Il differenziale semantico per la misura degli atteggiamenti ...
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3. L’analisi del <strong>differenziale</strong> <strong>semantico</strong>Dall’analisi dimensionale effettuata sulle quattordici coppie di aggettivi identificate come “stabili”si osserva che:- <strong>per</strong> <strong>la</strong> dimensione “possibilità di raggiungere e conseguire <strong>la</strong> professione” le professioni <strong>per</strong> lequali si rileva <strong>la</strong> maggiore <strong>per</strong>centuale di varianza spiegata sono l’ingegnere ambientale <strong>per</strong> <strong>la</strong>sequenza A e l’educatore professionale <strong>per</strong> <strong>la</strong> sequenza B e quelle <strong>per</strong> le quali si rileva <strong>la</strong> minore<strong>per</strong>centuale di varianza spiegata sono l’educatore professionale <strong>per</strong> <strong>la</strong> sequenza A e l’ingegnereambientale <strong>per</strong> <strong>la</strong> sequenza B;- <strong>per</strong> <strong>la</strong> dimensione “solidità e stabilità del<strong>la</strong> professione” le professioni <strong>per</strong> le quali si rileva <strong>la</strong>maggiore <strong>per</strong>centuale di varianza spiegata sono il farmacista <strong>per</strong> <strong>la</strong> sequenza A e l’assistentesociale <strong>per</strong> <strong>la</strong> sequenza B e quelle <strong>per</strong> le quali si rileva <strong>la</strong> minore <strong>per</strong>centuale di varianzaspiegata sono il formatore <strong>per</strong> <strong>la</strong> sequenza A e l’educatore professionale <strong>per</strong> <strong>la</strong> sequenza B;- <strong>per</strong> <strong>la</strong> dimensione “energia e dinamicità” <strong>la</strong> professione <strong>per</strong> <strong>la</strong> quale si rileva <strong>la</strong> maggiore<strong>per</strong>centuale di varianza spiegata è il farmacista in entrambe le sequenze, si rilevano inoltre trecasi in cui <strong>la</strong> dimensione non è presente: l’ingegnere ambientale nel<strong>la</strong> sequenza A e assistentesociale e formatore nel<strong>la</strong> sequenza B;- <strong>per</strong> <strong>la</strong> dimensione “gratificazione interna” (soddisfazione) <strong>la</strong> professione <strong>per</strong> <strong>la</strong> quale si rileva <strong>la</strong>maggiore <strong>per</strong>centuale di varianza spiegata è lo psicologo clinico in entrambe le sequenze,mentre quelle <strong>per</strong> le quali si rileva <strong>la</strong> minore <strong>per</strong>centuale di varianza spiegata sono il farmacista<strong>per</strong> <strong>la</strong> sequenza A e il formatore <strong>per</strong> <strong>la</strong> sequenza B; da rilevare inoltre che <strong>per</strong> <strong>la</strong> professione distatistico nel<strong>la</strong> sequenza A e <strong>per</strong> <strong>la</strong> professione di farmacista nel<strong>la</strong> sequenza B <strong>la</strong> <strong>per</strong>centuale divarianza spiegata è molto alta in quanto presentano unite le due sottodimensioni sul<strong>la</strong>gratificazione;- <strong>per</strong> <strong>la</strong> dimensione “gratificazione esterna” (prestigio) le professioni <strong>per</strong> le quali si rileva <strong>la</strong>maggiore <strong>per</strong>centuale di varianza spiegata sono il farmacista nel<strong>la</strong> sequenza A e il formatorenel<strong>la</strong> sequenza B e quelle <strong>per</strong> le quali si rileva <strong>la</strong> minore <strong>per</strong>centuale di varianza spiegata sonol’assistente sociale <strong>per</strong> <strong>la</strong> sequenza A e lo psicologo clinico <strong>per</strong> <strong>la</strong> sequenza B; vale quantoprima specificato in merito al<strong>la</strong> professione di statistico nel<strong>la</strong> sequenza A e di farmacista nel<strong>la</strong>sequenza B.Nel tentativo di sintetizzare e interpretare queste osservazioni emerge che sostanzialmente nel<strong>la</strong>sequenza A <strong>per</strong>mangono le peculiarità individuate nel<strong>la</strong> precedente analisi dimensionale effettuatasu tutto il gruppo, mentre nel<strong>la</strong> sequenza B si riscontrano evidenze più difficilmente interpretabili.Si può concludere affermando che <strong>la</strong> sequenza con cui sono presentati i concetti (nel nostro caso leprofessioni) nello strumento di rilevazione sembra non intervenire sul<strong>la</strong> struttura dimensionale del<strong>differenziale</strong>. I risultati dell’analisi fattoriale suggeriscono <strong>per</strong>ò <strong>la</strong> possibilità che <strong>la</strong> sequenza deiconcetti potrebbe avere una influenza di tipo più qualitativo sulle singole dimensioni; abbiamo,infatti osservato come cambi il peso (varianza spiegata) 2 delle diverse dimensioni nelle diverseprofessioni nelle due sequenze. Non siamo comunque in grado di poter valutare con maggioreprecisione queste differenze, che potrebbero essere imputabili anche a fattori/elementi o che sonoignoti o che non possono essere presi in considerazione in questa analisi in quanto richiederebberouno schema s<strong>per</strong>imentale non adottabile nelle indagini di questo tipo.2 A titolo esplorativo sono state confrontate le quantità di varianza spiegata nelle analisi effettuate (professioni) <strong>per</strong> ledue sequenze. A tale proposito non è stata rilevata una differenza statisticamente significativa (analisi del<strong>la</strong> varianzanon parametrica) nei valori eigen registrati dai due gruppi.51Copyright © 2006Filomena Maggino – Tiziana Mo<strong>la</strong>