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Il dolore cronico Medicina Generale - Ministero della Salute

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Capitolo 4 • Approccio al paziente con <strong>dolore</strong> da causa nota e guaribile: la terapia mirata del <strong>dolore</strong> 15<br />

RICONOSCERE I PAZIENTI NEI QUALI È OPPORTUNO<br />

INIZIARE UNA TERAPIA ANTALGICA<br />

È il caso di un paziente inquadrabile in una patologia nota, per la quale sono<br />

già previste linee guida di trattamento (Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali,<br />

PDTA). Qualora il medico decida di intraprendere approfondimenti<br />

diagnostici, è comunque buona pratica clinica prescrivere una terapia analgesica<br />

iniziale se il <strong>dolore</strong> riferito dal malato interferisce in modo significativo<br />

con la qualità di vita.<br />

Nella pratica <strong>della</strong> <strong>Medicina</strong> <strong>Generale</strong> è tuttavia utile identificare i pazienti<br />

in cui il “<strong>dolore</strong>” riferito ha necessità di essere decodificato. Pur nel rispetto<br />

del principio di credere al malato che riferisce <strong>dolore</strong>, occorre tenere presente<br />

che pazienti con diagnosi nota di sindrome depressiva e/o sindrome ansiosa<br />

possono enfatizzare il problema <strong>dolore</strong>, che in tale caso è manifestazione di un<br />

disagio psichico, che esige una risposta che non consiste nei farmaci antalgici.<br />

Un altro caso non raro è rappresentato da pazienti con la cosiddetta “sindrome<br />

da indennizzo” (pazienti con pratica assicurativa aperta post-trauma) oppure<br />

da pazienti che simulano la presenza di <strong>dolore</strong> al fine di giustificare un’assenza<br />

dal lavoro.<br />

In sintesi, per identificare il malato che necessita di terapia antalgica si possono<br />

utilizzare un criterio di inclusione e uno di esclusione.<br />

• Criterio di inclusione: si tratta con terapia antalgica il <strong>dolore</strong> che accompagna<br />

la malattia nota, causa del <strong>dolore</strong> stesso, quando questo impatta sulla<br />

tollerabilità e/o sulla qualità di vita del paziente, che non può attendere<br />

la risoluzione <strong>della</strong> sindrome algica determinata dall’efficacia <strong>della</strong> terapia<br />

causale.<br />

• Criterio di esclusione: si escludono dal trattamento antalgico i pazienti per<br />

i quali vi è certezza che il <strong>dolore</strong> riferito sia un sintomo psicosomatico (depressione,<br />

stato d’ansia ecc.) oppure sia espressione di simulazione.<br />

SCELTA DEL FARMACO ANALGESICO<br />

La prescrizione di una terapia analgesica in un malato con <strong>dolore</strong> richiede<br />

sempre alcune tappe di approccio essenziali e irrinunciabili: la definizione <strong>della</strong><br />

sede e delle caratteristiche del <strong>dolore</strong> (al fine di evidenziarne le componenti<br />

nocicettiva e neuropatica o il caso di sindrome mista), la sua durata nel tempo,<br />

le possibili irradiazioni, i fattori che lo scatenano o lo riducono. Un’altra tappa<br />

irrinunciabile è ovviamente la definizione dell’intensità e <strong>della</strong> durata del sintomo.<br />

A questo fine esistono semplici scale analgesiche validate da somministrare<br />

ai pazienti per definire l’intensità del loro <strong>dolore</strong>. Nel caso di un <strong>dolore</strong><br />

da causa nota, che verosimilmente è destinato a risolversi in poco tempo, sono

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