<br />

strumento <strong>di</strong> azione per la sua conservazione.<br />

Non meno importanti sono i provve<strong>di</strong>menti legislativi messi a punto per tutelare la<br />

bio<strong>di</strong>versità <strong>degli</strong> habitat, <strong>di</strong> fauna e flora; cito brevemente quelli includenti la<br />

<strong>lince</strong>.<br />

Secondo i criteri <strong>della</strong> lista rossa IUCN, la popolazione <strong>di</strong> linci alpine deve essere<br />

ancora considerata minacciata. Tuttavia subpopolazioni locali possono<br />

incrementare fino a livelli in cui i proprietari <strong>di</strong> pecore e i cacciatori trovano<br />

<strong>di</strong>fficile convivere. Un caso <strong>di</strong> questo tipo s’è riscontrato alla fine <strong>degli</strong> anni ’90<br />

nelle Alpi svizzere Nord-Occidentali (Molinari-Jobin et al., 2006).<br />

L’allegato IV <strong>della</strong> Direttiva CEE n°43 del 1992 <strong>sulla</strong> conservazione <strong>degli</strong> habitat<br />

naturali, <strong>della</strong> fauna e <strong>della</strong> flora spontanea (Direttiva Habitat) in<strong>di</strong>ca i gran<strong>di</strong><br />

carnivori come specie <strong>di</strong> interesse comunitario. La <strong>lince</strong> eurasiatica, escluse le<br />

popolazioni finlandesi, è listata nell’Allegato II e IV ove sono elencati gli animali e<br />

le piante <strong>di</strong> interesse Comunitario. Gli stati membri sono tenuti ad esempio a<br />

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