10.07.2015 Views

Teologia e Vita - Diocesi di Nola

Teologia e Vita - Diocesi di Nola

Teologia e Vita - Diocesi di Nola

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

confessione della messianicità <strong>di</strong> Cristo, gli ottiene il para<strong>di</strong>so (cfr53/A,13; 67,7; 232,6; 327,2; 335,12; 335/C,12).Agostino conferisce all’episo<strong>di</strong>o il carattere <strong>di</strong> profezia del giu<strong>di</strong>ziofuturo. La croce è il tribunale e Gesù crocifisso è, nello stessotempo, condannato e condannante, è la vittima e il giu<strong>di</strong>ce cheassolve il malfattore pentito donandogli il para<strong>di</strong>so e condanna ilmalfattore impenitente: «Tres erant, omnes cruces erant, omnes inuno loco erant, omnia corpora illa ligno pendebant, sed causa omnes<strong>di</strong>rimebat. In me<strong>di</strong>o Salvator; ex utroque latere rei. Crux illa tribunalfuit: pendebat et <strong>di</strong>scernebat; iu<strong>di</strong>catus pendebat et pendentesiu<strong>di</strong>cabat. Ex illis duobus reis unus meruit supplicium, alterpraemium» (335/C,12; cfr 53/A,13; 327,2; 328,8; 335,2).c) Enarrationes in PsalmosIn 33,s.2,24, commentando il Sal 33,21: “Custo<strong>di</strong>t Dominusomnia ossa eorum, unum ex his non conteretur”, Agostino evoca lafigura dei due ladroni crocifissi con Gesù e si chiede come maisiano state spezzate le gambe anche al ladrone penitente, dal momentoche il salmo profetizza : «Molte sono le sventure del giusto,ma lo libera da tutte il Signore./ Preserva tutte le sue ossa, neppureuno sarà spezzato». A questo interrogativo risponde interpretandole “ossa” quale simbolo della fermezza della fede (“firmamentumfidei”) del buon ladrone, fede che non è stata spezzata dai colpidei crocifissori ma che ha avuto la forza <strong>di</strong> scorgere il messialaddove gli altri vedevano solo uno sconfitto pendere dalla croce:« … et tamen illi qui venerant, Domini ossa non fregerunt, latronumautem fregerunt; sic fracta sunt latronis ossa qui blasphemavit,quomodo latronis qui cre<strong>di</strong><strong>di</strong>t. Ubi est ergo quod <strong>di</strong>ctum est:Dominus custo<strong>di</strong>t omnia ossa eorum, unum ex his non conteretur?Ecce cui <strong>di</strong>xit: ho<strong>di</strong>e mecum eris in para<strong>di</strong>so, non potuit omniaossa eius custo<strong>di</strong>re? Respondet tibi Dominus: immo custo<strong>di</strong>vi; namfirmamentum fidei ipsius frangi non potuit illis ictibus quibus crurasunt fracta». Il tema riceve ulteriore approfon<strong>di</strong>mento in 34, s.1,14,nel commento al Sal 34,10: Omnia ossa mea <strong>di</strong>cent: Domine, quissimilis tibi?. Qui Agostino definisce “ossa nel corpo del Signore”tutti i giusti, i fermi <strong>di</strong> cuore, i forti, che non cedono nella persecuzione:«Illi autem qui vivebant, ut deponerentur, confracta eis suntcrura ut hoc dolore mortui possent sepeliri. Numquid unius latronis<strong>Teologia</strong> e <strong>Vita</strong> 7 - Giugno 2005Domenico De Risi13

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!