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Roma antica - Warburg Institute

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LTB. Vili. CAPO III. S55<br />

vSa 1 Sul)licìo costumarono stare i mendicanti a yi stava<br />

chieder limosina , come si legge in Seneca nel e. aS no i men-<br />

De vita beata : in Sublicium Pontem me transfer<br />

'''^«"^^ *<br />

,<br />

chi €(l€T<br />

et inter egentcs abige ; non ideo tanien me despì- limosina.<br />

e quindi furono creati Censori Paolo Finilio Lepido , e Lucio<br />

Munazio Fianco ( Dione llb. 54. '" princ. )<br />

. Questi<br />

furono gli viU'rni privati, che ottenessero la Censura , poiché<br />

dopo gì' Imperatori Flessi ne assunsero il nome e V officio<br />

. Prima di questi adunque non resta dubln'o che il ponte<br />

fosse di lec;no; dopo di lorOiO avrehi.'e conservato l'antico<br />

nome, o rJmppradore,che come Censore o Pontefice l'avesse<br />

rifatto gli avrebbe imposto il suo, non essendovi esempio dopo<br />

Au2;usto , che alrun edificio publico riceve-se il nome<br />

da un privato. Ciò posto ne seg,ue , che T Km il io che rifece<br />

il ponte Sublicio di pietra fu que?ti , al quale come<br />

Censore ePontefice appartetieva di dr'tto. Che ini Fmilio poi<br />

il rifacesse , e il rifacesse di pietra, si rileva a chiare note da<br />

Plutarco in IVinna<br />

«*"<br />

parlando di questo ponte : /« ^/-3-/v»<br />

ttXXoii; v'fflipov s^iipyaaSn ypcvoic. v'tto A/^t>/ct/ ra.-<br />

^/£i/ov7o;; qituLlo di pittira fu fatto molti anni dopo da<br />

Emilio Questore . Dove invece àhaiinuovro^ doversi leggere<br />

niJ-Oìv]<br />

oc, cioè csercitanìe la Censura lo dimostra<br />

l'uso, non essemlo officio de' Questori il rifare i ponti . E<br />

qui è da osservarsi, che il IVardini ignorando questo passo<br />

malamente suppose , che Emilio 1" avea rifatto di legno , e<br />

che se non dopo Antonino non potè esser di pietra . 7\'la<br />

Plutarco che vivea ai tempi di Trajano lo avea già veduto<br />

di pietra . Anche Giulio Oratore , Scrittore del V. Secolo<br />

dell era volgare ( Casslodoro D/i'. Lecf. e. 25. ) nella<br />

sua Cosmografia descrivendo il Tevere dopo aver formato<br />

r isola Tiberina , soggiunge : post iterum ubi unus effectus<br />

per pontem Lepidi qui nunc nbusi^e a plebe Lapidcus dicitur<br />

jujsta Forum Boarium ,<br />

quem Cacuni dicunt transiens<br />

etc. Dunque nel quinto secolo ancora la plebaglia lo<br />

diceva di Lepido , e per corruzione Lapidcus , cioè di<br />

Emilio essendo Lcpidus il cognome solito della famiglia<br />

Emilia: e il Lepidus e il Sublicio erano lo stesso ponte<br />

non esseudovene altri presso la spelonca di Caco .<br />

Distrutto come Nardini stesso riferisce, ai tempi di Adriano<br />

1. n' erano rimasti degli avanzi tali da conservargh* ancora<br />

il nome di ponte di Orazio Cocles. Ma nel Pontificato<br />

di Sisto IV. fu finito di esser distrutto ai 2.3 di Luglio<br />

i484- come afferma 1' Infessura nel suo Diario : In-<br />

Super a 25. di Luglio Jurono mcuulati per Papa Sisto, io.<br />

curva di palle di bombarde di Travertino , atlondatc ,<br />

le quali Jurono 4oo. zi numero . ... e le dette palle<br />

furono fabbricate a Marmorata dove che fi finito di<br />

distruggere un ponte di travertino rotto , il quale si

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