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dissimo zelo, diligente nella primitiva e rigorosa osservanza”, 1 nel 1531<br />

manda Fra Bernardino Giorgio, famoso predicatore, a Messina. La calda<br />

parola dello zelante frate è accolta dalla popolazione con grande devozione<br />

ed entusiasmo; molte sono le conversioni in ogni ceto di persone,<br />

tanto che la Città richiede ed ottiene alcuni frati per la fondazione<br />

di un Convento, in luogo ameno a due miglia dalla Città. Le vicende<br />

dei primi tempi dell’Ordine dei Cappuccini sono tormentose e battagliate,<br />

per cui quando, due anni dopo Fra Bernardino Giorgio ritorna<br />

a Messina e bussa alla porta del Convento, si vede arrestare e rinchiudere<br />

in una cella prigione. La cella però ha una finestrella che permette<br />

di vedere, in lontananza, il Convento di S. Maria di Gesù, “detto<br />

il Superiore” circondato da un ameno bosco. Affacciandosi, un giorno,<br />

Fra Bernardino vede un bellissimo ragazzino che, armato di arco e<br />

frecce, va cacciando uccellini. Il prigioniero gli fa cenno di avvicinarsi,<br />

e lo prega di portare una sua lettera al Viceré Ettore Pignatelli, che<br />

si trova in Messina. In essa spiega la sua ingiusta reclusione ed invoca<br />

aiuto. Il Viceré si trova nel suo studio, ingolfato nei tanti affari, quando<br />

si vede cadere sul tavolo, inaspettata la lettera. Meravigliato, considera<br />

prodigioso il fatto: apre la lettera, la legge e comprende la gravità<br />

del caso. Lascia ogni lavoro, “monta a cavallo e se ne vola al Convento”<br />

2 ed ordina l’immediata liberazione del prigioniero. I Frati del<br />

Convento, che hanno tenuto in rigoroso silenzio il fatto, sono spaventosamente<br />

meravigliati. Fra Bernardino chiede al Viceré come e da chi<br />

abbia ricevuto la sua lettera, ed apprende il fatto straordinario.<br />

“Ora su l’Altare maggiore della divota Chiesa de’ Frati Cappuccini<br />

si venera l’artistico quadro della Madonna del Parto, opera dell’eccellente<br />

pittore Michel Angiolo da Caravaggio”. 3<br />

Nella Chiesa della Casa professa della Compagnia di Gesù, dedicata<br />

a S. Nicolò, si trova poi una copia della Madonna di S. Luca, che<br />

si venera con grande devozione in Roma, fatta dipingere da “il B. Francesco<br />

Borgia Terzo Generale della Compagnia di Giesù, verso l’anno<br />

del Signore 1567, mentre stava propagando, per mezzo dei suoi reli-<br />

1<br />

Padre PLACIDO SAMPERI, Iconologia della gloriosa Vergine Madre di Dio Maria<br />

Protettrice di Messina (Messina, Giacomo Mattei, 1644).<br />

2<br />

Opera citata.<br />

3<br />

Opera citata.<br />

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