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margola_catalogo

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I titoli delle composizioni<br />

Anche per quanto riguarda i titoli delle composizioni, si è data precedenza alla praticità di consultazione. Così, per meglio<br />

identificare i numerosi brani senza titolo, sono state di volta in volta prese in considerazione le eventuali indicazioni di<br />

movimento, e anche di misura, presenti nei manoscritti. In questo modo, ad esempio, il riconoscimento di un Moderato in 3/4<br />

per chitarra può richiedere la consultazione di ‘soltanto’ 30 numeri (!), anziché i quaranta e più che vanno sotto la semplice<br />

indicazione di Moderato, o, addirittura, anziché gli oltre duecento privi di un titolo specifico.<br />

Molti titoli non sono originali, come abbiamo opportunamente spiegato: tuttavia, essendo stati esplicitamente o<br />

tacitamente approvati dall’autore, sono stati qui considerati al pari di quelli originali. I pochi titoli non originali attribuiti dal<br />

curatore del <strong>catalogo</strong> sono stati posti tra parentesi quadre.<br />

Infine, va notato che l’indicazione, assieme al titolo, di un numero d’opera è decisamente insolita per le composizioni di<br />

Margola. Ne abbiamo riscontrato solo cinque casi: quello della Sonatina op. 26 (N. Cat. 71), della Sinfonia `delle Isole’ op. 28<br />

(N. Cat. 72), del Concerto per pianoforte e orchestra op. 30 (N. Cat. 73), della Sonata per violino e pianoforte n. 4 op. 32 n. 1<br />

(N. Cat. 76) e quello della lirica Non indugiare ai margini del bosco, op. 32 n. 4 (N. Cat. 78). A quanto sembra, tale<br />

numerazione era frutto di un passeggero vezzo che accompagnò il compositore solo durante gli anni della guerra. Nel caso di<br />

Margola, questo sospetto è tutt’altro che infondato, se appena si conosce la scarsissima considerazione che egli provava -<br />

ahinoi! - per le catalogazioni, gli ordinamenti e le numerazioni. Sappiamo, ad esempio, che la presenza di una Sonata prima<br />

(N. Cat. 235) e di una Sonata quarta (N. Cat. 283) per due chitarre non implica necessariamente una Sonata seconda e una<br />

Sonata terza, che infatti sembrano non essere mai esistite; così come una Sonata 10ª per violino (N. Cat. 650) non comporta<br />

necessariamente l’esistenza di altre nove sonate precedenti. Del resto, basti un’occhiata alla lista delle Sonate per flauto e<br />

chitarra - tre Sonate terze, due Sonate quarte, due (ma in origine tre) Sonate quinte, tre Sonate seste, due Sonate settime! - per<br />

avere una vaga idea di quanto i titoli abbiano a volte, più che facilitato, confuso le carte in tavola al povero catalogatore, il<br />

quale, inizialmente ignaro dell’esistenza di `trabocchetti’ di questo genere, si è visto poi ad un tratto costretto a riverificare tutte<br />

le notizie già acquisite, nel timore di essere stato vittima di chissà quali pasticci...<br />

Gli ‘incipit’ musicali<br />

Ancor più finalizzato a scopi pratici è l’elenco degli incipit musicali di ogni composizione. La sua funzione dovrebbe<br />

essere quella di garantire un sicuro riconoscimento di ogni opera, soprattutto in considerazione del fatto che numerose sono le<br />

composizioni con gli stessi titoli (30 Moderato in 3/4 per chitarra, come si è visto; 9 Improvvisi per chitarra, ecc.) o addirittura<br />

senza titolo (34 composizioni per chitarra senza titolo in 2/4, 50 in 3/4, 28 in 4/4, ecc.).<br />

Ragioni di spazio e soprattutto di buon senso hanno determinato alcune scelte nell’impostazione del lavoro: non potendo<br />

riportare frammenti di intere partiture, si sono riportate parti di esse o si è cercato di presentare ragionevoli riduzioni nelle quali<br />

la composizione fosse comunque chiaramente riconoscibile; l’incipit effettivo delle composizioni è stato sempre segnalato a<br />

condizione che esso garantisse con una certa immediatezza la riconoscibilità dell’aspetto musicale caratteristico di una<br />

composizione. L’applicazione sistematica di criteri unici per tutto il lavoro avrebbe infatti procurato risultati a volte poco<br />

soddisfacenti sul piano pratico: la citazione sistematica, ad esempio, delle sole prime quattro (o sei, o otto) battute di una<br />

composizione sarebbe stata in alcuni casi poco efficace. È il caso di alcune composizioni per canto, o per strumento solista, e<br />

pianoforte, nelle quali, dopo una lunga introduzione, magari non tematica, della parte dell’accompagnamento, compare la parte<br />

solistica marcatamente tematica. In tali casi si è provveduto a citare brevemente sia l’inizio effettivo, sia l’inizio del tema<br />

chiaramente riconoscibile (o l’attacco della voce o dello strumento solista, ecc.).<br />

D’altra parte, ancora per ragioni di spazio ci si è limitati a considerare soltanto i frammenti iniziali di ogni composizione<br />

autonoma o di ogni movimento separato di essa. Essendo molte composizioni strutturate in più movimenti strettamente<br />

collegati fra loro, sarebbe stato effettivamente più corretto segnalare i frammenti iniziali di ogni sezione che presentasse<br />

caratteristiche specifiche: in tal caso, però, una composizione come Il campiello delle streghe (N. Cat. 9) avrebbe ad esempio<br />

richiesto la citazione di almeno cinque frammenti musicali, uno per ogni principale sezione dell’opera, il che avrebbe<br />

ovviamente appesantito eccessivamente il <strong>catalogo</strong>. Si tenga tuttavia presente che non si è inteso proporre un <strong>catalogo</strong> a tutti i<br />

costi tematico (non sempre la musica di Margola ne avrebbe del resto permesso una facile realizzazione), ma un semplice<br />

elenco di incipit che contribuisse in qualche modo all’identificazione delle composizioni. Per questa ragione non si è ritenuto<br />

necessario presentare gli incipit musicali di opere ampie e complesse quali il melodramma Il mito di Caino (N. Cat. 58) o il<br />

balletto Il navigatore assurdo (N. Cat. 92).<br />

In linea di massima si è cercato, per le stesse ragioni di concisione, di non citare sistemi con più di tre righi musicali.<br />

Quartetti, Quintetti e altre composizioni da camera e orchestrali con più di quattro parti riportano dunque incipit ridotti, o<br />

preferibilmente, ove possibile, semplicemente accennati nelle loro linee essenziali.<br />

Purtroppo numerose composizioni sono andate perdute, o sembrano essere irreperibili: probabilmente solo ulteriori future<br />

ricerche potranno condurre a risultati più fortunati di quelli a cui gli sforzi finora intrapresi hanno condotto.<br />

Per ragioni tecniche, la presente versione on line non include gli incipit musicali delle singole<br />

composizioni. Questi verranno inseriti non appena possibile.<br />

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