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ino. Dai calcoli fatti risultò che il momento in cui il prete era entrato<br />

là coincideva con quello in cui era uscito da casa Clément.<br />

Sette anni dopo il fatto straordinario, da una fotografia, pubblicata<br />

su un libro, i coniugi Clément vengono a scoprire che quel prete era<br />

Don Bosco.<br />

Da una lettera della figlia, allora bambina, poi vissuta a Lione e deceduta,<br />

«quasi senza sofferenza», il 23 gennaio 1933, conosciamo la<br />

storia della famiglia Clément. La madre morì nel 1914, dopo essere<br />

stata devotissima di Don Bosco, il papà morì nel 1925. Il fratello del<br />

miracolo visse fino al 1928, e morì in seguito ad un tumore al cervello.<br />

«I medici ne pronosticavano una morte straziante; invece si spense<br />

placidamente, cosa che fu ritenuta una nuova grazia del Beato Don<br />

Bosco» (Memorie Biografiche, XIV, p. 684).<br />

Nel 1954 Don Francis Desramaut, Professore di Storia Ecclesiastica<br />

nel Centro Salesiano di Lione, è riuscito a rintracciare i nipoti<br />

dei signori Clément, i quali gli hanno confermato, a grandi linee,<br />

quanto è detto nelle Memorie Biografiche. Viene pure a sapere che<br />

il Boccale era, allora, custodito presso il Sig. Barnasson, locatario di<br />

Maddalena Touvron, nata Clément, a Saint-Rambert d’Albon. Gli fu<br />

subito portato: «Era avviluppato in un sacco di carta, e leggermente<br />

abraso. Ho comunicato subito la mia scoperta a Don Ceria, ed inviato<br />

agli archivi di Valdocco una fotografia del pezzo. Ho poi consegnato<br />

l’oggetto stesso al Rev. Padre Fedele Giraudi, Economo Generale<br />

della Società Salesiana, il 10 luglio, perché lo depositi, se giudica<br />

bene, nel museo di Valdocco. 13 luglio 1959» (dalla dichiarazione<br />

firmata di D. Desramaut).<br />

Ricordi del Beato Filippo Rinaldi<br />

La vera anima del Museo Mariano, chi ha sostenuto la sua realizzazione,<br />

è stato il Beato Filippo Rinaldi che divenne poi il terzo successore<br />

di Don Bosco e Rettor Maggiore dei Salesiani (1922-1931).<br />

Egli, attraverso l’opera dell’architetto Ceradini e di parecchi Salesiani,<br />

aveva fissato «i criteri fondamentali circa la sistemazione del<br />

Museo; ne fu così fissato nelle linee generali l’ordinamento, in modo<br />

che, come disse allora Don Rinaldi, riuscisse per se stesso, anche ai<br />

meno intelligenti, chiara espressione della sua ragione di essere, cioè<br />

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