Varese-Ticino - Unione degli Industriali della provincia di Varese
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Provincia da scoprire<br />
RUBRICHE<br />
La quarta scena raffigurata è l’Ecce Homo.<br />
Pilato mostra alla folla Gesù e sembra <strong>di</strong>re<br />
“Ecco il vostro re!”, mentre la gente<br />
incalzata dai sommi sacerdoti grida perché<br />
Gesù sia crocifisso. Tra i personaggi è<br />
ritratto un sacerdote, probabilmente il<br />
committente <strong>degli</strong> affreschi, don Buraglio, il<br />
cui volto è andato però <strong>di</strong>strutto.<br />
La quinta e ultima raffigurazione è la Salita al Calvario.<br />
Il volto <strong>di</strong> Gesù, posto esattamente in corrispondenza<br />
dell’incrocio dei bracci <strong>della</strong> croce, è il centro focale del<br />
<strong>di</strong>pinto, mentre il braccio più lungo evidenzia la<br />
<strong>di</strong>rezione in cui si muove il corteo e quello più corto<br />
sottolinea lo sguardo pieno d’amore e compassione che<br />
collega Gesù alla Vergine.<br />
Può apparire strano che tale ciclo si concluda senza la<br />
rappresentazione <strong>della</strong> crocifissione, ma ciò può essere<br />
facilmente spiegato se si considera l’usanza <strong>di</strong><br />
appendere un crocefisso in corrispondenza<br />
dell’iconostasi.<br />
Il registro superiore<br />
Sopra il cornicione si sussegue un gran numero <strong>di</strong><br />
figurazioni inquadrate entro finte strutture architettoniche<br />
che scan<strong>di</strong>scono e al tempo stesso movimentano<br />
l’insieme.<br />
Nella parte inferiore, in una successione <strong>di</strong> nove lunette,<br />
Nel registro inferiore<br />
si segue la successione<br />
cronologica <strong>degli</strong><br />
avvenimenti che<br />
hanno caratterizzato<br />
la passione <strong>di</strong> Gesù.<br />
sono rappresentate figure <strong>di</strong> santi, che<br />
rispecchiano il sentimento <strong>di</strong> devozione<br />
<strong>di</strong>ffuso all’inizio del ‘600. La prima a<br />
sinistra è Santa Cecilia, la santa <strong>della</strong><br />
musica e del canto, seguita da Santa Marta<br />
<strong>di</strong> Betania, che con l’aspersorio nella mano<br />
respinge il drago; poi San Carlo Borromeo,<br />
colui che elevò Cedrate a parrocchia, qui<br />
effigiato con l’aureola perché da poco proclamato santo,<br />
e San Giovanni Battista, il precursore <strong>di</strong> Gesù,<br />
richiamato dall’agnello che tiene tra le mani.<br />
La lunetta centrale è occupata dalla figura <strong>della</strong> Vergine<br />
col Bambino, posta esattamente sopra la flagellazione e<br />
il tabernacolo, per conferire centralità al mistero<br />
dell’incarnazione, quale momento fondamentale grazie<br />
al quale si è potuta compiere la redenzione dell’uomo.<br />
Proseguendo sul lato destro, troviamo San Francesco,<br />
riconoscibile dal saio e dalle stigmate, Sant’Antonio<br />
Abate, contrassegnato dal libro, il fuoco e il bastone tau,<br />
Santa Maria Maddalena, penitente, con un teschio tra le<br />
mani, e Sant’Apollonia, riconoscibile dall’attributo del<br />
seno, tagliatole quando subì il martirio.<br />
Il catino absidale, sopra le lunette, è <strong>di</strong>viso in cinque<br />
spicchi: quello centrale è occupato dalla colomba dello<br />
Spirito Santo, che irraggia la luce <strong>della</strong> sapienza <strong>di</strong>vina<br />
su tutti i personaggi ritratti, mentre, negli altri quattro,<br />
sono <strong>di</strong>pinti gli evangelisti, seduti su nuvole e abbigliati<br />
62 VARESEFOCUS - Anno XIII - n.2/2012