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do la Basilica di Maria Ausiliatrice e la scritta “1888-1988 Tivoli 27<br />
marzo”. È dono delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore al Rettor Maggiore<br />
D. E. Viganò.<br />
Lo scultore Paolo Ciaccheri con un bassorilievo in bronzo ramato<br />
(ø 15 cm) ritrae Don Bosco attorniato da giovani artigiani, studenti e<br />
sportivi.<br />
Dalla Congregazione sparsa nel mondo provengono: dalla Francia,<br />
un bassorilievo in rame battuto (47 x 36 cm) raffigurante Don Bosco a<br />
mezzobusto, sul modello della fotografia scattata a Nizza nel 1885;<br />
dagli alunni delle Scuole Professionali del Vietnam, un bassorilievo in<br />
legno pesante scolpito (28 x 50 cm) che ritrae Don Bosco a tre quarti,<br />
con le mani giunte appoggiate al piano del tavolo, sul modello del dipinto<br />
di Mario Caffaro Rore che a sua volta si rifà alla fotografia di Michele<br />
Schemboche, del 1880; ed in fine, dall’Africa Centrale, un bassorilievo<br />
in rame sbalzato e colorato (45 x 65 cm) con in alto a destra<br />
il volto giovanile di Don Bosco, in basso a sinistra il Rettor Maggiore<br />
D. Juan E. Vecchi, al centro, sul contorno della regione Centro Africana,<br />
figure di giovani intenti nelle diverse attività di studio, lavoro, pietà<br />
e tempo libero. Ricorda i 40 anni di presenza Salesiana in Centro Africa<br />
(1959-1999).<br />
Boccale in cotto, bianco cerchiato di argento,<br />
usato da Don Bosco nella bilocazione del 1878<br />
Nel Museo Mariano, si conserva un prezioso cimelio di Don Bosco,<br />
che ha un’interessante storia: un boccale in terracotta, bianco, cerchiato<br />
d’argento che veniva usato per l’acqua.<br />
La storia di questo boccale è riportata dalle Memorie Biografiche<br />
di Don Bosco nel volume XIV alle pagine 681-684. Si tratta di un caso<br />
di bilocazione: Don Bosco si trova contemporaneamente a Torino ed<br />
a Saint-Rambert d’Albon, dipartimento della Drôme, in Francia. Era il<br />
14 ottobre 1878. «Quel giorno – dicono le Memorie Biografiche – nella<br />
casa della signora Adele Clément… entrò un prete sconosciuto, che<br />
parlava francese né volle mai dire il proprio nome, ma alle reiterate<br />
insistenze rispose: – Di qui ad alcuni anni il mio nome sarà stampato<br />
sui libri e quei libri vi capiteranno tra mano. Allora saprete chi sono io».<br />
Lo aveva condotto in casa il marito della signora, negoziante di olio<br />
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