Roma antica - Warburg Institute

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LJE. VII. CAPO III. REG. XI. 245
Tcììi]ìla tibi posuere Patres spectantia Circiim
Jtliòus ex ilio est licec tibi festa dìps .
Essere stato quello , che il Popolo [lomaiio hi odio
de' Consoli volle si dedicasse da Marco l.etoric» , Centurione
, come iic-iira Livio nel 2. cap. \l\ Certainen
Consulibus lìuiderat , lUer deilicaret Mer curii
rvdem etc. Pojndus dedicationem cedis dat l\L Letorio
Priniipili Cerituiioni ; cpiod facile appai ei et, non
lavi ad lionoreni ejus , ciijus curai io altior fastidio
suo data esset ,
Jactuin qiiani ad Consuluin iqTior?iiniavi
; appare dal medesimo Livio , che sopra cap ta.
dice: yEdes Mercurii dedicata est Idibus Miji, che
è lo stesso giorno dello da Ovidio: e non altro lempio
essere quello che /etnplum iMercurii si legge in
Vittore , è molto faeil cosa . Essere stato fra il Circo,
e l'Aventino si raccoglie da quanto in Marco Aurelio
scrive 1* Angeloni , le cui parole sono : Qui ni ae~
cade il riferire ciò , die intesi dal òif^. Francesco
Passeri etc. y^fferniava di aver veduto gli ari'ii addietro
scoperto da alcuni cavatori il Tempio suddetto
entro tuia certa Tigna posta tra il Q'rchio
Massimo '; . Monte Aventino coli' Ara poco minore
de' nostri Altari, ne"" lati della quale stavano
scolpiti il Caduceo