Il differenziale semantico per la misura degli atteggiamenti ...
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1. <strong>Il</strong> <strong>differenziale</strong> <strong>semantico</strong>1.2.5 Definizione del<strong>la</strong> procedura di somministrazioneLa somministrazione del <strong>differenziale</strong> <strong>semantico</strong> richiede che il soggetto indichi <strong>la</strong> posizione più omeno vicina all’aggettivo di ciascuna coppia che ritiene più adatto a descrivere lo stimolo inquestione, pensando allo stimolo da valutare senza meditare troppo.La definizione del<strong>la</strong> procedura di somministrazione deve prendere in considerazione innanzitutto <strong>la</strong>presenza o meno di un rilevatore. Indipendentemente da ciò, <strong>la</strong> presentazione del <strong>differenziale</strong><strong>semantico</strong> deve essere corredata da semplici e precise istruzioni che devono riguardare <strong>la</strong> richiestadi valutazione dello/<strong>degli</strong> stimolo/stimoli, <strong>la</strong> descrizione tecnica dello strumento, le modalità diindicazione del<strong>la</strong> valutazione espressa. Una indicazione utile da specificare a ciascun soggettoriguarda il modo di porsi nel<strong>la</strong> espressione del<strong>la</strong> propria valutazione (il soggetto dovrebbe valutaresenza soffermarsi troppo, velocemente, sul<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> prima impressione). Può essere utile ancheinserire un esempio che consenta di illustrare le modalità di compi<strong>la</strong>zione.Se attraverso il <strong>differenziale</strong> <strong>semantico</strong> si vuole, <strong>per</strong> esempio, rilevare valutazioni individualiriguardanti <strong>la</strong> città in cui il soggetto risiede, è possibile far precedere <strong>la</strong> presentazione delle scaledalle seguenti indicazioni: Di seguito è riportata una scheda che contiene una serie di coppie diaggettivi bipo<strong>la</strong>ri. Pensando al<strong>la</strong> sua città, segni una crocetta nel<strong>la</strong> posizione più o meno vicinaall’aggettivo che pensa sia più adeguato a descrivere <strong>la</strong> sua idea del<strong>la</strong> città. Risponda senzasoffermarsi troppo.1.2.6 Definizione del<strong>la</strong> procedura di analisi dei datiL’analisi dei dati rilevati attraverso il <strong>differenziale</strong> <strong>semantico</strong> ha due obbiettivi:A. verificare <strong>la</strong> consistenza dello strumento,B. confrontare i soggetti re<strong>la</strong>tivamente alle valutazioni individuali.(A)In generale <strong>la</strong> verifica del<strong>la</strong> consistenza dello strumento prevede una valutazione di:- <strong>la</strong> consistenza dello strumento in termini di struttura dimensionale, di stabilità del<strong>la</strong>struttura tra gli stimoli e <strong>la</strong> stabilità semantica delle coppie di aggettivi rispetto alledimensioni;- l’effettiva bipo<strong>la</strong>rità delle coppie di aggettivi utilizzati,- <strong>la</strong> stabilità dello strumento rispetto al<strong>la</strong> presenza di response-set.<strong>Il</strong> principale strumento statistico che consente di realizzare tali verifiche è <strong>la</strong> analisi fattoriale.L’analisi fattoriale (Maggino, 2005) ha avuto origine in psicologia s<strong>per</strong>imentale come insieme diconcetti che definiscono un partico<strong>la</strong>re modello di <strong>misura</strong>zione, detto fattoriale. Al<strong>la</strong> base di talemodello vi è l’assunto secondo <strong>la</strong> quale esistono concetti ipotetici, quali l'intelligenza, <strong>la</strong> qualitàdel<strong>la</strong> vita, ecc., non osservabili e <strong>misura</strong>bili direttamente, e che quindi rappresentano fattori odimensioni <strong>la</strong>tenti, <strong>misura</strong>ti attraverso una o più variabili rilevate a loro volta tramite misuremultiple. L'applicazione del modello, riducendo <strong>la</strong> complessità, consente di chiarire e verificaredefinizioni teoriche costituendo in questo senso uno strumento di verifica del significato di una opiù variabili (valore euristico) 7 .7 Spearman, uno dei primi a formu<strong>la</strong>re un modello di <strong>misura</strong>zione multifattoriale all'inizio del ‘900, ha definito epostu<strong>la</strong>to i concetti di "fattore generale" e "fattore specifico" <strong>per</strong> poter <strong>misura</strong>re l'intelligenza; in partico<strong>la</strong>re egli hateorizzato un modello che mirava a descrivere l'intelligenza di un individuo mediante il minor numero possibile dicaratteri risultati maggiormente significativi; secondo tale teoria l'attività mentale può essere considerata come l'effettodell'azione di un fattore generale, rappresentabile lungo un continuum lineare, e di un insieme di altri fattori partico<strong>la</strong>ri(memoria, conoscenza, ecc.).10Copyright © 2007Filomena Maggino – Tiziana Mo<strong>la</strong>