Roma antica - Warburg Institute

LIB. Vili. CAPO X. REG. XVI. 33o
iSi quasi opposta a dirittura ? Eidein Dece dir , che
al solo nome di Fortuna si riferisca , non si può ,
mentre è certo ,
che alla stessa Forte Fortuna in specie
il Vvc Servio eresse Tempio . Ma ovunque fosse
il fabbricato da Carvilio, non ci importi. Di un
Tempio della Forte Fortuna dedicato nel tempo di
Tiberio fa meuioione Tacito nel -i. degli Annali cap.
4i. ec. /Jides Fortis Fortuncn Tiberini juxla in
horlis ,
quos Ccesar Diclator Populo Jìoniano Icgatwrat
.... dicantuv . Il quale fu , o quello del Re
Servio , o l'altro del Console Carvilio ristorato, o
rifatto , o piuttosto un nuoAO fatto per la caduta di
alcuni di quelli , e non su gli antichi fondamenti ,
ma appresso negli orti di Cesare ; sicché con quel
Tempio gli Orti ancor di Cesare , e la Naumachia
d' Augusto furono nel Trastevere di là dalla moderna
porta di Ripa ])resso il Campo degli Ebrei .
Nel giorno della festa di quella Dea, ch'era ai ,
7/ f'*
24 di Giugno, si soleva dalla gioventù sollazzar per fé Fonnil
Tevere colle barchette ; il qual sollazzo rappre- ^""'^
sentato al vivo da Ovidio nel 6. v^ ^(ìq. e seg. dei
Fasti portati nella 11. Regione ,
per contradistinguerlo
dalla festa della Foj.'tuna \irile ; e soggiungendovi
il medesimo Ovidio la vicinità al Tempio della For- /'^'^P'^
rx
, .
I
luna Iviibbi." :
DuM'ia ,
Conrcnit , et seruis , sctva quia TuUius ortus
Constitnit duhice Tempia propinqua Dece ;
desta curiosità di cercar dove fosse quest'altro Tempio
, in cui facevano festa i servi nel giorno medesimo
. Aia perchè nella Regione i3. di Vittore si legge
il \ico della Fortuna dubbia , come vedemmo ,
il qual vico aver preso il nome dal Tempio , non
par negabile ,
qual vicinanza potè fra essi essere in
Regioni sì disgiunte , se non si dice , che uno da
una parte, l'altro dall'altra del Tevere fossero incontro
? e che però il Tempio , ed il Vico della
Fortuna Dubbia fossero fuori della porta Trigeiui -
na in riva al Tevere presso Testaccio ? Cosi è facile
, secondo il senso di Ovidio , che nello slesso giorno
la plebe , e i servi festeggiassero ,
quella per la
Forte Fortuna ,
questa per la Dubbia ,
poste qiitsi
a fronte sull'una riva, e l'altra del fiume. Ma
non arrischiandomi a dirlo di certo , nò parendomi
il motivo affatto da sprezzarsi , dopo averlo rappre-
^
fortuna