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Il dolore cronico Medicina Generale - Ministero della Salute

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Capitolo 8 • Indicazioni alla terapia antalgica invasiva 95<br />

guarire la cefalea violenta nella sede posteriore del cranio oppure al nervo<br />

sovrascapolare per la spalla dolorosa con blocco funzionale ove non<br />

sia possibile la ricostruzione chirurgica, o ancora il nervo femoro-cutaneo<br />

laterale nella patologia denominata meralgia parestesica (neuropatia da<br />

intrappolamento del nervo femoro-cutaneo laterale che dà <strong>dolore</strong> alla coscia);<br />

• termorizotomia retrogasseriana trigeminale percutanea: è indicata nelle<br />

nevralgie essenziali del trigemino. Consiste nel raggiungere la struttura<br />

nervosa detta ganglio di Gasser, posta all’interno <strong>della</strong> scatola cranica, da<br />

cui si dipartono i rami periferici che innervano il viso;<br />

• neurotomie viscerali: plesso celiaco, nervi splancnici; un <strong>dolore</strong> da cancro<br />

(es. del pancreas) determina lesioni dei nervi di pertinenza dei visceri<br />

colpiti.<br />

Tecniche di neuromodulazione<br />

Utilizzano modalità “conservative” che tendono a modulare la trasmissione<br />

dello stimolo doloroso intervenendo su quelle che sono le normali stazioni<br />

di modulazione delle stesso. Necessitano di strumenti posizionati a permanenza.<br />

Nella modulazione del <strong>dolore</strong> è possibile utilizzare procedimenti di neuromodulazione<br />

elettrica con l’ausilio di elettrocateteri [elettrostimolazione nervosa<br />

spinale (Spinal Nerve Stimulation, SNS); stimolazione nervosa periferica<br />

(Peripheral Nerve Stimulation, PNS)] o farmacologica attraverso l’iniezione<br />

di soluzioni di farmaci (infusione spinale di sostanze medicali).<br />

Obiettivo degli interventi neuromodulativi è l’interferenza mediante corrente<br />

o farmaci con il passaggio degli impulsi di tipo nocicettivo o parestesico<br />

(tattile) alla base del quadro clinico. I farmaci iniettati nel canale vertebrale<br />

possono agire rapidamente offrendo un risultato a dosaggi nettamente inferiori<br />

a quelli utilizzati per via sistemica (con conseguente riduzione degli effetti<br />

collaterali).<br />

Le tecniche di seguito descritte esigono competenze professionali ed è necessario<br />

documentare i percorsi di aggiornamento e formazione del personale<br />

medico e infermieristico coinvolto. Esse comprendono:<br />

• stimolazione del midollo spinale (Spinal Cord Stimulation, SCS): è una<br />

tecnica ormai consolidata per il trattamento del <strong>dolore</strong> <strong>cronico</strong>; la stimolazione<br />

riduce il <strong>dolore</strong> e genera una sensazione di formicolio (parestesia)<br />

nella/e zona/e sofferente/i (Scheda 16).<br />

La SCS è attuata mediante il posizionamento di elettrocateteri (uno o due)<br />

sul midollo spinale, collegati a un piccolo generatore di impulsi totalmente<br />

impiantabile (simile a un pacemaker cardiaco). Per quanto concerne i<br />

dispositivi, il sistema maggiormente impiegato è un’unità totalmente im-

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