Roma antica - Warburg Institute

LIBRO VT. CAPO IV. REG. IX. 57
ne fa argomento il Donati , e non vano , che fossero
alle Terme contìgui^ e negli orti medesimi essere stato
lo stagno conchiude, di cui scrìve Tacito nel i5.
degli Annali e. 37. ìgitiu' in stagno Agrippce ( Ne- Stagnuiu
ro ) Jabrìcatus est jateni , cui superposituni convi- Agripp».
viurn naviuin aliaruni tradii moi>eretur ; Naves auro
, et ebore distinctce , remigcsque exolcti ,
per celates
et scientiani lihidinimi compoìiebantiir ,
quantunque
altri pensino quello slagno essere stato in Trastevere
. Svetonio nel 27. di Nerone sembra accennarlo
quivi , dicendo Nerone solito far cene pubbliche
o nella Naumachia , o in Campo Marzo , o nel Circo ;
Cceìiilahatcpie nonnumquani , et in publico , Naumachia
pi acclusa , rei Martio Campo , vel Circo Maximo
, inter scortorum totius Urbis , ambubajarwn~
qiie ministeria : ove per il Campo Marzo conviene si
intenda Io stagno , che era in quel Campo giacché
,
essere stato solito di cenarvi solennemente scrive Tacito
al luogo citato , ed il porglisi dal medesimo Tacito
appresso un boschetto , ed intorno abitazioni , dà «
forza al verisimile ; st postquam tenebrce incedebant
quantum jaxta nemoris , et circumjecta tecta conso'
nare canta , et luminibus clarescere . Del qual bosco
Strabene ancora nel i3. fa menzione parlando di Lampsaco
: Jlinc transtulit ^grippa leonem collapsum Ly- Euripn.
sippi opus ', reposuit vero in nemore ,
quod stagnum
inter jacet , et euripum : ove oltre allo stagno è da
notarsi anche 1' Euripo ; il quale fu o lo sboccatojo
dell' acqua , che non per chiavica , ma scopertamente
, affine di maggior vaghezza potè correre al Tevere
; o piuttosto altro rivo fattogli appresso, come sembra
nel secondo degli Acquedotti additar Frontino parlando
dell' Acqua Vergine : Operibus publicis sexdccim,
quinaria? MCCCLXXX. in quibus per se Euripo ,
cui ipsa nonicn dcdit ,
quinaiifv CCCChH..
\ì si aggiunga , che avendovi Nerone fabbricate
appresso le l'erme sue , si può dire ,
che qualche affetto
vi avesse ; e forse dalle Terme usciva a cena nello
stagno , che gli era contiguo , scrìvendo Svetonio
nel e. allegato: Epulas a medio die ad mediam noctem
protrahebat refotus scepius calidis piscinis , ac tempore
cestino niitatis . E chi sa , che dove dice Rufo : tacns
Lacus Thermarum Neronis non intenda
Thermalo
stagno di
Agrippa ? So che il nome di lago ad ogni poca rada- nìj.