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64 Interview – Indice RIE / B.V.F.-Index<br />

3 Greifcenter, Bolzano<br />

4 Cantina Endrizzi,<br />

San Michele (TN)<br />

Foto Rottensteiner<br />

delle alberature è sicuramente importante<br />

ma è meno influente se non accompagnato,<br />

ad esempio, da adeguate superfici drenanti.<br />

È, comunque, un argomento sul quale<br />

si può tranquillamente discutere. Il RIE<br />

è nato come strumento flessibile. Anche in<br />

funzione delle esperienze maturate. Non<br />

per niente si è voluto che lo strumento in<br />

quanto tale venisse approvato dal Consiglio<br />

ma ha lasciato le eventuali future tarature<br />

dei parametri o degli indici alla Giunta.<br />

Se vale la pena di modificare il peso delle<br />

alberature lo si vedrà dopo l’analisi dei primi<br />

150 progetti di cui ho già fatto cenno.<br />

Comunque il RIE non vieta l’uso di alberature<br />

ad alto fusto nei progetti, anzi! I valori<br />

RIE prescritti sono minimi. Nessuno impedisce<br />

di aggiungere alberi di prima grandezza,<br />

se hanno senso tecnico ed estetico,<br />

per raggiungere valori di RIE maggiori.<br />

TB Wie werden Ausnahmefälle behandelt,<br />

spezielle Bauten, spezielle Nutzungen?<br />

SF La domanda mi permetto di tradurla,<br />

un po’ scherzosamente e un po’ polemicamente:<br />

come si potrà fare, in futuro, a<br />

continuare a fare l’architetto che si disinteressa<br />

della sostenibilità ambientale disseminando<br />

il territorio con cosiddetti edifici<br />

speciali? Io dico: non si potrà, non ce lo<br />

possiamo più permettere.<br />

TB Wie wird das B.V.F.-Verfahren sinnvoll<br />

weiterentwickelt?<br />

SF Sinnvoll? Vuole dire che adesso è unsinnig?<br />

TB Se il presupposto alla base della definizione<br />

della riduzione dell’impatto edilizio<br />

è valido in termini climatici e di salvaguardia<br />

dell’ambiente, il risvolto attuativo<br />

pare soggetto ad un controllo delle singolarità<br />

piùttosto che ad una visione globale<br />

dello sviluppo urbano. L’idea che il<br />

verde sia trattato oramai come superficie<br />

permeabile, frantumanto nella singolarità<br />

3<br />

März Marzo 2006 <strong>turrisbabel</strong> <strong>69</strong><br />

dei lotti e per ciò stesso debole nella forma<br />

e nella qualità, elimina completamente la<br />

complessa alternanza tra condizioni fortemente<br />

urbanizzate e quelle degli spazi<br />

verdi con un loro valore estetico e sociale.<br />

A me pare che per migliorare le condizioni<br />

del microclima insieme a quelle della qualità<br />

della vita e della mancanza dei suoli<br />

serva più che una “riduzione“ un aumento<br />

della densità edilizia, con un corrispettivo<br />

aumento delle aree verdi strutturate e unitarie,<br />

reali polmoni di vita e umidità.<br />

SF Chiedo scusa della forse un po’ brutale<br />

sincerità, ma trovo la premessa espressa in<br />

“architettese” puro. Per l’esperienza di amministrazione<br />

fatta in cinque anni di Comune<br />

ho imparato che all’espressione “visione<br />

globale” ci si appella spesso per nascondere<br />

una certa povertà di idee. Il RIE è uno<br />

strumento di misurazione. Il politico deve<br />

scegliere la scala di applicazione. Ma non<br />

solo il politico o l’architetto; sarebbe ora<br />

magari di coinvolgere anche qualche tecnico<br />

esperto in ecologia del paesaggio.<br />

In più affermo che il verde è trattato tutt’altro<br />

che solo come superficie permeabile.<br />

Abbiamo avuto tutti (l’allora capo ripartizione<br />

Spagnolli, Bassetti, il consulente<br />

Paolo Abram, il sottoscritto) ben presente<br />

quali sono le funzioni, anche sociali, del<br />

verde. Si ritorna all’errore di partenza di<br />

considerare il RIE come strumento sostitutivo<br />

di altre valutazioni. Si possono fare<br />

tutte le valutazioni globali che si vogliono<br />

ma alla fine al privato occorrerà comunque<br />

dire quanto verde deve mettere nel<br />

suo lotto e che qualità deve avere.<br />

A questo serve il RIE. Non a sostituire la<br />

professionalità degli urbanisti. Nella premessa<br />

si dice che “elimina completamente<br />

la complessa alternanza tra condizioni<br />

fortemente urbanizzate e quelle degli<br />

spazi verdi con un loro valore estetico<br />

e sociale”. Il RIE fa tutto questo? Cavoli…<br />

Non pensavamo di aver elaborato un tale<br />

strumento di morte architettonica.<br />

Oppure dovevamo inserire nei parametri<br />

del RIE anche una misurazione del valore<br />

estetico e sociale? Io non ne sarei stato<br />

capace e lo troverei molto pericoloso.<br />

A me pare che per migliorare le condizioni<br />

del microclima insieme a quelle della<br />

qualità della vita e della mancanza dei<br />

suoli serva più che una riduzione un’aumento<br />

della densità edilizia, con un corri-

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