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Ai miei genitoriErrore. Il segnalibro non è definito.<br />

e ad Elisabetta,<br />

con infinita riconoscenza<br />

PRESENTAZIONE<br />

L’esperienza insegna che un <strong>catalogo</strong> dettagliato delle composizioni di un autore costituisce uno strumento indispensabile<br />

per facilitare l’opera di reperimento, la consultazione, la divulgazione, e in definitiva la stessa conservazione di tale<br />

produzione. Un <strong>catalogo</strong> delle opere di Franco Margola può rappresentare quindi un primo passo concreto per favorire la<br />

diffusione e la conoscenza della musica di questo compositore bresciano che tanti ancora ricordano con affetto e stima.<br />

Tuttavia si tenga presente che, ben lungi dall’aver raggiunto risultati conclusivi, questo <strong>catalogo</strong> si propone soltanto come<br />

un primo termine di riferimento utile ad avere un quadro il più preciso possibile della produzione margoliana così come ci si<br />

presenta a distanza di poco più di un anno dalla scomparsa del musicista. Certamente, infatti, nuove informazioni, nuove<br />

notizie, anche nuove composizioni emergeranno in futuro, così come continuamente è stato durante il lavoro di ricerca, e certo<br />

non esito a riconoscere che con più tempo a disposizione avrei potuto colmare molte di quelle lacune che l’opera<br />

inevitabilmente presenta. Mi auguro d’altra parte che questo stesso volume funga da stimolo per tutti coloro che sono in<br />

possesso di notizie qui non riportate, affinché essi ne diano comunicazione al curatore di un’eventuale altra edizione<br />

aggiornata.<br />

Un sentito ringraziamento è dovuto al dott. ing. Alfredo Margola, che con infinita pazienza e passione ha seguito e<br />

sostenuto il lavoro di ricerca, accordandomi grande fiducia e consentendomi gentilmente l’accesso all’archivio personale del<br />

padre; a mia moglie Elisabetta, il cui aiuto in ogni fase del lavoro è stato immenso e prezioso come l’affetto che l’ha motivato;<br />

e alla Fondazione Civiltà Bresciana, in particolare nella persona di Mons. Antonio Fappani, che ha accolto questo lavoro con<br />

immediato interesse e ne ha promosso con entusiasmo la pubblicazione.<br />

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