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Test bed per la valutazione della Qualità del Servizio in reti ottiche ...

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3.3.4 Coesistenza IntServ , DiffServ<br />

Il mo<strong>del</strong>lo DiffServ nasce <strong>per</strong> far fronte ai problemi di sca<strong>la</strong>bilità di IntServ e si<br />

basa su un concetto completamente diverso dal suo predecessore. Nel IntServ<br />

l’applicazione che richiede una certa QoS deve generare un’<strong>in</strong>formazione di<br />

controllo ( tramite protocollo RSVP ) <strong>per</strong> avvertire tutti i router co<strong>in</strong>volti nel<br />

camm<strong>in</strong>o orig<strong>in</strong>e-dest<strong>in</strong>azione di trattare il suo flusso <strong>in</strong>formativo <strong>in</strong> un<br />

determ<strong>in</strong>ato modo. Perchè <strong>la</strong> rete possa garantire le prestazioni richieste, ogni<br />

router deve mantenere <strong>del</strong>le opportune <strong>in</strong>formazioni di stato ( ad esempio <strong>la</strong> banda<br />

e il buffer da riservare a un certo flusso <strong>in</strong>formativo) che vengono aggiornate<br />

durante <strong>la</strong> connessione. Nel<strong>la</strong> metodologia IntServ <strong>la</strong> gestione <strong>del</strong><strong>la</strong> QoS è su base<br />

flusso e ogni router deve avere <strong>in</strong>formazioni di stato <strong>per</strong> tutti i flussi che lo<br />

attraversano, <strong>in</strong> quel<strong>la</strong> DiffServ <strong>in</strong>vece viene meno <strong>la</strong> necessità di memorizzare le<br />

<strong>in</strong>formazioni di stato <strong>del</strong> s<strong>in</strong>golo flusso <strong>in</strong> quanto non vi è più riservazione <strong>del</strong>le<br />

risorse, <strong>in</strong>fatti vengono def<strong>in</strong>iti dei PHB. Qu<strong>in</strong>di se <strong>per</strong> IntServ si hanno garanzie<br />

maggiori <strong>del</strong>le prestazioni ma problemi di sca<strong>la</strong>bilità legati al numero di flussi da<br />

gestire, il DiffServ risulta <strong>in</strong>vece essere una architettura molto meno complessa<br />

ma tuttavia manca <strong>del</strong><strong>la</strong> capacità di “iso<strong>la</strong>re” le s<strong>in</strong>gole richieste di QoS.<br />

Anche se queste tecnologie sono state def<strong>in</strong>ite separatamente, non è detto che<br />

debbano essere utilizzate <strong>in</strong> modo esclusivo. IntServ è efficiente nelle piccole <strong>reti</strong>,<br />

come ad esempio le LAN, dove i flussi da gestire sono pochi e non si hanno<br />

problemi di sca<strong>la</strong>bilità; DiffServ al contrario consente <strong>la</strong> gestione <strong>del</strong><strong>la</strong> QoS <strong>per</strong><br />

grossi aggregati di traffico e può qu<strong>in</strong>di essere implementato su <strong>reti</strong> trasporto<br />

metropolitane o backbone. Uno scenario futuro di rete multiservizio con gestione<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> QoS potrebbe essere il seguente:<br />

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