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Varese-Ticino - Unione degli Industriali della provincia di Varese

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Gita a...<br />

basso Varesotto, dall’Olona<br />

all’Arnetta, dal Bozzente al Lura,<br />

tra i comuni <strong>di</strong> Somma, Vizzola e<br />

Lonate Pozzolo, e poi il Seveso ed<br />

il Lambro fino ad un altro Naviglio,<br />

quello <strong>della</strong> Martesana. Nato a<br />

fine Ottocento eminentemente per<br />

scopi irrigui, venne utilizzato anche come via <strong>di</strong><br />

comunicazione dell’alta pianura fra il Milanese e la<br />

Brianza, ben presto soppiantato però dalla ferrovia.<br />

UN CANALE PER QUATTRO CENTRALI<br />

ELETTRICHE<br />

Sempre dal <strong>Ticino</strong> e sempre dalla <strong>di</strong>ga del Pan Perduto<br />

si <strong>di</strong>rama, questa volta verso il Naviglio Grande del<br />

quale costituisce un affluente, il Canale Industriale o<br />

Canale Industriale: a servizio delle<br />

industrie come fornitore <strong>di</strong> materia<br />

prima per produrre energia<br />

elettrica nelle centrali <strong>di</strong> Vizzola<br />

<strong>Ticino</strong>, Tornavento e Turbigo.<br />

Vizzola, il più recente fra i tre che<br />

abbiamo preso in considerazione<br />

(lungo una ventina <strong>di</strong> chilometri,<br />

venne inaugurato nel 1900), la cui<br />

funzione originaria - come in<strong>di</strong>ca il<br />

nome - era a servizio delle industrie<br />

come fornitore <strong>di</strong> materia prima per<br />

produrre energia elettrica grazie alle centrali <strong>di</strong> Vizzola<br />

<strong>Ticino</strong>, Tornavento e Turbigo, cui me<strong>di</strong>ante un ulteriore<br />

canale artificiale, si aggiunge quella <strong>di</strong> Varzi. Anche il<br />

Canale Industriale <strong>di</strong>mostra dunque una realtà storica:<br />

Milano ed il suo hinterland devono buona parte <strong>della</strong><br />

propria forza produttiva al Varesotto, con il <strong>Ticino</strong>, i<br />

canali artificiali, le <strong>di</strong>ghe e le centrali idroelettriche<br />

realizzate tra fine Ottocento e primo Novecento.<br />

Riccardo Prando<br />

RUBRICHE<br />

Dove fare sport (in attesa <strong>di</strong> rivedere attivo “porto <strong>di</strong> Milano”)<br />

Le possibilità <strong>di</strong> usufruire a scopo sportivo delle alzaie lungo i corsi d’acqua artificiali ricordati nell’articolo sono<br />

molteplici. In<strong>di</strong>cazioni precise si possono trovare, tra l’altro, sui siti www.consorzionavigli.it,<br />

www.turismo.regione.lombar<strong>di</strong>a.it, all’Associazione Naviglio Grande (Alzaia Naviglio Grande 4, Milano, tele. 02-<br />

89409971). Ricor<strong>di</strong>amo che, oltre a camminare, correre, pedalare, è possibile anche navigare su queste acque e<br />

per questo è consigliabile prendere contatto con la storica Società Canottieri Milano, Alzaia Naviglio Grande 160,<br />

tel. 02-48951211, che fra l’altro organizza nel mese <strong>di</strong> luglio la tra<strong>di</strong>zionale “Estate sui Navigli”. Circa il recupero<br />

delle “vie d’acqua” intorno a Milano, sono in corso <strong>di</strong>versi progetti, fra cui quello che dal Lago Maggiore dovrebbe<br />

condurre attraverso il <strong>Ticino</strong> fino al Po e all’Adriatico. Il recente convegno d’inizio febbraio al Teatro Dal Verme su<br />

“La darsena ritrovata”, ovvero il porto <strong>di</strong> Milano, voluto dal presidente <strong>della</strong> Regione Lombar<strong>di</strong>a, Roberto Formigoni<br />

e dal sindaco <strong>di</strong> Milano, Giuliano Pisapia in vista <strong>di</strong> Expo 2015, ha dato ulteriore impulso ad<br />

un progetto <strong>di</strong><br />

navigazione ad uso turistico e commerciale che attende da troppo tempo <strong>di</strong> essere realizzato, anche per alleggerire<br />

strade e autostrade del traffico pesante <strong>di</strong> materiali non deperibili. (R.P.)<br />

A tavola fra storia e attualità<br />

E’ un angolo <strong>di</strong> Varesotto che merita <strong>di</strong> essere valorizzato anche sotto il profilo gastronomico, quello che s’infrange<br />

contro la storica linea <strong>di</strong> confine segnata dal fiume <strong>Ticino</strong>. Ne sintetizziamo i motivi attraverso tre esempi che<br />

possono servire al ritorno dalla nostra gita lungo i canali artificiali. Iniziamo dalla frazione Case Nuove <strong>di</strong> Somma<br />

Lombardo, dove in via Tornavento 11 troviamo ospitalità al ristorante La Quercia, locale “intimo” che dal 1965<br />

vanta un’attenta conduzione familiare all’insegna dello slogan dal sapore cinematografico “Pane, amore e<br />

Lombar<strong>di</strong>a”; il menù comprende infatti i più bei piatti <strong>della</strong> tra<strong>di</strong>zione lombarda, dal culatello <strong>di</strong> Zibello al manzo<br />

marinato <strong>di</strong> verdure, dal carrello <strong>di</strong> arrosti a quello <strong>di</strong> bolliti, cui si aggiunge un’ottima lista <strong>di</strong> vini (chiuso il<br />

martedì, prenotazioni allo 0332-230808). A Tornavento, che è frazione <strong>di</strong> Lonate Pozzolo, lo spettacolo - per così<br />

<strong>di</strong>re - <strong>di</strong> un ristorante che ha da poco spento il mezzo secolo <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> cui ci siamo già occupati in passato, ma<br />

che vogliamo tornare a ricordare per l’originalità dei suoi “menù d’epoca”, ovvero portate che (accanto a quelle più<br />

tra<strong>di</strong>zionali) si rifanno alle pietanze in vigore fra Quattro e Ottocento, con la carne a farla da padrona: l’in<strong>di</strong>rizzo è<br />

ristorante Bertoni, via Sant’Anna, telefono 0332-302001, chiuso la domenica e lunedì a mezzogiorno. Nel centro<br />

storico <strong>di</strong> Sesto Calende, nella tranquilla ruga Porto Vecchio, è la trattoria Sole, specializzata in due piatti<br />

tra<strong>di</strong>zionali come il risotto al pesce persico e la cassoeuola: è sempre aperto e risponde allo 0331-914273. (R.P.)<br />

Anno XIII - n.2/2012 - VARESEFOCUS<br />

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