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Il dolore cronico Medicina Generale - Ministero della Salute

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Appendice 1 • I farmaci oppiacei nella terapia del <strong>dolore</strong> 137<br />

Questi processi, caratterizzati da grande variabilità sia nello stesso individuo che<br />

tra individui diversi, possono comportare uno sviluppo di tolleranza costante, durante<br />

la somministrazione a lungo termine, o insorgere e progredire in modo accelerato<br />

nella fase iniziale del trattamento terapeutico.<br />

Dipendenza (addiction, “dedizione” alla sostanza, dipendenza psichica). Non è<br />

un effetto delle proprietà farmacologiche degli oppiacei, si tratta di una sindrome<br />

psicologica e comportamentale caratterizzata da un fenomeno di dipendenza da<br />

farmaco e da comportamenti aberranti, che spingono il soggetto a un’assunzione<br />

compulsiva del farmaco stesso.<br />

Meccanismi ipotetici all’origine di tolleranza e dipendenza<br />

Tra i meccanismi biologici alla base del fenomeno <strong>della</strong> tolleranza agli oppiacei,<br />

quello più accreditato sembra essere legato a un mancato accoppiamento (funzionale)<br />

tra il recettore oppioide e la proteina G (guanine nucleotide binding protein),<br />

deputata al trasferimento all’interno <strong>della</strong> cellula degli effetti che conseguono alla<br />

formazione del complesso oppioide-recettore. Questo comporta una desensibilizzazione<br />

a cui fa seguito l’internalizzazione del recettore stesso da parte <strong>della</strong><br />

membrana cellulare.<br />

Le beta-arrestine sono tra le più importanti proteine coinvolte nella desensibilizzazione<br />

e internalizzazione dei recettori.<br />

<strong>Il</strong> trattamento a lungo termine con morfina produce una vera e propria desensibilizzazione<br />

e down-regulation recettoriale che appare cruciale, secondo recenti<br />

studi, nello sviluppo <strong>della</strong> tolleranza per gli oppiacei.<br />

Vi sono altri meccanismi che possono avere un ruolo nella genesi del fenomeno<br />

<strong>della</strong> tolleranza, come i neuropeptidi “anti-oppiacei”.<br />

FARMACOGENETICA<br />

La farmacogenetica del <strong>dolore</strong> si occupa dello studio dei geni coinvolti nella modulazione<br />

dello stimolo nocicettivo, nella suscettibilità allo stimolo doloroso e,<br />

soprattutto, nella variabilità interindividuale <strong>della</strong> risposta ai farmaci analgesici,<br />

tra i quali gli oppiacei.<br />

La classe di geni che presentano polimorfismo a singolo nucleotide (SNP) comprende:<br />

OPRM1 (m-opioid receptor): appartiene a una famiglia di recettori che mediano<br />

la risposta fisiologica all’azione degli oppiacei endogeni, quali le endorfine, le<br />

encefaline e le dinorfine, e degli oppiacei esogeni, quali la morfina.<br />

OPRM1: il genotipo wild-type di questo polimorfismo è associato a una maggiore<br />

riduzione del <strong>dolore</strong> rispetto al genotipo mutato.<br />

Gene COMT (catecolo-O-metiltransferasi): un frequente polimorfismo di questo

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