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ta dal “Maestro detto Radese”, abbellita ed accresciuta nel corso degli<br />
anni, che nel 1535 attira l’ammirazione di Carlo V, accolto solennemente<br />
in Messina. Appena la “Bara” appare sulla pubblica via, “si<br />
scarica una buona quantità di mortaretti” a significare le schiere degli<br />
Angeli che accompagnano “quell’anima fortunatissima della Beata<br />
Vergine, quando uscita dal santissimo Corpo, accolta nel beato seno<br />
del suo dilettissimo Figlio, se ne saliva in Cielo”. La piramide poggia<br />
su un basamento ciclopico, tutto costruito su robuste travature di legno<br />
e di ferro, che scivola sul terreno grazie a due enormi slitte. Nel suo<br />
interno parte il movimento del meccanismo della prima metà della<br />
piramide, regolato da quattro uomini che girano la manovella, mentre<br />
altrettanti sono chiusi tra il sole e la luna e girano un’altra manovella<br />
che dà il movimento al resto della macchina. Sulla piattaforma<br />
rotante lentamente, prende posto un gruppo di bambini in funzione<br />
di angioletti, con in mano candidi gigli; nel centro vi è il coro degli<br />
Apostoli attorno alla Madonna giacente sul letto di morte. Quindi una<br />
serie di nuvole, Profeti, Patriarchi e Angeli, stanno a simboleggiare<br />
l’apoteosi della Madonna Assunta in cielo, raffigurata in alto, su un<br />
globo celeste, da una ragazza di 12 anni, sostenuta dalla destra del Cristo<br />
(un ragazzo di 14 anni), in paludamento di gloria “di un ricchissimo<br />
drappo di broccato d’oro”.<br />
Questa grandiosa macchina è così artificiosamente fabbricata che,<br />
le tante persone che sostiene, oltre 150, stanno tutte comodamente e<br />
senza disagio, sostenute da meccanismi nascosti, “tanto che non vi è<br />
persona così erudita e curiosa che, avendola vista una volta, non desideri<br />
vederla ancora, non saziando mai la curiosità, come infatti piacque<br />
moltissimo all’Altezza di Don Giovanni d’Austria, nell’entrata nella<br />
Città di Messina, nell’anno 1571...”.<br />
Maria nel mistero del Natale, in Messina del 1600<br />
52<br />
Nel medesimo volume troviamo la Beata Vergine onorata in due<br />
quadri riguardanti il mistero del Natale: La Madonna del Parto, nella<br />
Chiesa del Convento dei Cappuccini, e S. Maria dell’Epifania, nella<br />
Chiesa di S. Nicolò, della Casa professa della Compagnia di Gesù.<br />
Interessante la storia delle origini, riportata dall’Autore. Sette anni<br />
appena dalla fondazione dell’Ordine dei Cappuccini, uno dei primi<br />
religiosi del nuovo Ordine, Fra Ludovico da Reggio, “uomo di gran-