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212 Luigi Campirationes non necessitant; 102 licet certo sequatur id ad quo<strong>di</strong>nclinant. At cum in bestiis non sit reflexio seu actio in seipsum adeoque nec decretum liberum de actionibus suis. Dicipotest res omnes hypoteticam quandam necessitatem habere,non essentiae sed existentiae seu actus secun<strong>di</strong>, sive non exessentia earum sed ex voluntate Dei oriri rerum necessitatem,nam ex posito decreto Dei omnia necessaria sunt. 1034.Ciononostante, come si è più volte ricordato, Leibniz e altriintellettuali attivi nei secoli successivi al Concilio <strong>di</strong> Costanza nonebbero modo <strong>di</strong> misurarsi con le tesi formulate da Wyclif nelle operedella Summa de ente o nel De dominio <strong>di</strong>vino. In quest’ultimo trattato,è vero, Wyclif si pronuncia circa la necessità degli eventi futuri intermini pressoché identici a quelli riportati nelle proposizioni raccoltenei testi delle condanne (suppono ... quod omnia que evenientnecessarium evenire 104 ); si è tentato, però, <strong>di</strong> illustrare come taleaffermazione debba essere intesa alla luce <strong>di</strong> una strategiaargomentativa che ripone molte attese nelle <strong>di</strong>stinzioni tra oggettia<strong>di</strong>ntra e adextra della volizione e dell’intellezione <strong>di</strong>vine, nonché tranecessità assoluta e ipotetica. Intraprendendo tale via, è stato scritto, ilriformatore inglese avrebbe perseguito l’obiettivo ambizioso <strong>di</strong>assegnare una insolita contingenza alle volizioni <strong>di</strong>vine 105 . Non fucerto <strong>di</strong> tal sorta, tuttavia, il giu<strong>di</strong>zio che gli autori della modernitàtrassero dalla lettura del Trialogus.Concepita come una esposizione compatta delle dottrine teologichewycliffite, in risposta alla recente condanna del 1382, l’opera contiene<strong>di</strong>versi luoghi assai problematici per chi abbia preso confidenza con ilpensiero soteriologico del primo Wyclif. Nel trattato – qualcunopotrebbe <strong>di</strong>re – il maestro inglese ra<strong>di</strong>calizza alcune proprie posizionie <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> averne sottoposte altre a revisione. Il Trialogus, ad<strong>di</strong>tatocomunemente come uno scritto determinista, fu redatto al culmine <strong>di</strong>un periodo assai turbolento della vita <strong>di</strong> Wyclif il quale, a partire dallaprima censura papale del 1377 sino all’ultimo contrasto con le autorità

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