Studio sulla presenza della lince - Università degli Studi di Padova
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<strong>di</strong>fferenziarli da tutti gli altri gruppi animali. Per i rimanenti gruppi (musteli<strong>di</strong>, cani<strong>di</strong>, feli<strong>di</strong>,<br />
animali d’allevamento) il riconoscimento è più complicato e vanno confrontate con<br />
precisione caratteristiche <strong>della</strong> medulla e <strong>della</strong> cuticola <strong>di</strong> shield, shaft e zona <strong>di</strong><br />
transizione. Nel caso dei felini un carattere che, in generale, può risultare utile<br />
nell’identificazione dei peli, può essere la <strong>presenza</strong> <strong>di</strong> grosse cellule vacuolari entro la<br />
medulla, sebbene esse, secondo alcuni autori, possano anche rinvenirsi in altre<br />
specie e ciò possa essere fuorviante (Harrison, 2002).<br />
La tabella 5 in<strong>di</strong>ca le principali caratteristiche contrad<strong>di</strong>stinguenti le specie, su cui si è<br />
principalmente basata la mia classificazione.<br />
Specie Osservazione macroscopica Osservazione <strong>della</strong> medulla Osservazione <strong>della</strong> cuticola<br />
Cinghiale Pelo setoloso, nero, molto<br />
lungo e con la punta che si<br />
<strong>di</strong>vide in più parti.<br />
Pecora Pelo molto sottile, ricciuto,<br />
spesso privo <strong>di</strong> bulbo.<br />
Capriolo,<br />
camoscio e<br />
cervo<br />
Musteli<strong>di</strong><br />
(tranne il<br />
tasso)<br />
Pelo che si spezza facilmente<br />
(sembra <strong>di</strong> gomma),<br />
leggermente ondulato.<br />
Spesso i peli sono molto piccoli<br />
<strong>di</strong> colore per lo più uniforme.<br />
Tasso In generale il pelo del corpo è<br />
più lungo <strong>di</strong> quello <strong>degli</strong> altri<br />
musteli<strong>di</strong>, può essere bandato<br />
(nero e bianco).<br />
Volpe (a<br />
volte<br />
confon<strong>di</strong>bile<br />
con i<br />
musteli<strong>di</strong>)<br />
Vacca e<br />
cavallo<br />
Il colore può essere brunorossastro<br />
o bianco, a volte<br />
bandato.<br />
Colore vario a seconda <strong>della</strong><br />
razza.<br />
Felini Colore dal bianco al bruno,<br />
spesso bandati (bianco, nero,<br />
dorato).<br />
Tabella 5 Caratteri <strong>di</strong>stintivi delle specie<br />
La medulla spesso non si<br />
vede, a causa dello<br />
spessore e colore del pelo.<br />
Medulla molto frammentata<br />
o assente.<br />
Medulla riempita facilmente<br />
riconoscibile.<br />
Medulla cloisonnè, a<br />
margine gibboso.<br />
Medulla reticolata con<br />
margini lisci, sia allo shaft<br />
che allo shield (o poco<br />
sfrangiati).<br />
Medulla è cloisonnè con<br />
margini gibbosi.<br />
Medulla reticolata a margini<br />
per lo più lisci.<br />
Medulla reticolata con<br />
margini gibbosi allo shaft e<br />
allo shield con margini<br />
sfrangiati. A volte, spazi<br />
vacuolari vuoti.<br />
48<br />
Le scaglie sono a onde<br />
irregolari e dai margini molto<br />
ripiegati.<br />
Le scaglie sono a mosaico dai<br />
margini lisci.<br />
Scaglie allo shield a onde<br />
variamente ripiegate con<br />
margini ripiegati, allo shaft a<br />
onde più regolari e dai margini<br />
lisci.<br />
Scaglie allo shaft a<br />
<strong>di</strong>amante, allo shield a onde<br />
irregolari e margini ripiegati.<br />
Cuticola per lo più a onde<br />
irregolari con margini<br />
ripegati, più regolare e dai<br />
margini lisci verso lo shaft.<br />
In quasi tutti i peli <strong>di</strong> giarra<br />
le scaglie allo shaft sono a<br />
mosaico o a <strong>di</strong>amante, allo<br />
shield sono irregolari e a<br />
margine ripiegato.<br />
Scaglie a onde irregolari e<br />
margini ripiegati, con<br />
margini più lisci a livello<br />
dello shaft.<br />
Scaglie a mosaico o a onde<br />
regolari con margini lisci<br />
allo shaft, a onde irregolari<br />
con margini ripiegati allo<br />
shield.<br />
A volte, anche sapere l’ambiente dove il pelo è stato raccolto aiuta nell’identificarlo, ad<br />
esempio è importante conoscere le zone a<strong>di</strong>bite a pascolo, dove il pelo, lasciato dal<br />
bestiame, si può ritrovare in gran quantità.<br />
E’ stata poi verificata la vali<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> una chiave <strong>di</strong>cotomica messa a punto durante la tesi <strong>di</strong><br />
dottorato <strong>di</strong> (Stravisi, 2007). Essa si poneva lo scopo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminare i campioni <strong>di</strong> pelo <strong>di</strong><br />
22 specie (17 selvatiche e 5 domestiche), in base all’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> misure<br />
caratterizzanti, ottenute da fotomicroscopia <strong>di</strong>gitale. L’utilizzo <strong>di</strong> misure, rispetto alle<br />
osservazioni fatte al microscopio, permetterebbe, infatti, <strong>di</strong> porre rime<strong>di</strong>o a determinazioni<br />
scorrette dettate dal parere soggettivo dell’operatore.<br />
La chiave <strong>di</strong>cotomica si basa principalmente sulle valori relativi alla medulla (SB, SS, MB,<br />
MS, IMB, IMS, DIM, HWI e ILSB), anche se in qualche caso sono richieste misure<br />
cuticolari (prese con Image J). Determinando i peli con questa chiave ci si è resi conto<br />
che non può <strong>di</strong>rsi affidabile, in quanto essa manca <strong>di</strong> alcune specie, come la vacca, la<br />
quale sicuramente frequentava alcune unità <strong>di</strong> paletti, e perché, a volte, porta alla<br />
determinazione <strong>di</strong> specie, lì molto improbabili (lontra, coniglio, marmotta..). Ciò comprova<br />
quanto già appurato, cioè che non sia stato possibile ottenere un modello <strong>di</strong>scriminate che<br />
permetta <strong>di</strong> associare una serie <strong>di</strong> misure ad una singola specie con una probabilità<br />
sufficiente (Stravisi, 2007).