Il dolore cronico Medicina Generale - Ministero della Salute
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Capitolo 7 • <strong>Il</strong> <strong>dolore</strong> nel paziente oncologico 89<br />
e quindi ridotti i danni che una volta erano frequenti e drammatici. Alcuni<br />
esempi di situazioni che possono beneficiare di trattamenti terapeutici radioterapici<br />
sono:<br />
• dispnea da ostruzione del lume bronchiale;<br />
• disfagia da invasione dell’esofago;<br />
• emorragie vaginali e uterine;<br />
• sindrome mediastinica (es. da ostruzione <strong>della</strong> vena cava superiore);<br />
• compressione midollare;<br />
• dolori da metastasi ossee.<br />
Chirurgia ortopedica<br />
La chirurgia ortopedica può essere risolutiva per situazioni veramente drammatiche,<br />
dove la qualità di vita diventerebbe disumana senza il ricorso alle<br />
tecniche ortopediche. Non si può certo pensare di affrontare mesi di sopravvivenza<br />
con una frattura patologica, che impedisce qualunque tipo di movimento<br />
e quindi di autonomia.<br />
Attualmente nuove tecniche chirurgiche permettono, con interventi a minima<br />
invasività e per via percutanea, di stabilizzare crolli vertebrali (cifoplastica,<br />
vertebroplastica ecc.). Un aspetto molto importante per il quale l’ortopedico<br />
può essere di grande aiuto è la prevenzione delle fratture patologiche. Esistono<br />
alcuni criteri che costituiscono indicazione a intervenire:<br />
• lesione <strong>della</strong> corticale superiore ai 2,5 cm;<br />
• distruzione <strong>della</strong> corticale superiore al 50% del diametro dell’osso;<br />
• persistenza di <strong>dolore</strong> o segni di progressione dopo radioterapia.<br />
Terapie fisiche e presidi ortesici<br />
Le terapie fisiche antalgiche possono avere un grande valore di conforto per<br />
dolori minori, come per esempio le patologie concomitanti artrosiche nel paziente<br />
affetto da cancro o le malattie degenerative. È chiaro che ridurre o abolire<br />
anche piccoli dolori può essere di grande sollievo.<br />
I presidi ortesici non sono da sottovalutare per la prevenzione delle complicanze<br />
gravi, quali metastasi ossee a rischio di frattura.<br />
<strong>Il</strong> ricorso al fisiatra e quindi al fisioterapista in alcune situazioni, per esempio<br />
nelle situazioni a rischio di frattura sopramenzionate, è utile e opportuno.<br />
Compressioni midollari metastatiche<br />
Le compressioni midollari metastatiche rappresentano un’urgenza e vi è necessità<br />
di intervenire il più precocemente possibile perché ciò può essere determinante<br />
ai fini del controllo del <strong>dolore</strong>. Gli interventi possono essere radioterapici<br />
oppure neurochirurgici (laminectomia decompressiva).<br />
<strong>Il</strong> compito del MMG è quello di essere vigile in quei pazienti nei quali la pato-