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<strong>turrisbabel</strong> <strong>69</strong> März Marzo 2006 Il paesaggio, CasaClima, l’architettura – Statements 31<br />

5<br />

culturale contemporaneo, attraversato<br />

dalle stesse tensioni nella ricerca di una<br />

forma architettonica. La diffusione della<br />

CasaClima, cioè dell’applicazione di criteri<br />

conseguenti nelle misure di risparmio energetico,<br />

avviene completamente all’interno<br />

dei processi di incessante trasformazione<br />

del paesaggio, dovuti all’opera dell’uomo.<br />

La sua valutazione e la sua integrazione<br />

nel contesto paesaggistico è parte di uno<br />

stesso problema: l’edificio in rapporto al<br />

luogo. CasaClima è una delle certificazioni<br />

possibili di un complesso sistema di scelte<br />

costruttive. Non c’è alcuna regola costrittiva<br />

sulle scelte di una forma architettonica,<br />

esclusa forse la maggiore compattezza.<br />

Nel catalogo delle costruzioni già certificate<br />

troviamo esempi tra i più svariati, per inserimento<br />

nel contesto paesaggistico, per<br />

scelte costruttive o formali; basti pensare<br />

alla proposta delle costruzioni chiavi in mano<br />

oscillante tra la casa unifamiliare tipo<br />

alpino in tronchi di legno a ‘blocco’ e quella<br />

con tetto ad una falda dal linguaggio<br />

innovativo. Nessun intervento in contesto<br />

di rilevanza e pregio paesaggistico viene<br />

giustificato unicamente per necessità richieste<br />

dall’applicazione dei criteri di Casa-<br />

Clima e, viceversa, nessuna realizzazione<br />

con criteri CasaClima richiede particolari<br />

modifiche al contesto paesaggistico. Il paesaggio<br />

si trasforma anche, ma non solo,<br />

con l’avvento di CasaClima. La questione<br />

si pone quando il nuovo edificio con certificazione<br />

CasaClima, ma indipendentemente<br />

da quest’ultima, in sintonia con le<br />

tendenze dell’architettura contemporanea<br />

cui si è accennato, si confronta con i principi<br />

della buona cultura del costruire.<br />

4. Durante uno degli appuntamenti del ciclo<br />

di conferenze su “Costruire nel paesaggio”,<br />

tenutosi nello scorso febbraio a Bolzano,<br />

Peter Zumthor, architetto, ha invitato<br />

chi opera nel paesaggio ad osservare alcune<br />

semplici regole: “guardarsi intorno con<br />

attenzione, avere cura, trovare la giusta<br />

misura” (quantità, dimensione, tipologia,<br />

morfologia del terreno, forma: chiara, univoca),<br />

cercare assonanze o anche tensione.<br />

“Non a distruggere, bensì a celebrare il<br />

paesaggio”. Costruire nel paesaggio alpino<br />

significa semplicemente tenere conto di<br />

queste buone regole dell’arte del costruire.<br />

Non ci sono ricette particolari. “L’architettura<br />

è sempre materia concreta. Un progetto<br />

[…] è paragonabile ad uno spartito musicale.<br />

La musica ha bisogno dell’esecuzione.<br />

L’architettura della realizzazione. È allora<br />

che il suo corpo prende forma.” 5 La diffusione<br />

di CasaClima deve essere quindi una<br />

nuova occasione per la promozione del<br />

rispetto di queste regole, di questa cultura<br />

che osserva il paesaggio e progetta un edificio<br />

per dare valore al ‘luogo’. Quindi non<br />

celebrare l’edificio, ma il paesaggio.

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