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VITAASSOCIATIVAPotenzaI cuochi potentini per i 150 annidell’unità d’ItaliaDi Enza MartocciaCastelmezzano: Nord e Sud uniti a tavola.Settentrione e Mezzogiorno in sintonia a tavoladavanti un pollo ruspante e alla teoriadel coccodè.È stata questa l'ultima provocazione lanciatada Antonietta Santoro, chef del ristorantelucano “Al Becco della Civetta”. Unaprovocazione rivolta verso due dei più grandiesperti del settore gastronomico: Carlo Petrini,fondatore di Slow Food, associazioneinternazionale che ha come missione la diffusionenel mondo della cultura del mangiarsano, e Oscar Farinetti, fondatore nel2007 di Eataly, il più grande supermercatoal mondo dedicato all'enogastronomia diqualità.L’incontro è avvenuto presso Villa Realea Fontanafredda in Piemonte, in occasionedei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unitàd'Italia, dove lo staff del ristorante lucanosi è recato per far conoscere la cucina tipicadella Basilicata.Una grande opportunità per far conoscereil proprio valore e la qualità delle produzionidei talenti “made in Basilicata”. Unavera e propria avventura. Ecco come la raccontaAntonietta Santoro: “Ho avuto l’impressioneche la nostra cucina fosse pococonosciuta, quindi ho approfittato del modoin cui cucinavamo, ossia a vista, per proporrecene didattiche coinvolgendo gli ospitia cimentarsi nella preparazione dei cibi.Molta curiosità ha suscitato la pasta dicasa, a base di farina, acqua e sale, ma ilvero ospite d’onore è stata una gallina”. Èdifficile immaginare una gallina che svolazzaa Villa Reale, immortalata dai flashdegli ospiti increduli e divertiti.“Quest’esperienza -continua la chef di Castelmezzano-hafattoriaffiorareinmeilricordodell’antica osteria castelmezzanese,l'“Osteria di zia Carmela Larmaciar”.Un tuffo nel passato, nell'unica osteria presentea Castelmezzano negli anni ‘60, costituitada tre posti letto in una stanza equalche tavolino in un’altra, al cui internogiravano indisturbati, gatti e galline”.Qual è stato il risultato di questa provocazione?Meraviglia. Soprattutto meraviglia. Sbalorditoda questo racconto, l’ospite OscarFarinetti. Lui, che proprio lo scorso novembreha pubblicato il suo primo libro intitolato“Coccodè”, in cui esprime la sua teoriasulla comunicazione e il marketing. Unateoria che spiega così: “Il titolo Coccodè derivadal fatto che secondo me il marketingl’ha inventato la gallina, perchè fa l’uovo,poi canta.A differenza dei “pitu” e dei “biru”, chefanno l’uovo, ma non dicono nulla. E il contadinos’arrabbia proprio perché non vienea saperlo”. Oltre alla teoria del coccodè, amettere d'accordo la cucina lucana conquella piemontese, c'è il vino così come affermaMonica Tavella, una delle organizzatricidell’evento di Fontanafredda: “Abbiamoassistito a un vero e proprio matrimoniod'amore tra Aglianico e Barolo, l’abbinamentodei nostri vini pregiati ai piattitipici lucani è stato avvincente”.E allora, dopo la gallina ruspante, Prosit!Diploma di meritoLa Dirigenza della <strong>Federazione</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>Cuochi</strong> e la Redazione invieranno il DIPLOMA DI MERITO a tutti i Colleghiche avranno pubblicato sulla rivista IL CUOCO una proposta d’autore.66|

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