13.07.2013 Views

Studio sulla presenza della lince - Università degli Studi di Padova

Studio sulla presenza della lince - Università degli Studi di Padova

Studio sulla presenza della lince - Università degli Studi di Padova

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

5.1 Determinazione tricologica<br />

Capitolo quinto<br />

RISULTATI E DISCUSSIONE<br />

Nei mesi in cui è stata svolta l’attività <strong>di</strong> trappolaggio, sono stati effettuati 166 controlli<br />

totali e si sono raccolte 46 buste contenenti pelo, più 3 campioni provenienti da punti <strong>di</strong><br />

marcatura accertati <strong>della</strong> <strong>lince</strong> col collare, situati al <strong>di</strong> fuori dei transetti.<br />

Attraverso la fotomicroscopia <strong>della</strong> medulla si sono realizzate 42 foto per i 21 peli <strong>di</strong> <strong>lince</strong><br />

certi, provenienti da campioni museali o da prelievi in zoo, 14 foto per 7 peli <strong>di</strong> vacca certi<br />

e 194 foto per i 97 campioni raccolti durante lo stu<strong>di</strong>o, per un totale <strong>di</strong> 250 foto. Dalla<br />

fotomicroscopia cuticolare sono state invece ottenute 108 foto per i 54 peli <strong>di</strong> <strong>lince</strong> <strong>della</strong><br />

collezione DISPA, 14 foto per 7 peli <strong>di</strong> vacca certi e 190 foto per 95 campioni raccolti<br />

durante lo stu<strong>di</strong>o, per un totale <strong>di</strong> 310 foto. Mancano 4 foto dei 97 peli campionati, perché<br />

le impronte sui vetrini erano venute male.<br />

La mia determinazione delle specie a cui appartenevano i peli è avvenuta con <strong>di</strong>fficoltà<br />

per svariati motivi. Come già accennato i peli spesso erano rovinati e non sempre erano<br />

peli <strong>di</strong> giarra. C’è da aggiungere che le caratteristiche <strong>di</strong>stintive delle specie, riportate in<br />

tabella 5, non si ritrovano sempre così chiare nei campioni. Più spesso si hanno situazioni<br />

ambigue, con medulla o scaglie non ben classificabili, perché <strong>di</strong> transizione da una<br />

tipologia all’altra. Non c’è infatti solo l’effetto interspecifico sul pattern medullare o<br />

cuticolare <strong>di</strong> un certo campione, ma anche l’effetto intraspecifico (nel caso si abbiano<br />

popolazioni <strong>di</strong>verse, sottospecie, razze..) l’effetto dell’in<strong>di</strong>viduo e quello <strong>della</strong> regione<br />

morfologica <strong>di</strong> provenienza. Altro limite, che può rendere meno omogeneo il lavoro, può<br />

essere la raccolta delle misure usando due programmi <strong>di</strong>versi (IMAGE J per le misure<br />

medullari, e Leica IM500 Image Manager per quelle cuticolari). Inoltre le tre variabili da<br />

me considerate (AREA, ASTR, ASLO), nel tentativo <strong>di</strong> migliorare il lavoro <strong>di</strong><br />

determinazione, potrebbero invece essere meno valide <strong>di</strong> quelle in<strong>di</strong>viduate da Stravisi<br />

(2007). Si consideri, poi, che nelle misurazioni si incorre in un errore manuale. Per quanto<br />

si cerchi <strong>di</strong> essere precisi, le linee tracciate per calcolare l’AREA, non riescono sempre<br />

perfettamente sovrapponibili al perimetro delle scaglie. Risulta invece più semplice<br />

tracciare gli assi delle scaglie o i <strong>di</strong>ametri <strong>della</strong> medulla e del pelo.<br />

Considerando il pattern cuticolare, è stata effettuata un’analisi <strong>della</strong> varianza sui 33 peli <strong>di</strong><br />

<strong>lince</strong> <strong>di</strong> cui si conosce la parte corporea <strong>di</strong> provenienza, sia non tenendo conto dell’effetto<br />

<strong>della</strong> zona corporea (tab.8) sia tenendone conto (tab.9).<br />

variabile AREA shield ASTR shield ASLO shield AREA shaft ASTR shaft ASLO shaft<br />

R² 0,149 0,142 0,116 0,136 0,113 0,171<br />

RMSE 86,386 8,672 3,076 104,073 48,502 3,731<br />

P(zona) 0,0001 0,0001 0,0001 0,0001 0,0001 0,0001<br />

DF totali 329 329 329 329 329 329<br />

Tabella 8 Analisi <strong>della</strong> varianza senza l’effetto <strong>della</strong> zona corporea<br />

variabile<br />

AREA<br />

shield<br />

ASTR<br />

shield<br />

ASLO<br />

shield<br />

51<br />

AREA<br />

shaft<br />

ASTR<br />

shaft ASLO shaft<br />

R² 0,491 0,439 0,287 0,462 0,944 0,501<br />

RMSE 69,764 7,324 2,885 85,694 12,642 3,021<br />

P(modello) 0,0001 0,0001 0,0001 0,0001 0,0001 0,0001<br />

P(zona) 0,0001 0,0001 0,0001 0,0001 0,0001 0,0001<br />

P(zona x numero) 0,0001 0,0001 0,0001 0,0001 0,0001 0,0001<br />

DF totali 329 329 329 329 329 329<br />

coda 262,20 32,53 8,68 312,88 79,40 11,96<br />

dorso 278,53 42,00 7,00 313,31 37,55 8,78<br />

testa 342,25 39,63 9,38 493,81 33,63 13,26<br />

ventre 254,05 35,33 8,28 337,16 37,10 10,18<br />

zampa ant 234,10 38,86 6,80 274,48 31,71 9,11<br />

zampa post 250,00 42,66 6,03 317,76 36,90 9,26<br />

Tabella 9 Analisi <strong>della</strong> varianza con l’effetto <strong>della</strong> zona corporea

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!