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il baliatico dei dilettanti, l’asilo dei deficienti, il ricovero dei balbuzienti, l’avv. Grassi, che per fortuna dell’Ente, nostra e di<br />

Brescia musicale, rimane impavido alla testa della Società, capisce il caso Margola; ed è così che dopo l’affermazione nella<br />

Rassegna a Cagliari, il quintetto viene presentato ufficialmente nella stagione concertistica 1934 al pubblico bresciano.<br />

Successo? Non occorre dirlo.”; L’Avvenire d’Italia, 20-1-1940: “senza aver in isfregio le risorse della forma si allaccia, pur<br />

non senza originalità, all’espressionismo postdebussiano” (A. C.); Il Veneto, 24-5-1944: “pagine melodiose, traboccanti di<br />

calore e passione, che forse più si sarebbero prestate ad uno svolgimento orchestrale...”; Il Popolo, 30-10-1947: “Margola<br />

riuscì a creare una composizione veramente originale, con un linguaggio musicale vario per ritmo e nuovo per gli accenti<br />

stilistici, da ricordare per la gaiezza degli impasti l’arte del grande compositore svizzero Ernesto Bloch. Suggestivi ed<br />

indovinatissimi il terzo e quarto tempo”; BRUNELLI, Vittorio. `Franco Margola’, in: Rivista Musicale Italiana, LII/4, Milano,<br />

Bocca, ottobre - dicembre 1950, p. 351: “Tale Quintetto si può definire l’esaltazione dello spirito giovanile. Il primo tempo è<br />

aspirazione verso idealità ancor vaghe, animate però sempre da una calda passione. Il secondo tempo si svolge in prevalenza su<br />

un movimento ritmico e melodico ondulato. Al colloquio tra gli strumenti succede un breve momento eroico, che cede ad un<br />

allontanarsi di voci, alternantesi tra pianoforte e violino, ad un placido senso di contemplazione. Il terzo tempo è tutto impeto<br />

di giovinezza: al burlesco, appena accennato, segue una schietta festosità, espressa in figurazioni ritmico-melodiche di sapore<br />

agreste. Già in questa composizione si notano tratti vigorosi, ritmi maschi e decisi, tecnica sicura, discorso logico, architettura<br />

quadrata, senso della misura. Vi si trovano alcune preziosità derivate da Strawinski, quale il contrasto tra gli accordi do-mi-sol<br />

e fa#-la#-do# eseguiti simultaneamente; ma con tale moderazione, che quasi non ce se ne accorge.”; UGOLINI, Giovanni.<br />

`Franco Margola’, in: Il Bruttanome, II/3, Brescia, autunno 1963, p. 468: “un romanticismo filtrato attraverso decantazioni<br />

diatoniche d’ispirazione gregoriana...”.<br />

ALTRE ESECUZIONI:<br />

- 14-12-1933, Cagliari, Mostra Interprovinciale di Musica, Quartetto d’archi del liceo musicale di Cagliari (Oliviero Bianchi, Carmelo<br />

Caocci, Oscar Crepas, Luigi dal Zotto), Artalo Satta (pf)<br />

- 14-4-1934, Brescia, Salone `Pietro da Cemmo’ (Società dei Concerti), M. Trentini-Francesconi, F. Francesconi, G. Alessandri, F.<br />

Buranello, E. Muzio<br />

- 21-5-1934, Roma, Sala Sgambati, Accademia di Musiche Contemporanee,<br />

- 3-5-1935, Bologna, Circolo di Cultura Bolognese, Quartetto del Circolo di Cultura di Bologna (Maria Traversa, Paolo Caruso,<br />

Giorgio Simoni, Dante Serra), Achille Corazza (1ª esecuzione a Bologna)<br />

- 1940, [?], Liceo musicale, Quintetto Chigiano (Riccardo Brengola, Ferruccio Scaglia, Giovanni Leone, Lino Filippini, Sergio Lorenzi)<br />

- 18-2 e 11-3-1940, Trasmissione radiofonica, Quintetto Chigiano<br />

- 23-5-1944, Padova, Teatro Pollini, Quintetto Chigiano (R. Brengola, Mario Benvenuti, Aleardo Savelli, L.Filippini, S. Lorenzi) (1ª<br />

esecuzione a Padova)<br />

- 22-3-1947, [Genova?], Hotel Giardini, Quintetto femminile del Cenacolo (Emilia Soldati, Vittoria Cefaly, Piera Bernier, Anna Ferrari<br />

Leuzzi Figliolini, Gemma Sacchetti)<br />

- 6-4-1947, [?], Circolo del Tigullio, Quintetto femminile del Cenacolo<br />

- 26-10-1947, Tortona (Al), Salone Municipale, Quintetto femminile del Cenacolo<br />

- 25-2-1948, Genova, Cenacolo, Quintetto femminile del Cenacolo<br />

- 17-5-1949, Trasmissione Radiofonica (Rete azzurra), Gruppo strumentale di radio Torino (Renato Biffoli, Umberto Rosmo, Ugo<br />

Cassiano, Giuseppe Petrini, Giuseppe Broussard)<br />

- 13-6-1949, Radio Sardegna, Gruppo strumentale di Radio Torino<br />

- 16-12-1949, Petak (YU), Casa cittadina di cultura, Quartetto fiumano (Alfonso Siliotti, Helmut Sommer, Riccardo De Chiara, Giorgio<br />

Mainardi), Alessandro Petterin<br />

- 8-9-1950, Siena, Accademia Chigiana, Quintetto Chigiano (R. Brengola, M. Benvenuti, G. Leone, L. Filippini, S. Lorenzi)<br />

- 19-4-1951, Ferrara, Auditorium Comunale, Quintetto Chigiano<br />

- 20-10-1953, Bologna, Conservatorio, Quintetto Chigiano<br />

- 19-9-1954, Tucumàn (Argentina), Teatro Gral. San Martin, Quintetto Chigiano (R. Brengola, Angelo Stefanato, G. Leone, L. Filippini,<br />

S. Lorenzi)<br />

- 26-9-1954, Buenos Aires (Argentina), Circolo Italiano, Quintetto Chigiano<br />

18<br />

QUAL DONNA CANTERA’ (CANZONE)<br />

(testo di Boccaccio)<br />

per canto e pianoforte<br />

- Settembre 1933<br />

1ª ESECUZIONE: 18-1-1934, Brescia, Salone `Pietro da Cemmo’, Teresa Mazzucchelli, F. Margola<br />

TESTO: “Qual donna canterà, s’i’ non cant’io / che son contenta d’ogni mio desio? / Vien dunque, Amor, cagion d’ogni mio bene, /<br />

d’ogni speranza e d’ogni lieto affetto, / cantiamo insieme un poco, / non de’ sospiri né dell’amare pene / ch’or più dolce mi<br />

fanno il tuo diletto, / ma sol del chiaro foco / nel quale ardendo in festa vivo e’n gioco.”<br />

- Manoscritto inedito<br />

ARCHIVIO MARGOLA: Autografo<br />

COMMENTI CRITICI: Il Popolo di Brescia, 19-1-1934: “Vivace, specchio di vita gaudente, esaltante l’amore festoso è la musica con la<br />

quale egli ha commentato una Canzone del Boccaccio” (V. B. [Vittorio Brunelli]).<br />

19<br />

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