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- Marzo 1928<br />
- Manoscritto inedito<br />
ARCHIVIO MARGOLA: Autografo<br />
1<br />
BURLESCA<br />
per pianoforte<br />
2<br />
MALINCONIA<br />
Lirica per canto e pianoforte<br />
- Settembre 1928<br />
TESTO: “Io canto alla mia najade lontana / che vive presso la sacrata fonte / dove con l’acqua nascono gli amori. / Ad essa io canto /<br />
ma la voce mia trema nel core / e mi rattrista l’alma / come lamento d’un cigno morente / perché son tanto triste / perché mai<br />
l’estro si piega ad un novello pianto / se alla mia dolce najade io penso / i so che questo grido ella non sente / ed il mio pianto<br />
se ne va perduto / tra i gorghi della mia malinconia”<br />
- Manoscritto inedito (prima delle “TRE LIRICHE per canto e pianoforte”: le altre due sono ai Nn. Cat. 5 e 6)<br />
ARCHIVIO MARGOLA: Autografo<br />
- 10 novembre 1928<br />
- Manoscritto inedito<br />
ARCHIVIO MARGOLA: Autografo<br />
3<br />
DANZA A NOTTURNO<br />
per pianoforte<br />
4<br />
ANDANTE E ALLEGRO<br />
per orchestra<br />
- 1928<br />
- Perduto?<br />
NOTE: La composizione è citata in ZANETTI, Roberto. La musica italiana del Novecento, Busto Arsizio, Bramante, 1985, p. 971. Non si<br />
hanno tuttavia altre notizie a riguardo.<br />
5<br />
COSI’ PASSA LA TUA VELA<br />
per canto e pianoforte<br />
- 4 giugno 1929<br />
TESTO: “Così passa la tua vela giovane e bianca: come una falda di neve che si discioglierà al primo raggio di sole. Così passa la tua<br />
vela giovane e bianca”.<br />
- Manoscritto inedito (seconda delle “TRE LIRICHE per canto e pianoforte”: le altre due sono ai Nn. Cat. 2 e 6)<br />
ARCHIVIO MARGOLA: Autografo<br />
6<br />
LIRICA<br />
per canto e orchestra<br />
- (1929)<br />
TESTO: “La prima stella è già spuntata in cielo e brilla e tremula cantando una triste canzone che muove al pianto. Quale arcano desire<br />
in te nascondi o tremolante stella? Confidati a me, su dimmi il tuo tormento, dimmi il tuo tormento: perché, perché non parli<br />
più d’amore e addolorata stai e mi rattristi col lamento tuo? che sogna mai la bell’alma che geme sì dolcemente ed accarezza il<br />
cuore, che sogna mai la bell’anima bianca che nella notte canta e piange insieme? Che dice quella tua pupilla stanca, perché<br />
non ridi più? Confidati a me, su dimmi il tuo tormento, ridevi pure una volta allor quando sopra il balcone io venivo a<br />
rimirarti, e allor parlavi a me di poesia. Ora di te non odo più che un pianto e un amaro lamento. Torna al sorriso tuo, torna<br />
agli incanti tuoi.”<br />
- Manoscritto inedito (versione per canto e pianoforte) (terza delle TRE LIRICHE per canto e pianoforte”: le altre<br />
due sono ai Nn. Cat. 2 e 5)<br />
ARCHIVIO MARGOLA: Autografo<br />
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