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Il dolore cronico Medicina Generale - Ministero della Salute

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16 <strong>Il</strong> <strong>dolore</strong> <strong>cronico</strong> in <strong>Medicina</strong> <strong>Generale</strong><br />

utili le scale cosiddette unidimensionali, in quanto validate e di facile applicazione.<br />

Le principali scale unidimensionali sono:<br />

• VAS (Visual Analogue Scale, scala visuoanalogica), che propone un’asta<br />

di 10 cm con due estremità che corrispondono l’una a “nessun <strong>dolore</strong>” e<br />

l’altra a “il massimo <strong>dolore</strong> possibile” (oppure il massimo <strong>dolore</strong> di cui si è<br />

avuto esperienza). Questo strumento unidimensionale quantifica ciò che il<br />

malato soggettivamente percepisce come <strong>dolore</strong> oppure come sollievo nel<br />

complesso delle sue variabili fisiche e psicologiche, senza distinguere quale<br />

di queste componenti abbia un ruolo maggiore;<br />

• VRS (Verbal Rating Scale, scala verbale), sempre unidimensionale, che<br />

ripropone l’asta di 10 cm in cui la scelta viene facilitata (ma anche condizionata)<br />

dalla presenza di aggettivi che quantificano il <strong>dolore</strong>. Si ottengono<br />

risultati soddisfacenti quando vi sono almeno sei livelli di intensità: nessun<br />

<strong>dolore</strong>, molto lieve, lieve, moderato, forte, molto forte;<br />

• NRS (Numerical Rating Scale, scala numerica), che propone l’asta di 10<br />

cm in cui però la scelta viene esplicitata da un numero, da zero a dieci (0 =<br />

nessun <strong>dolore</strong>, 10 = massimo <strong>dolore</strong> immaginabile).<br />

Senza questa verifica sarebbe impossibile scegliere una terapia analgesica congrua<br />

e adeguata e la scelta del farmaco avverrebbe, come talvolta avviene, in<br />

modo empirico e senza basi razionali. Le interferenze del <strong>dolore</strong> con le normali<br />

attività <strong>della</strong> vita quotidiana, con il lavoro e con il sonno sono altrettanti<br />

elementi essenziali per valutare “l’invadenza” del <strong>dolore</strong> nella vita quotidiana<br />

del paziente e possono essere misurate, così come avviene per il <strong>dolore</strong> <strong>cronico</strong>,<br />

con strumenti opportuni, nel caso il <strong>dolore</strong> persista per molto tempo (1-3<br />

mesi). Solo avendo indagato con attenzione e chiarito tutti questi aspetti è<br />

possibile prescrivere una terapia analgesica adeguata e valutarne l’efficacia<br />

nel tempo.<br />

COLLEGARE LA SCELTA DEL FARMACO ANALGESICO<br />

ALL’INTENSITÀ DEL DOLORE SECONDO LE CATEGORIE<br />

DELLA SCALA ANALGESICA DELL’OMS<br />

La scelta di un farmaco analgesico non può essere fatta in modo empirico.<br />

L’utilizzo delle scale analgesiche anche solo unidimensionali è un passo fondamentale<br />

e irrinunciabile per definire la strategia terapeutica in ogni singolo<br />

paziente. Le scale analgesiche unidimensionali sono di rapida somministrazione<br />

e quindi più facilmente utilizzabili in un ambulatorio di medicina generale,<br />

dove la tempistica <strong>della</strong> visita medica è contingentata. Nella scelta del farmaco<br />

analgesico il MMG deve sempre tenere conto dell’intensità del <strong>dolore</strong> riferito<br />

dal paziente rilevata con la scala analgesica. <strong>Il</strong> medico deve sempre annotare<br />

nella cartella clinica l’intensità del <strong>dolore</strong> riferita dal paziente all’inizio del

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